Smart Grids: ITU lancia iniziativa per la standardizzazione di nuove tecnologie per le reti elettriche del futuro

di Alessandra Talarico |

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Alcune delle maggiori compagnie ICT mondiali hanno incaricato un nuovo gruppo ITU di identificare gli standard necessari all’implementazione delle Smart Grids, le reti elettriche intelligenti che, mettendo a frutto i vantaggi delle nuove tecnologie, dovrebbero permettere ai consumatori di interagire con la rete e di diventare parti attive nel processo di fornitura dell’energia.

 

A ottobre del 2009, i CTO delle maggiori società ICT hanno chiesto all’ITU di accelerare il processo di standardizzazione nell’area delle reti intelligenti. A gennaio di quest’anno, quindi, è stato raggiunto un accordo tra un più vasto gruppo di membri ITU perché, come ha sottolineato il direttore del Telecommunication Standardization Bureau, Malcolm Johnson, “…anche se il lavoro del gruppo di studio ITU-T era già iniziato, era necessario l’impegno di una comunità più ampia”.

Il nuovo Focus Group, ha commentato Les Brown che lo presiederà, “unirà tutti i player in un ambiente in cui creare standard globali per le utilities di domani”.

“Le Smart Grid – ha aggiunto – rappresentano un’aggiunta dinamica alle reti elettriche attuali, e saranno economiche, accessibili, sicure e sostenibili dal punto di vista ambientale. Per questo – ha concluso – gli standard globali sono essenziali”.

 

Le reti elettriche del futuro utilizzeranno sia tecnologie tlc che già esistono che nuove soluzioni per gestire, monitorare, videosorvegliare e controllare da remoto gli impianti, migliorando i tempi di intervento e ripristino, in caso di problemi. La realizzazione di ‘smart grid’ per la gestione dell’energia distribuita permette inoltre di migliorare la produttività degli addetti e di aggiungere servizi a valore per i clienti finali, abilitando le comunicazioni multimediali, la mobilità, servizi evoluti di localizzazione e di contact centre.

Il nuovo Focus Group ITU esplorerà questi requisiti e le corrispondenti necessità a livello di standard.

 

Secondo ABI Research, il numero di contatori elettrici intelligenti distribuiti in tutto il mondo salirà dai 76 milioni del 2009 a circa 212 milioni nel 2014.

Molti governi hanno destinato porzioni significative dei loro pacchetti di stimolo alle smart grids. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’American Reinvestment and Recovery Act ha stanziato 4,5 miliardi di dollari per gli investimenti nella rete intelligente.

Il Parlamento europeo, da canto suo, ha approvato un pacchetto legislativo per liberalizzare i mercati dell’energia, richiedendo agli Stati membri di “assicurare l’implementazione di sistemi di misurazione intelligenti”.

 

Uno dei primi compiti del Focus Group sarà quello di vagliare le iniziative nazionali di normalizzazione per verificare se queste possano essere adottate a livello internazionale. Il gruppo individuerà quindi eventuali nuove esigenze di standardizzazione, che saranno poi portate avanti dai pertinenti Gruppi di Studio ITU-T.

Questa fase sperimentale sarà relativamente breve, prima dell’inizio dei lavori per lo sviluppo delle norme necessarie per sostenere il lancio globale di tecnologie Smart Grid.

 

Nel campo delle Smart Grids, gli esperti ITU hanno già raggiunto un accordo sulle specifiche per i prodotti per le reti domestiche. Queste specifiche includono un profilo di ‘bassa complessità’ che permetterà ai produttori di sviluppare soluzioni in grado di offrire bassi consumi energetici, bassi costi e migliori livelli di prestazioni, affidabilità e sicurezza.

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