Editoria. Bonaiuti: ‘La fase economica impone riduzione fondi’. Ma gli editori chiedono defiscalizzazione e ripristino del credito di imposta

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“Abbiamo dovuto prendere atto della situazione reale dell’economia e l’editoria soffre dell’attuale situazione: perciò, purtroppo, dovremmo avere delle riduzioni ai fondi per l’editoria”. Lo ha detto Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Informazione, comunicazione ed editoria, ospite di RaiNews24.

 

Defiscalizzazione per l’acquisto di libri, specie scolastici e universitari per contribuire alla promozione dei consumi culturali, ripristino del credito d’imposta sugli acquisti di carta, forme di sostegno e di ammortizzatori sociali per i dipendenti dell’editoria libraria analoghe a quelle dell’editoria periodica, e ancora parificazione del trattamento IVA per libri e periodici ed estensione del regime IVA agevolato anche per i contenuti digitali: sono solo alcune delle richieste per il futuro del libro avanzate ieri dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Cultura della Camera in merito al riordino dei contributi all’editoria.

 

“Si tratta di misure – ha chiarito il presidente Polillo – che possono aiutare non tanto gli editori come singoli imprenditori, in una logica di profitto, ma di strumenti in grado di incidere complessivamente sul bene della collettività. Siamo convinti che più si lavora sul potenziale del valore del libro più cresce il Paese perché ne aumenta la lettura e quindi la cultura. L ‘obiettivo, non dimentichiamolo, è quello avvicinarci alle abitudini di lettura dei nostri vicini: dalla Germania alla Gran Bretagna sino alla Francia”.

 

Nei giorni scorsi, in occasione di una conferenza stampa tenutasi a Roma e organizzata dalle Associazioni industriali che compongono la Filiera s’è evidenziato che le le difficoltà dei settori di carta, editoria, stampa e trasformazione sono drammatiche e richiedono urgenti interventi di politica industriale per alleviare una situazione di crisi che non ha precedenti nella storia economica dell’ultimo dopoguerra.

 

Alessandro Nova, docente di economia industriale all’Università Bocconi, ha fornito la base statistica dalla quale è emerso che nel biennio 2008-2009, pur nel contesto di una crisi generalizzata che ha investito l’economia italiana e mondiale, le condizioni delle imprese che operano all’interno della Filiera si sono fortemente deteriorate con una contrazione del fatturato complessivo del 14,2%. In valori assoluti, significa la perdita in un anno di circa 5,8 miliardi di ricavi.

 

Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta, e Carlo Malinconico, Presidente della Fieg, hanno chiesto al Governo provvedimenti di impatto immediato come la detassazione degli utili incrementali investiti in pubblicità e il ripristino del credito di imposta sugli acquisti di carta. Se non si interverrà, i fattori di sofferenza delle imprese della Filiera sono destinati ad aumentare in misura esponenziale con conseguenze drammatiche soprattutto sul fronte dell’occupazione.

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