Fibra ottica: Trento al centro dell’interesse degli operatori, ma Telecom Italia batte gli OLO e firma Memorandum

di Alessandra Talarico |

Italia


NGN

Fastweb, Vodafone e Wind avevano annunciato ieri un incontro con i rappresentati della Provincia di Trento per la presentazione del piano in vista della stipula di un Memorandum of Understanding, ma per Bernabè si è trattato di un’operazione solamente ‘mediatica’.
 

E’ Trento il centro verso cui convergono interessi degli operatori tlc italiani, impegnati a stipulare accordi con le amministrazioni locali per lo sviluppo della fibra ottica nella provincia autonoma. Telecom Italia ha siglato questa mattina un Memorandum of Understanding per la copertura del 60% delle abitazioni (circa 150 mila unità immobiliari) attraverso Trentino NGN la società a capitale misto, attualmente al 100% di proprietà della provincia autonoma di Trento, che gestirà la rete di telecomunicazioni in fibra ottica di nuova generazione.

 

Il progetto presentato da Telecom Italia prevede un investimento di 400 milioni di euro per un’infrastruttura che l’ad della società, Franco Bernabè, ha definito “a prova di futuro” e che consentirà alla Provincia di Trento ‘‘di diventare una delle capitali dell’ICT’.

La prima fase del piano prevede interventi stimati in circa 160 milioni di euro per la dotazione di un collegamento Adsl a 20 Megabit  nei 217 Comuni della provincia attualmente in condizione di digital divide. Si proseguirà con un investimento della Provincia di 60 milioni di euro ai quali si aggiungeranno opere e infrastrutture passive da parte di Telecom per un controvalore di altri 60 milioni, per passare poi allo switch off,  ossia la ‘conversione’ dal rame alla fibra ottica quando questa avrà raggiunto il 50-60% delle abitazioni.

“Alla fine – ha spiegato Bernabé – quando, tra dieci-undici anni sarà concluso il progetto, manterremo il diritto ad un’opzione call esercitabile solo nei confronti della Provincia che quindi potrà rivendere a Telecom le quote nella società mista uscendo dall’infrastruttura, una volta recuperate le risorse. Non è però detto – ha aggiunto – che Telecom Italia sarà l’unico azionista”.

“Si tratta – ha aggiunto – di un circolo virtuoso, dal momento che, in questo modo, la provincia potrà monetizzare l’investimento sostenuto per sviluppare l’infrastruttura e liberare così capitali freschi da reinvestire in altri progetti”.

 

Sul versante dei prezzi al consumatore, ha rassicurato l’ad di Telecom Italia, “ci sarà una curva a campana: in una prima fase, il costo della fibra sarà superiore a quello dell’Adsl. Ma mano a mano che l’infrastruttura verrà sviluppata, i costi caleranno progressivamente”.
“A fine progetto – ha ribadito – al momento dello switch-off dal rame alla fibra, contiamo che i costi per l’utenza finale raggiunta dalla fibra siano addirittura inferiori rispetto a quelli dell’attuale Adsl”.

 

Trentino NGN opererà nelle aree del territorio provinciale in cui l’iniziativa di nuova infrastrutturazione potrebbe avere un ritorno economico, ma la forza del mercato non è sufficiente a generare in modo spontaneo la realizzazione di una rete NGN. L’impegno della NewCo sarà quello di aumentare i dati di copertura nel rispetto del mantenimento di un ritorno economico di medio-lungo termine. Il capitale della società mista, costituita lo scorso 16 dicembre, sarà successivamente suddiviso tra la Provincia, Telecom Italia e gli altri operatori interessati all’infrastrutturazione del territorio. Ieri, infatti, anche gli operatori alternativi hanno incontrato i rappresentati della Provincia di Trento per presentare la propria proposta, in vista della firma di un nuovo MoU nei prossimi giorni.

 

La NewCo, inoltre, esplorerà tutte le possibilità di co-investimento che possano presentarsi, anche con riferimento al possibile interesse di tutti gli operatori per la realizzazione e la manutenzione dell’infrastruttura, anche seguendo le linee guida sottoscritte da tutti gli operatori presso il Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 10 novembre.

 

Ieri, intanto, gli operatori alternativi hanno cercato di giocare d’anticipo, annunciando un incontro coi vertici della Provincia per la presentazione del loro piano per la realizzazione dell’infrastruttura in fibra, con l’obiettivo “…di effettuare il passaggio totale dei clienti dal rame alla fibra senza aggravi di costo, di garantire il ritorno economico del progetto nel medio termine e di favorire la partecipazione di tutti gli operatori al fine di porre i presupposti per la sua sostenibilità anche nelle aree meno profittevoli”. Il piano presentato prevede un costo per il canone dell’ultimo miglio in fibra non superiore all’attuale canone per il rame e l’impegno degli operatori alternativi a migrare la totalità della propria clientela a fronte di incentivi economici a copertura dei costi di migrazione.

 

A questo proposito, Bernabè ha affermato: “La provincia autonoma di Trento ha avviato un processo trasparente, a cui tutti potevano liberamente partecipare. Questo non è avvenuto nei tempi e nei modi dettati dalle procedure. Per un motivo puramente mediatico, all’ultimo momento” gli OLO “hanno preteso di presentare un’enunciazione d’intenti”.

Il presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai, dal canto suo, ha affermato che in questo momento non esistono piani alternativi a quelli di Telecom Italia: “Vedremo, sarà il futuro a dire se ci saranno le condizioni per allargare. La disponibilità c’è. Con Telecom abbiamo già realizzato un’intesa di massima”.

 

Al di là degli antagonismi, “La Provincia Autonoma di Trento è fortemente convinta del valore strategico del progetto e hanno assunto per questo precisi impegni che, con la costituzione di un tavolo di negoziazione dedicato, potranno portare alla stipula di Accordi Definitivi entro il 30 aprile prossimo”, ha sottolineato Laura Rovizzi, amministratore delegato di Open Gate Italia, la società di consulenza che affianca la provincia Autonoma di Trento nel business development e negli affari regolamentari.

“Il MoU – si legge nella nota dalla diffusa dlla Provincia autonoma di Trento – sarà la premessa per la stipula dei successivi accordi definitivi, ai quali faranno seguito il conferimento, in denaro o di assets, da parte della Provincia, di Telecom Italia e degli eventuali altri Operatori”.

Sul tema dello sviluppo dell’NGN, venerdì 11 febbraio si terrà, sempre a Trento, un convegno sul tema ‘Verso le Reti NGN in Europa, Italia, Trentino’, presentato dal servizio Reti e Telecomunicazioni della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con CREATE-NET, Open Gate Italia e Trentino Network. All’evento è prevista la partecipazione tra gli altri del Commissario Agcom Nicola D’Angelo e del vice segretario generale Agcom Antonio Perrucci.