Pirateria: la Ue avvia consultazione pubblica per adottare misure urgenti a tutela della proprietà intellettuale

di Raffaella Natale |

Per la Commissione Ue, ‘il volume e il valore finanziario delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale sono allarmanti. Ciò è dovuto anche all'aumento senza precedenti delle occasioni offerte da Internet’.

Unione Europea


Downloading illegale

 

 

La Commissione Ue ha avviato una consultazione pubblica sulle conclusioni di una relazione di valutazione dell’applicazione della Direttiva 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale negli Stati membri.

La relazione della Commissione al Parlamento Ue, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni, ha infatti evidenziato che alcune disposizioni hanno dato luogo a diverse interpretazioni e applicazioni negli Stati membri: “…nonostante il generale miglioramento delle procedure volte ad assicurare il rispetto dei diritti suddetti, il volume e il valore finanziario delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale sono allarmanti. Ciò è dovuto anche all’aumento senza precedenti delle occasioni di violare i diritti di proprietà intellettuale offerte da Internet”.

Per la Commissione, “le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale provocano diffusi danni economici. Molti prodotti che violano i diritti di proprietà intellettuale rappresentano attualmente una minaccia reale per la salute e la sicurezza dei consumatori. Un’adeguata protezione dei diritti di proprietà intellettuale è fondamentale per stimolare l’innovazione e la cultura in un’economia concorrenziale, generatrice di ricchezza, basata sulla conoscenza. Si devono bilanciare accuratamente interessi divergenti”. Risulta quindi urgente rafforzare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale sulle diverse piattaforme digitali.

 

Altre questioni che potrebbero essere oggetto di una particolare attenzione sono l’impiego di misure provvisorie e cautelari quali le ingiunzioni, le procedure per raccogliere e salvaguardare le prove (compresa anche la relazione fra il diritto di informazione e la protezione della privacy), il chiarimento del significato di varie misure correttive, comprese le spese per la distruzione e il calcolo dei risarcimenti.

 

Le parti interessate sono invitate a inviare i loro commenti alla Commissione entro il 31 marzo 2011. I pareri raccolti dalla pubblica consultazione contribuiranno all’azione della Ue per la revisione della direttiva.

 

In Italia, il 17 dicembre il Consiglio dell’Agcom  ha dato il via libera al testo sulla normativa per la tutela del diritto d’autore su internet, che verrà sottoposto a consultazione pubblica. Tra le norme c’è la possibilità da parte dell’Authority di ordinare, dopo un procedimento che prevede il contraddittorio, la rimozione di contenuti coperti da copyright illegittimamente pubblicati. Per i siti che hanno il solo fine della diffusione di contenuti illeciti, si considerano due ipotesi: la predisposizione di una lista di siti illegali da mettere a disposizione degli Isp e la possibilità, in casi estremi e previo contraddittorio, dell’inibizione del nome di dominio del sito web, ovvero dell’indirizzo IP.

 

L’Agcom ritiene che la misura della rimozione selettiva sia appropriata nei casi in cui non tutti i contenuti del sito web violino il diritto d’autore e siano collocati sul territorio italiano.

 

Le misure poste a consultazione pubblica – che avrà la durata di 60 giorni – si caratterizzano per un approccio innovativo che da un lato punta a promuovere misure per favorire l’offerta legale di contenuti accessibili ai cittadini, rimuovendo le barriere allo sviluppo e sostenendo l’interoperabilità tra le piattaforme trasmissive e un accorciamento delle “finestre di distribuzione”; dall’altro prevede azioni di contrasto per la rapida eliminazione dalla rete dei contenuti inseriti in violazione del copyright. Il tutto, nel rispetto del diritto alla privacy e alla libertà di espressione nonché tenendo conto del quadro tecnologico.

 

A queste azioni si affiancano provvedimenti a tutela del diritto d’autore che si ispirano a best practices internazionali come quelle previste dal Notice and take down (Usa), che riguardano il gestore del sito e non il singolo utente.

Tutto questo mentre la Francia, che aveva dato il via alla regolamentazione antipirateria sollevando un vespaio di polemica con le dure misure introdotte dalla legge Hadopi, sta già pensando a rivedere alcune norme considerate “imperfette”.

 

 

 

Consulta i documenti Ue:

 

Report on the enforcement of intellectual property rights (COM(2010) 779)

 

Analysis of the application of Directive 2004/48/EC on the enforcement of intellectual property rights in the Member States (SEC(2010) 1589)

 

Enforcement of intellectual property rights