Libri digitali: mercato in pieno fermento con l’arrivo dell’iBooks di Apple. Amazon cede mentre i prezzi degli eReader schizzano alle stelle

di Raffaella Natale |

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Il mercato dell’eBook cresce, aumentano le offerte e purtroppo schizzano in alto anche i prezzi dei device nonostante molti analisti abbiano già fatto notare che siano eccessivi per piattaforme che consentono solo la lettura dei libri digitali.

A fare maggiori pressioni, davanti alla guerra aperta tra Apple e il suo nuovo iPad e Amazon con Kindle, sono gli editori.

 

Macmillan, una delle maggiori case editrici anglo-americane con monopolio per il settore Education, ha ottenuto una prima vittoria riuscendo a imporre ad Amazon, durante il fine settimana, un prezzo superiore ai 9,99 dollari abituali, più vicino cioè a quello dei tascabili di carta.

 

Le strategie annunciate da Apple sul fronte degli eBook rischiano, infatti, di mettere in seria discussione il modus operandi dei player del comparto, Amazon in primis.

Per il suo iBooks, il nuovo negozio virtuale di libri elettronici, la Apple ha proposto agli editori di versar loro il 70% dei proventi, cioè 10,49 dollari (per i titoli a 14,99 dollari, ritenuto il nuovo futuro prezzo medio).

 

Amazon si trova a un bivio: o deve accettare di vendere libri a prezzi più elevati, o correre il rischio di farsi sfuggire le novità, che finirebbero prima sull’iPad e poi sul Kindle.

 

C’è poi il terzo incomodo, Google: pronto anch’esso a lanciare nei prossimi mesi il suo eStore, la libreria virtuale.

 

Dell’iPad – apparso per la prima volta ai Grammy, gli Oscar della musica, a Los Angeles – ancora poco si sa. Sarà quasi certamente in grado di ospitare i libri acquistati per il Kindle, dato che esiste una App per l’iPhone, compatibile per il nuovo tablet. E prima o poi, salvo sorprese, ci sarà anche una App per i libri di Google.

 

I libri per l’iPad potranno essere acquistati unicamente su un negozio online di Apple, che sarà attivo tra un paio di mesi. Questi libri però non potranno essere trasferiti sul Kindle, né sugli altri lettori elettronici più popolari.

 

Queste limitazioni, secondo gli analisti, potrebbero danneggiare la crescita del mercato dei libri digitali. Ci saranno delle “sorprese piuttosto dolorose” per i consumatori, quando cercheranno di trasferire i loro libri elettronici su un nuovo apparecchio, ha spiegato Nick Bogaty, dirigente della divisione pubblicazioni online di Adobe Systems, che fornisce uno dei software più utilizzati per i lettori elettronici.

 

Finora, l’industria si è ripartita in due campi principali. I libri elettronici venduti da Amazon funzionano unicamente sul Kindle e sul software sviluppato dalla società, che può essere installato gratuitamente su pc e su telefoni multimediali. Amazon punta in realtà a vendere su tutte le piattaforme: il suo negozio virtuale AmazonMp3 da diversi mesi fa concorrenza diretta alla Apple e la musica scaricata funziona su tutte le piattaforme digitali, anche sull’iPod. Lo stesso dovrebbe succedere per i libri elettronici.

 

I grandi interrogativi continuano a riguardare soprattutto quotidiani e periodici.

 

Il Kindle offre abbonamenti a un centinaio di quotidiani, per lo più americani. L’unico italiano la Stampa, il solo a vendere inoltre una edizione in facsimile del quotidiano sull’iPhone.

Le prime applicazioni destinate all’iPad sono attese nelle prossime settimane, e c’è chi scommette sui primi quotidiani sfogliabili elettronicamente, a fine marzo. Cioè in tempo per i primi tablet.

 

Il resto del settore, compresi Sony, Barnes & Noble, e le librerie pubbliche, utilizza il software di Adobe. Con l’uscita dell’iPad di Apple, si crea dunque una terza opzione.

 

Il mercato è quindi in pieno fermento anche se, per il momento, l’Italia sembra poco coinvolta: lo Store di Apple non sembra infatti destinato a debuttare insieme all’iPad in marzo.

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