Mercato Tv. Ormai prossimo l’accordo spagnolo per la fusione di Antena 3 e La Sexta

di Raffaella Natale |

Spagna


Piattaforme TV

De Agostini cerca il raddoppio in Spagna. Antena 3, la Tv che ha come socio di riferimento il gruppo italiano, sta per dare una svolta alle trattative in corso per acquistare e poi fondere La Sexta, che fa capo al gruppo MediaPro.

Le indiscrezioni che davano quasi fatta un’alleanza per un nuovo polo televisivo in Spagna erano circolate già a metà dicembre fa alla vigilia dell’accordo tra Telecinco (Mediaset) e il gruppo Prisa sull’emittente generalista Cuatro.

 

Allora Antena 3 aveva confermato colloqui in corso ma nessun accordo raggiunto. Ora, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, e confermano fonti finanziare, le trattative hanno avuto un’accelerazione.

La pesante flessione del mercato pubblicitario sembra avere accelerato il processo di concentrazione sul mercato della Tv gratuita, che potrebbe ulteriormente accentuarsi qualora andassero in porto anche le trattative per la fusione tra i due broadcaster terrestri Antena 3 e La Sexta.

 

I due network avrebbero siglato un accordo di fusione preliminare, secondo indiscrezioni della pagina web di Expansion. La Sexta aveva detto di essere in negoziati con la rivale per una potenziale fusione. Le due emittenti televisive dovrebbero essere integrate in un’unica società che sarà controllata dagli azionisti core di Antena 3. L ‘audience complessiva di Antena 3 e La Sexta raggiungerebbe circa il 23%. 

 

La Spagna è il primo dei grandi Paesi europei a completare la transizione al digitale. Il prossimo 3 aprile, infatti, si concluderà la terza e ultima fase del Piano nazionale di transizione, che riguarderà le 33 “aree tecniche” più abitate (quelle con una popolazione superiore ai 700 mila individui). Complessivamente, passeranno interamente al digitale in questa ultima fase circa 30,2 milioni di individui, pari a poco meno del 70% degli abitanti spagnoli.

 

A dicembre, ovvero a tre mesi dal definitivo switch-off, la penetrazione della TDT sul totale delle famiglie spagnole è pari al 77,4%, in crescita di oltre 33 punti percentuali rispetto al 43,7% del dicembre 2008. Nel 2009, l’audience della piattaforma è cresciuta più che proporzionalmente alla diffusione, raggiungendo a dicembre il 52,8% (contro il 23,8% di un anno prima).

 

Il Ministero spagnolo per l’Industria, il Turismo e il Commercio ha presentato il software IDTVOS che verrà integrato all’interno di ricevitori TDT indirizzati a utenti di età avanzata o con deficit visivi/uditivi. Il software è compatibile con numerosi ricevitori e offre alcune funzionalità avanzate, come la navigazione dei menu tramite comandi vocali e opzioni di personalizzazione (ad es. per aumentare le dimensioni dei caratteri o esaltare il contrasto cromatico delle immagini). Il progetto, del costo complessivo di 500.000 euro, si inserisce all’interno del più ampio Plan Avanza, che include una serie di attività a supporto delle fasce deboli.

 

Intanto il gruppo svedese Airplus, attivo come operatore di TV a pagamento su TDT in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia, ha deciso di ritirarsi dal mercato spagnolo, dove avrebbe dovuto debuttare prossimamente con un’offerta di Pay TV. I prolungati ritardi nella concessione delle licenze per i servizi a pagamento, così come l’accresciuta competizione indotta dall’ingresso sul mercato di Mediapro (presente con il canale premium Gol TV – 150 mila abbonati via TDT) sono tra le principali cause della decisione. Secondo le indiscrezioni, Airplus avrebbe voluto offrire un mini-package di canali a pagamento al prezzo di euro 8-12/mese. La società aveva anche già sottoscritto il primo accordo con il canale AXN.

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