Smartphone: ecco perchè Microsoft ha accettato di pagare 1 mld di dollari per portare a casa l’accordo con Nokia

di Alessandra Talarico |

Il gruppo di Redmond ha inoltre annunciato un investimento da 2,3 miliardi di euro nel cloud computing e la creazione di un mega data center da 500 mln di euro a Dublino. Il maggior investimento di questo tipo fuori dagli Usa.

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Stephen Elop

Microsoft pagherà a Nokia più di un miliardo di dollari, nell’ambito dell’accordo che porterà il software mobile del gruppo di Redmond sui dispositivi della società finlandese. La notizia non è certo nuova, ma alcune fonti danno nuovi dettagli sul perchè del pagamento di questa cifra e su quali benefici le due società attendano dall’accordo.

Secondo fonti citate da Bloomberg, per i prossimi 5 anni Nokia pagherà a Microsoft una tassa per ogni copia di Windows usata nei suoi telefonini, costi che saranno compensati dal taglio del budget destinato alla ricerca e allo sviluppo dei software.

L’accordo, se arriverà a esito positivo, apporterà benefici a entrambe le società, allontanando al contempo la minaccia di Apple e Google sul versante degli smartphone.

“L’intesa – ha sottolineato l’analista BGC Partners, Colin Gillis dà scala a Microsoft e permette a Nokia di tagliare i costi”. Una necessità, questa, impellente per il gruppo finlandese, che deve evitare un ulteriore restringimento dei margini operativi, che lo scorso anno si sono ridotti al 4,9% dal 19% di 10 anni prima.

Tra il 2011 e il 2012, Nokia potrebbe ridurre il budget destinato alla R&S di un terzo rispetto ai 3 miliardi spesi nel 2010.

Il pagamento delle royalties da parte di Nokia aiuterà, quindi, Microsoft a generare profitti anche a fronte del congruo pagamento che la società di Redmond verserà nelle casse del gruppo finlandese, una parte del quale verrà effettuato prima ancora che l’azienda inizi a vendere i primi telefonini con integrato il sistema operativo Windows.

Gli azionisti Microsoft, intanto, premono affinché il gruppo rilanci le attività nel segmento dei software destinati alla telefonia mobile, tenendo a freno i costi. I risultati ottenuti dalla vendita di Windows non sono resi pubblici, ma vengono accorpati a quelli della decisamente più redditizia console XBox, rendendo difficile una valutazione del business in sè.

Secondo Bloomberg, il versamento da 1 miliardo di euro a Nokia rientra nella campagna di persuasione lanciata da Microsoft per evitare che Nokia – in crisi per le deboli performance di Symbian – scegliesse il software Android, dando a Google un nuovo enorme vantaggio competitivo.
Nokia, dal canto suo, ha optato per Windows Phone perchè è un software molto ‘giovane’ ed è presente su un numero relativamente limitato di smartphone, permettendole quindi di differenziare la propria offerta.

Sempre in base a quanto affermato dalle stesse fonti, l’accordo include la possibilità di utilizzare, ovviamente a pagamento, il portfolio brevetti di Nokia e prodotti quali Navteq, che potrà essere usato per offrire nuovi servizi basati sulla geolocalizzazione e sull’offerta di pubblicità e buoni sconto in base alla posizione dell’utente.
Un’intesa che potrebbe aiutare Nokia a generare nuovi profitti, derivanti anche dalla condivisione delle entrate legate a servizi come la ricerca e l’advertising.

“Se avrà successo, ci saranno benefici economici per entrambe le compagnie”, ha affermato la scorsa settimana il CFO Microsoft Peter Klein.

Il gruppo di Redmond, intanto, ha annunciato investimenti per 2,3 miliardi di euro nel cloud computing, un settore che il direttore generale di Microsoft Corporation, Kevin Turner, ha definito “la leva strategica per la competitività e la crescita delle imprese”. Nel settore, Microsoft impiega già 30 mila ingegneri e, secondo i calcoli dell’Università di Milano, la rapida adozione della tecnologia potrebbe portare nei prossimi anni alla creazione di più di 1 milione di posti di lavoro nel Vecchio Continente.

L’investimento appena annunciato riguarda, infatti, l’Europa: il gruppo, infatti, ha realizzato un mega data center da 500 milioni di dollari a Dublino. Si tratta, ha aggiunto l’amministratore delegato di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane, del maggiore investimento di questo tipo al di fuori degli Usa.

Secondo i dati Microsoft, le attività legate al cloud computing in tutto il mondo genereranno circa 800 miliardi di dollari di ricavi aggiuntivi nelle economie locali entro il 2013.