Digitale terrestre: Roma si prepara allo switch-off. Si moltiplicano gli sforzi per la campagna di informazione

di Raffaella Natale |

Una Ricerca danese rileva: ’10 mila famiglie non preparate ad abbandonare l’analogico’.

Italia


TDT

Conto alla rovescia a Roma in vista dello switch-off del 16 novembre. A una settimana dal passaggio al digitale terrestre, sono 80-90% – secondo le stime dell’associazione DGTVi – le famiglie romane che si sono dotate di un decoder. E la prossima settimana si moltiplicheranno gli sforzi di comunicazione per informare i cittadini sull’evento, che fino al 30 novembre si estenderà poi a tutto il Lazio.

 

“Siamo ormai al quinto switch-off – sottolinea Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio DGTVi – e ci conforta la risposta molto positiva dei romani: 8-9 famiglie su 10 si sono dotate di ricevitori, a conferma del fatto che la marcia di avvicinamento con lo switch-over ha funzionato”.

 

Quella di Roma – che diventerà all digital prima di altre grandi capitali europee come Londra, Parigi e Madrid è comunque una tappa molto importante: “Sono 2 milioni 300 mila le famiglie coinvolte – spiega Ambrogetti – e ci aspettiamo molte richieste soprattutto sulla sintonizzazione dei canali”, scoglio da affrontare per chi si confronta con la nuova tecnologia e operazione da ripetere in ogni caso dopo lo switch-off del 16 novembre.

 

Proprio per questo gli sforzi di comunicazione si intensificheranno: “Già le emittenti locali stanno facendo un’ampia opera di informazione – dice il presidente di DGTVi – e la prossima settimana Rai, Mediaset e La7 orienteranno molte trasmissioni nazionali sul passaggio di Roma al digitale terrestre”.

 

Inoltre i quotidiani della città e della regione pubblicheranno ogni giorno una sorta di diario per fare il punto della situazione; il Comune ha messo a disposizione autobus, metro e spazi per i manifesti; la Regione ha distribuito un opuscolo a tutti i cittadini per spiegare come si devono comportare. Infine, verrà potenziato il numero verde, 800 022 000, lo strumento principale al quale tutti si potranno rivolgere per sciogliere i dubbi.

 

Risolta la questione delle frequenze, almeno per il Lazio (“sono già partite – dice Ambrogetti – le lettere di assegnazione agli operatori”), resta aperto il problema della numerazione automatica dei canali nel telecomando, con le emittenti locali sul piede di guerra contro possibili collocazioni penalizzanti. Un tema sul quale il presidente di DGTVi si augura che si raggiunga un accordo tra tutti i soggetti coinvolti: “E’ difficile che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni possa assegnare d’imperio la numerazione dei canali. Mi sembra più ragionevole che tutte le emittenti trovino una forma di autoregolamentazione, sotto la supervisione dell’Agcom. Altrimenti si rischia di rimanere nel far west, con una sorta di rincorsa anarchica ognuno nelle sue posizioni e con un’inevitabile penalizzazione dei soggetti più deboli”.

 

In Europa, ad alcuni giorni dal completamento dello switch-off, anche la Danimarca registra difficoltà tra i telespettatori.

Una Ricerca di TNS Gallup, rileva che circa 10.000 famiglie, l’1,8% della popolazione, non erano preparate ad abbandonare l’analogico.

Per questa ragione, il governo ha scelto di proseguire la campagna di informazione sulla TDT che continuerà ancora per alcuni giorni mentre il call center resterà aperto fino alla fine del mese di novembre per rispondere alle domande degli utenti in difficoltà.

 

La metà di ottobre si stimava che 120.000 famiglie non erano pronte per questo switch-off. S’è quindi registrata una forte inversione di tendenza e si comincia ad avere più fiducia nella nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva.

 

Intanto in Danimarca sono stati lanciati nuovi servizi, disponibili sul digitale terrestre.

 

I telespettatori potranno accedere da cinque multiplex: il primo offre DR1, DR2, TV2 e anche la Tv locale non commerciale.

Il 2° multiplex, un canale in alta definizione, DR HD, uno per bambini, DR Ramasjang, uno dedicato alla cultura, DR K, uno per le ultime notizie DR Update, e infine il canale Folketinget sulla vita parlamentare.

I rimanenti tre multiplex sono gestiti da Boxer e propongono 31 servizi a pagamento e 3 free-to-air (TV4 Sverige, TV2 Norge e ARD).

 

A parte il primo multiplex che usa il formato di compressione Mpeg2, gli altri hanno optato per lo Mpeg4 Avc.

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