mPayment: arriva Zoosh. I pagamenti abilitati dagli ultrasuoni

di Alessandra Talarico |

Il metodo messo a punto dalla start-up californiana Naratte si presenta come più veloce, economico e sicuro di NFC. Funziona con un'app da scaricare sul dispositivo.

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Zoosh

Il mercato dei pagamenti via cellulare sembra essere appannaggio dell’NFC (Near Field Communication), il cui funzionamento resta oscuro ai più, ma una nuova tecnologia – battezzata Zoosh e sviluppata dalla start-up Naratte – promette di trasformare qualsiasi dispositivo dotato di lettore MP3, altoparlante e microfono in uno strumento per fare e ricevere pagamenti.

Per completare le transazioni, Zoosh utilizza gli ultrasuoni – quelli captati dai cani, dai delfini e dalle rane. La tecnologia utilizza un algoritmo per trasformare il suono in un identificativo digitale che può essere trasmesso in maniera sicura tra i dispositivi. Ogni transazione, ha spiegato Naratte, è cifrata con un’unica chiave elettronica

 

Un metodo che, secondo gli sviluppatori, presenta molti vantaggi rispetto alle altre tecnologie utilizzate nelle comunicazioni tra dispositivi: innanzitutto i collegamenti sono più veloci di quelli abilitati da  Wi-Fi e Bluetooth e non ci sono pericoli di interferenze con altre connessioni sulla stessa gamma di frequenze.

Zoosh è più preciso del GPS e non ha bisogno di massicci investimenti nelle infrastrutture necessari invece per NFC: abilitare un terminale per l’utilizzo degli ultrasuoni costa non più di 30 dollari, rispetto a un esborso compreso tra 100 e 800 dollari per NFC. Per una connessione affidabile, il dispositivo deve trovarsi entro tre metri dal terminale, utilizzando un’app che incorpora il software.

 

Lo sviluppo del sistema è stato possibile grazie ai notevoli miglioramenti nel campo dei processori e della velocità di campionamento audio.
Naratte (che in Giapponese significa ‘imparare), ha spiegato che Zoosh può essere usato anche per ricevere buoni sconti e usufruire di promozioni. La tecnologia è già usata all’interno dell’app per i pagamenti mobili PayCloud sviluppata da SparkBase e – ha assicurato Naratte – presto seguiranno annunci di accordi con importanti aziende disposte a utilizzarlo. Tra queste sembrerebbero esserci anche PayPal e Vodafone, che hanno espresso apprezzamenti nei confronti del sistema.

 

Naratte è stata fondata nel 2009 da Brett Paulson e Byron Alsberg e conta 12 dipendenti. Entrambi ingegneri elettronici avevano lavorato in precedenza alla Texas Instruments.