Digitale terrestre: parte martedì lo switch-off di Napoli e Campania. Entro il 16 dicembre saranno convertiti tutti i ripetitori  

di Raffaella Natale |

Italia


Frequenze tv

Tv digitale al via anche a Napoli e in Campania dove, da domani 1 dicembre, si procederà allo switch-off dall’analogico. Sabato s’è intanto chiusa la transizione iniziata lunedì 16 novembre nel Lazio con l’ultima fase del passaggio al digitale che coinvolge la provincia di Rieti e alcuni comuni delle province di Latina e Frosinone.

A transizione conclusa saranno 5,4 milioni gli individui e 2,3 milioni le famiglie coinvolte nel Lazio con 1.229 impianti convertiti: è la prima transizione avvenuta in Europa in una zona a così alta densità abitativa e su così larga scala (495 impianti coinvolti nella sola capitale, 70 emittenti fra locali e nazionali).

 

“Per l’Italia il digitale è una tecnologia non ‘semplice’; negli USA la transizione è stata meno ‘dolorosa’ perché gli statunitensi hanno diverse strutture tecnologiche e mentalità. Da noi, il passaggio al digitale è stato graduale e accompagnato da un’attività di comunicazione; a fine dicembre sarà digitalizzato il 30% del Paese e sono stati corrisposti contributi per circa milione di euro per i decoder. In base alle ultime proiezioni, è possibile che la digitalizzazione dell’Italia venga anticipata al 2011″ . Lo ha dichiarato Paolo Romani, viceministro allo Sviluppo Economico.

 

Adesso tocca a Napoli e Campania, i cui ripetitori analogici sino al 16 dicembre saranno progressivamente convertiti in tecnica digitale secondo un calendario per aree. La transizione sarà seguita da una task-force del dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, che opererà direttamente sul territorio in collaborazione con la Regione. Dal 16 dicembre la Tv in Campania sarà dunque completamente digitale.  

 

Ecco il calendario dello switch-off in Campania:

 

1 e 2 dicembre: Napoli e provincia, Caserta e provincia;

3 e 4 dicembre: Salerno e parte della provincia;

9 e 10 dicembre: Avellino e provincia, Comuni della Valle dell’Irno;

11 dicembre: Benevento e provincia;

14 dicembre: Comuni del Vallo di Diano;

15 dicembre: Comuni del Cilento.

 

Dopo il passaggio al digitale di Raidue e Retequattro avvenuto lo scorso 14 ottobre, la penetrazione complessiva della Tv digitale è stata rilevata dall’Istituto di ricerca Makno, nella settimana 23-30 ottobre, all’87,6 % nell’intero territorio della Regione Campania con la penetrazione della sola Tv digitale terrestre al 77,2 %.

 

Intanto, per quanto attiene la penetrazione del digitale in tutto il territorio nazionale, a settembre sono stati venduti in tutta Italia oltre 1.700.000 ricevitori e gli ascolti del digitale terrestre a ottobre hanno ormai superato il 20%. Di questo passo a fine 2009 è probabile, secondo le stime di DGTVi che raggruppa gli operatori del digitale, che sarà superato in tutta Italia il 60% di penetrazione del digitale praticamente raddoppiando la presenza in un solo un anno.

 

A fine settembre, secondo le ultime stime elaborate da Makno, il numero delle famiglie passate al digitale terrestre (in possesso cioè di almeno un ricevitore nella residenza principale) è salito fino a circa 12,8 milioni, con una crescita di oltre 1 milione rispetto al dato di settembre. Il digitale terrestre sta diventando la piattaforma universale di riferimento tranne nelle zone dove l’assenza di segnale viene compensata dal satellite.

 

Per i decoder è stata chiesto di dare regole chiare affinché siano venduti prodotti conformi a una serie di funzionalità.

A settembre il numero complessivo dei ricevitori presenti nelle abitazioni principali si attesta a 16.131.113, con una crescita di oltre 1,3 milioni in un solo mese.

 

Tra le domande più frequenti che arrivano alle associazioni dei consumatori e alla Rai quella sul decoder che, in mancanza di un apparecchio televisivo predisposto per il digitale terrestre, si deve acquistare: si tratta di un apparecchio che consente di ricevere il segnale digitale terrestre e si posiziona tra la presa d’antenna e il televisore.

Per l’acquisto, oltre ai consigli del negoziante, è possibile consultare il sito del Ministero delle Comunicazioni. Sul mercato esistono due tipi di decoder: un decoder semplice, detto zapper, che si limita alla ricezione dei canali televisivi gratuiti, vecchi e nuovi; un decoder interattivo con cui, oltre a ricevere i canali gratuiti, si possono utilizzare i nuovi servizi disponibili con la tv digitale terrestre.

 

Sul mercato, infatti, sono andati alcuni tipi di decoder che davano problemi nelle operazioni di sintonizzazione, di ri-sintonizzazione automatica e con il sistema LCN che assegna automaticamente le posizioni delle emittenti televisive sul telecomando. Su questo punto, è acceso il dibattito tra emittenti nazionali e locali che, diventate dei veri e propri operatori, chiedono maggiore partecipazione nell’organizzazione della nuova piattaforma televisiva.

 

Al momento si discute una soluzione proposta da DGTVi e al vaglio dell’AGCOM. I canali dall’uno al nove dovrebbero andare agli ex analogici nazionali (Rai, Mediaset, La 7 e Rete A), quelli dal 10 al 19 alle principali emittenti locali, quelle dal 20 al 49 ai nuovi canali nazionali divisi per area tematica: bambini, generalisti, spot e informazione. Dal 50, invece, si dovrebbe tornare alle emittenti locali. Un’altra discussione aperta riguarda il coinvolgimento delle imprese italiane nella trasformazione televisiva.

 

Si stima che nel 2012 saranno stati spesi circa 4 miliardi di euro per decoder e televisori integrati; di questa cifra solo un terzo andrà a imprese italiane.

Sull’ordine automatico dei canali della Tv digitale terrestre, Roberto Napoli, commissario dell’Autorità, ha spiegato: “Abbiamo aperto una consultazione pubblica il 19 novembre, dobbiamo trovare una soluzione equa“.

C’è un contenzioso e abbiamo gli operatori in suspense, c’è bisogno di una soluzione giusta – ha ribadito – altrimenti aggiungeremo altri problemi e noi vogliamo risolverli”.

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