Proprietà intellettuale: Neelie Kroes affronta la sfida delle opere orfane e lancia il progetto Arrow

di Raffaella Natale |

Arrow dovrebbe realizzare un portale ufficiale in grado di recuperare le informazioni essenziali sui diritti prima delle pubblicazione delle opere.

Unione Europea


Neelie Kroes

La Ue vuole accrescere il numero delle opere d’arte e dei lavori creativi che possono essere visionati online. Lo ha dichiarato il Commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, in occasione dell’odierna conferenza sulla proprietà intellettuale.

“Gli europei amano internet – ha detto la Kroes – questo è il riflesso di una società sempre più aperta e diversificata”.

La rete, ha detto ancora la Kroes, è ricca di contenuti d’alta qualità provenienti da fonti affidabili: “L’Agenda digitale non sarebbe completa se escludessimo i contenuti dai nostri programmi futuri“.

Arrow è in grado di offrire la soluzione pratica alle diverse sfide poste dall’Agenda digitale, in primo luogo costruendo un mercato unico anche per questo settore; in secondo luogo sviluppando Europeana, la biblioteca europea online, che può diventare punto di riferimento della cultura digitale.

Al momento, ha informato il Commissario, solo una piccola parte del materiale accessibile attraverso Europeana è coperto da copyright. Le cose devono cambiare e per farlo, ha detto la Kroes, bisogna risolvere il problema delle opere orfane.

L’Unione europea, ha spiegato, può dare un forte impulso alla messa online del ricco patrimonio culturale, ma oggi dal 20% dei film fino al 90% delle fotografie, nonché un massiccio numero di opere della creatività, non sono consultabili sul web perché “orfane”, ossia non siamo a conoscenza di chi possegga i diritti e, se diffuse, con la conseguente possibile minaccia di azioni legali. Una situazione, ha spiegato il Commissario Ue, che mantiene queste opere lontane dal pubblico.

Secondo le stime fornite dalla British Library, il 40% delle opere sono orfane e oltre 1 milione di ore di programmi televisivi giacciono negli archivi della BBC per l’impossibilità di rintracciare i possessori dei diritti. Si è così rinunciato a mettere a disposizione del pubblico importanti contenuti perché il rischio di un’azione legale sarebbe troppo grosso.

Il Commissario ha ricordato che mentre negli Stati Uniti si cercano le giuste soluzioni attraverso complessi strumenti giuridici, “l’Europa deve andare avanti e trovare soluzioni pratiche innovative per sfruttare i tesori enormi della nostra cultura per i cittadini e le imprese”.

Per affrontare e risolvere il problema il Commissario punta sul progetto Arrow, che dovrebbe condurre a realizzare un portale ufficiale in grado di recuperare le informazioni essenziali sui diritti prima delle pubblicazione delle opere.

La Commissione sta anche lavorando a una Direttiva sulle opere orfane e il Comitato dei saggi ha fissato alcuni indicatori fondamentali per la messa online del patrimonio culturale europeo come la necessità di costruire un database, come Arrow appunto, e realizzare un diretto collegamento con Europeana.

Infatti in questo contesto risultano fondamentali i sistemi informatici, che permettono di effettuare ricerche rapide, accurate e complete sui titolari dei diritti.

“Dobbiamo agire con urgenza – ha ribadito la Kroes – per risolvere la questione delle opere orfane e migliorare le informazioni disponibili”.

Secondo la Commissione, Arrow rappresenta lo strumento ideale per sostenere nuove attività economiche e per contribuire a ciò che il Comitato dei saggi ha definito ‘Il nuovo Rinascimento’.

Secondo la visione della Kroes, una ricerca su Arrow dovrebbe bastare per determinare lo stato del copyright di qualsiasi opera culturale. Se Arrow fosse incorporato nella futura Direttiva sulle opere orfane, potrebbe diventare il portale ufficiale dove trovare le informazioni essenziali sui diritti e fare ricerche in automatico sui titolari e il copyright. Nel medio termine, si potrebbero coprire tutte le opere cartacee europee (libri, riviste, ecc) e poi – perché no? – anche le opere fotografiche e audiovisive.

Arrow, in sostanza, dovrebbe diventare il punto di riferimento per determinare in maniera facile e veloce, e con piena certezza del diritto, se un’opera è orfana o no.

Per realizzare questo, il sistema deve essere completato con il consenso di tutte le parti interessate a livello paneuropeo.

Al momento sono stati già realizzati alcuni importanti risultati. Questo progetto prevede il coinvolgimento di editori, biblioteche e società di gestione collettiva dei diritti.

“State lavorando nella giusta direzione”, ha detto la Kroes. Ovviamente Arrow è ancora in una fase preliminare, ma il suo potenziale è enorme.

“Stiamo aprendo la strada, mostrando che le parti interessate possono lavorare insieme per creare un futuro digitale”.

Dobbiamo fare in modo, ha concluso la Kroes, che “Ogni pezzo della cultura europea venga digitalizzato”.

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