Agenda Digitale: accordo Ue-Usa su principi per facilitare il commercio dei servizi ICT

di Alessandra Talarico |

Tra i principi che Ue e Usa si sono impegnati a promuovere vi sono: trasparenza, reti aperte, flussi di informazioni transfrontaliere, uso non discriminatorio delle infrastrutture locali, uso efficiente e non discriminatorio dello spettro.

Unione Europea


Neelie Kroes

La Commissione europea e il governo degli Stati Uniti, nel quadro del Consiglio economico transatlantico (CET), si sono intesi su una serie di dieci principi fondamentali per il commercio dei servizi basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).

La Ue e gli Usa, in cooperazione con altri paesi, promuoveranno questi principi a livello mondiale al fine di sostenere lo sviluppo globale delle reti e dei servizi ICT e di consentire ai service provider di competere per i contratti con gli operatori storici locali su un piano di parità.
La vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes e il commissario Ue al commercio Karel De Gucht hanno espresso soddisfazione per questo accordo, definendolo una tappa importante nell’attuazione della comunicazione della Commissione sul futuro della politica commerciale e dell’Agenda digitale europea.

Secondo la Kroes, infatti,  “questi principi, che sia la UE che gli Stati Uniti cercheranno di incorporare nei loro accordi commerciali con altri paesi, contribuiranno ad assicurare che le norme commerciali siano usate come uno strumento efficace per aprire i mercati ICT a livello mondiale a beneficio di imprese e consumatori”.

“I principi concordati oggi – ha aggiunto Karel De Gucht – sono un ottimo esempio per dimostrare l’importanza del ruolo del TCE per portare le attività di convergenza transatlantica a un livello politico più elevato. Questo ci aiuterà anche quando si dovranno sottoscrivere impegni con altri partner commerciali”.

 

Tra i principi che Ue e Usa si sono impegnati a promuovere vi sono: trasparenza delle regole sul commercio dei servizi ICT, reti aperte, flussi di informazioni transfrontaliere, uso non discriminatorio delle infrastrutture locali, uso efficiente e non discriminatorio dello spettro. Tali principi – ha spiegato la Commissione in una nota – “…sosterranno gli sforzi transatlantici volti ad elevare il profilo dei servizi ICT nell’ambito di accordi bilaterali, nonché in seno all’OMC”.

Ue e Stati Uniti si sono impegnati anche a cooperare con i paesi terzi per rafforzare la capacità nazionale di regolamentazione e per sostenere lo sviluppo globale delle reti e dei servizi ICT. L’attuazione di questi principi su base mondiale non solo permetterà alle società europee e statunitensi di beneficiare di opportunità commerciali molto migliori, ma consentirà anche alle persone che vivono in questi paesi di beneficiare del calo dei prezzi per i servizi ICT e di godere dell’accesso a una più ampia gamma di tecnologie.

Per esempio, l’accesso al mercato in un certo numero di paesi è ostacolato da regimi di concessione delle licenze che favoriscono le imprese nazionali. Promuovere un sistema di autorizzazione semplificata permetterebbe quindi alle imprese straniere di competere nel merito. Un altro esempio riguarda la fornitura di servizi satellitari. I fornitori di servizi satellitari europei sono leader mondiali, ma in molti paesi le imprese estere sono autorizzate a fornire servizi solo una volta che la capacità dei satelliti nazionali è esaurita. L’applicazione del principio Ue-USA in materia di infrastrutture locali permetterebbe di evitare tale discriminazione.