WiMax: via alla fase 2. IEEE approva standard 802.16m

di Alessandra Talarico |

Una rete basata su una versione embrionale dello standard è stata già testata da Samsung e ha raggiunto prestazioni pari a circa 330 Mbps nel trasferimento dati. Ma riuscirà a imporsi sull'LTE Advanced?

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Dopo 4 anni di lavoro, l’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) ha approvato lo standard 802.16m destinato alle reti WiMax di nuova generazione (WirelessMAN-Advanced o WiMax-2).

Lo standard,  in grado di offrire velocità in downstream di oltre 300Mbps, è il primo standard globale per il WiMax e su di esso poggiano le speranze dei suoi sostenitori per recuperare il gap nei confronti dell’LTE in vista del lancio dei servizi 4G.

IEEE 802.16m, evoluzione di  802.16e/Mobile WiMax (con cui sarà compatibile) incorpora tecnologie di comunicazione innovative come MIMO, il funzionamento multiportante e la comunicazione cooperativa, oltre al supporto per le femtocelle ed è già stato adottato da diverse amministrazioni, governi e associazioni, quali ARIB, TTA e WiMax Forum.

 

“Siamo soddisfatti che l’IEEE abbia riconosciuto  il completamento di questo sforzo tecnico globale che ha coinvolto centinaia di creativi da oltre venti paesi nel corso degli ultimi quattro anni”, ha sottolineato Roger Marks, presidente dell’IEEE 802.16 Working Group.

“La nostra organizzazione è stata in grado di armonizzare in maniera efficiente queste tecnologie innovative in un set chiaro di specifiche che guideranno lo sviluppo futuro del mercato della banda larga mobile”.

Alcuni operatori hanno già testato le potenzialità della tecnologia 802.16m: una rete basata su una versione embrionale dello standard – in grado di ottenere prestazioni pari a circa 330 Mbps (più di 40 MB di dati al secondo) durante il trasferimento dei dati – è stata testata da Samsung, che ne ha dimostrato le capacità lo scorso anno in Giappone in occasione del salone Ceatec.

L’impatto sul mercato del nuovo standard, tuttavia, dipenderà in gran parte dalla capacità di mantenere un buon margine sull’LTE-Advanced – in grado di portare
la velocità della banda larga mobile fino a 1 gigabit al secondo – che dovrebbe essere approvato quest’anno.

Mentre infatti la prima versione del WiMax fa fatica a trovare uno sbocco commercialmente sostenibile, l’LTE (Long Term Evolution) procede spedito, con circa 200 operatori in tutto il mondo impegnati a investire nelle reti mobili di nuova generazione basate sulla tecnologia (leggi articolo).