4G: Sprint esclude i vendor cinesi Huawei e ZTE dalla gara per la rete LTE

di Alessandra Talarico |

Troppi i timori del Governo americano per la possibile ingerenza della Cina su infrastrutture nevralgiche come le reti di telecomunicazione.

Stati Uniti


Huawei wireless

I timori del Governo americano per il legame, troppo stretto, tra i vendor Huawei e ZTE e il governo cinese, hanno spinto l’operatore Sprint Nextel a escludere le due società dall’appalto miliardario per la realizzazione della rete di quarta generazione LTE.

Ne dà notizia il Wall Street Journal, secondo cui il Dipartimento della Difesa sarebbe sempre più preoccupato per le implicazioni sulla sicurezza nazionale di un eventuale accordo con le ditte cinesi per la costruzione di un’infrastruttura tanto sensibile.

 

Cosa succederebbe, infatti, se il governo di Pechino utilizzasse le strumentazioni fornite da Huawei o ZTE per spiare le comunicazioni americane?

L’amministrazione Obama non considera questo un rischio da sottovalutare e il ministro del Commercio Gary Locke avrebbe discusso la questione col Ceo di Sprint Dan Hesse, senza tuttavia chiedere alla società di escludere i due gruppi dalla gara, sostengono le fonti citate dal WSJ. Il dipartimento della Difesa, dal canto suo, ha emesso un comunicato in cui si esprime “estrema preoccupazione per le crescenti capacità informatiche della Cina e la potenziale vulnerabilità o minaccia alle reti governative”.

 

Dopo il sorpasso del Presidente cinese Hu Jintao su Barack Obama nella classifica Forbes degli uomini più potenti del Pianeta e la svolta del Fondo Monetario Internazionale – che ha deciso di dare più potere decisionale alle nuove potenze dell’economia mondiale, portando la Cina dal sesto al terzo posto –  la decisione di Sprint potrebbe ulteriormente acuire i dissidi tra le due amministrazioni, con quella americana pronta a portare le proprie istanze contro le policy cinesi in ambito commerciale ed economico al prossimo G20 di Seul.

 

I due gruppi cinesi sono stati esclusi nonostante avessero presentato offerte più vantaggiose dei rivali Ericsson, Alcatel-Lucent e Samsung (con gli ultimi due passati alle fasi finali delle contrattazioni). Nel tentativo di prevalere, Huawei aveva stretto un accordo con la Amerilink Telecom Corp – fondata dall’ex membro del Joint Chiefs of Staff William Owens e di base a Overland Park, dove ha sede anche Sprint – e assunto ex dirigenti del gruppo americano oltre che aperto il proprio board a ex funzionari del congresso e della difesa Usa.