Tariffe mobili: l’Italia non è il Paese più caro d’Europa. Studio SosTariffe, ‘Risparmiare si può, basta saper scegliere’

di Alessandra Talarico |

Italia


Telefonia mobile

Gli utenti mobili italiani pagano davvero le tariffe più care d’Europa come sosteneva poco tempo fa l’Autorità finlandese per le tlc?

Secondo uno studio condotto da SosTariffe, non è così: ci sono infatti tariffe che consentono di ottenere notevoli risparmi, purché l’unico fattore decisivo per la scelta sia la convenienza dell’offerta.

 

Lo studio condotto dall’autorità di regolamentazione finlandese per le comunicazioni (Ficora) prende in esame le tariffe praticate dagli operatori mobili di 19 Paesi, escludendo però le carte prepagate, che costituiscono l’86% del mercato mobile italiano. Solo il 15% dei consumatori del bel Paese, infatti, hanno optato per un abbonamento.

 

L’Authority finlandese ha preso in esame tre profili di consumo e anche le tariffe per la banda larga mobile: solo in questo ultimo segmento le tariffe medie italiane (29,61 euro al mese) si collocano sotto della media europea di 34,95 euro al mese.

Relativamente ai tre profili individuati – uso moderato, uso medio e uso intenso – l’Italia si colloca, se non in vetta alla classifica dei prezzi più alti, sempre nelle prime 4 posizioni.

 

Lo studio condotto da SosTariffe, invece, affina la metodologia adottata da Ficora e ne supera i limiti operativi, prendendo in esame offerte in abbonamento e ricaricabili: “se si escludono fattori quali affidabilità, fedeltà al brand o servizi specifici e si accetta l’ipotesi che l’unico driver decisionale sia la convenienza dell’offerta, rispetto alla spesa indicata da Ficora, le tariffe effettivamente migliori permettono di ottenere risparmi consistenti per tutti i profili”, ha spiegato Alessandro Bruzzi, ideatore di SosTariffe.

 

Un’idea più chiara si può avere facendo un confronto tra i due studi in base al profilo di consumo: secondo Ficora, un consumatore ‘moderato’  (150 minuti di conversazione e 25 sms mensili) spende in Italia 32,09 euro contro una media Ue di 24,98 euro.

Secondo SosTariffe, tutti gli operatori italiani offrono promozioni più convenienti: Wind (17,1 euro); H3G (22,50 euro), Vodafone (25,25 euro), Tim (28,75 euro). Scegliendo l’offerta migliore si può quindi risparmiare fino al 31,5% rispetto alla media europea.

 

Il secondo profilo include 300 minuti di conversazione e 100 sms: secondo Ficora in Italia questo paniere costa mensilmente 62,83 euro, circa 20 euro in più rispetto alla media Ue, ma andando a spulciare tra le offerte degli operatori mobili, dice SosTariffe, si può risparmiare, anche se il prezzo medio è superiore alla media Ue.

H3G offre due opzioni da 34,16 euro e 45 euro; Wind altre due da 35,16 euro e 37 euro; due anche le offerte Tim (52 euro e 55 euro) e Vodafone (65,16 euro e 60 euro).

 

Gli utilizzatori intensivi (100 chiamate da 10 minuti l’una, 200 Sms e 50 MB di dati scaricati) per Ficora sono i più penalizzati: l’abbonato mobile italiano paga 201,68 euro, quasi il doppio della media Ue di 106,71 euro e sei volte quello che si paga in Lussemburgo.

Secondo SosTariffe, anche in questo caso scegliendo oculatamente l’offerta si può spendere fino oltre alla metà di quanto indicato. Con H3G si spende 84,16 euro, con Wind 84 euro, con Tim 95,16 euro e con Vodafone 130,26 euro.

 

I prezzi indicati da SosTariffe si basano sulle informazioni rese disponibili dagli operatori nel mese di Ottobre 2009.

Lo studio si pone come obiettivo quello di “dimostrare che il mercato offre reali possibilità di risparmio”, ma sottolinea anche che, da un lato le offerte sono spesso “complesse e poco chiare così da rendere più difficile l’individuazione della reale spesa” e, dall’altro, i consumatori italiani spesso spendono di più per pigrizia.

“Gli utenti italiani, per poter risparmiare, andrebbero educati nel riconoscere le offerte tariffarie migliori per le proprie esigenze. Risparmiare si può, basta saper scegliere”, conclude Alessandro Bruzzi.