Editoria: piace alla Fieg la proposta di legge di Alessio Butti (Pdl) per meglio tutelare i contenuti giornalistici

di Antonietta Bruno |

Italia


Editoria

Nuovi apprezzamenti per la l’iniziativa legislativa promossa dal senatore del Pdl Alessio Butti e sottoscritta in questi giorni da numerosi altri esponenti politici, tra cui anche il senatore del Pd Vincenzo Vita, in materia di tutela dei contenuti editoriali. Ad esprimere apprezzamento stavolta, è il presidente della Federazione italiana editori e giornalisti, Carlo Malinconico.

 

Per Malinconico, il disegno di legge bipartisan depositato in Senato da Butti e che intende agire su una maggiore tutela della proprietà intellettuale nell’opera editoriale sia nelle forme tradizionali della carta stampata che nelle forme digitali della diffusione via Internet, tende a chiarire definitivamente l’uso indiscriminato dei contenuti dei giornali.

 

Il presidente Fieg, in modo particolare, si riferisce alle rassegne stampa tradizionali cartacee, totalmente differenti dalle più evolute forme diffuse per mezzo della posta elettronica o in televisione, così come quello dell’utilizzo dei contenuti giornalistici da parte dei motori di ricerca o degli aggregatori di notizie a fini, più o meno diretti, di raccolta pubblicitaria che non prevedendo un compenso per l’editore, costituisce un vero e proprio abuso.

 

“In questo senso – dice Malinconico – il disegno di legge presentato dal senatore Butti costituisce oltre che un contributo alla civiltà giuridica del nostro ordinamento in materia di tutela della proprietà intellettuale, anche un segnale importante da parte della politica verso gli editori e il loro lavoro”.

 

E mentre dalla Fieg ci si auspica ora che questo nuovo strumento possa essere al più presto discusso e approvato nelle opportune sedi, Butti ribadisce ancora una volta alla stampa che “questo provvedimento si è reso necessario per l’evoluzione delle tecnologie informatiche e dalle peculiarità dei nuovi sistemi di distribuzione delle notizie, come i motori di ricerca. Accade sempre più spesso che gli editori della carta stampata si vedano privati dei propri diritti economici, pur avendo impiegato ingenti risorse per realizzare un contenuto editoriale di valore che diventa oggetto di sfruttamento ‘parassitario’ – ha detto – Il nostro disegno di legge stabilisce che, al di fuori dei casi di libera riproduzione disciplinati dalla legge, i soggetti che intendono utilizzare, con qualsiasi forma e mezzo, articoli di riviste e giornali al fine di trarne profitto, sono tenuti a stipulare appositi accordi con le associazioni maggiormente rappresentative degli editori delle opere da cui i suddetti articoli e contenuti sono tratti”.