Motorola scommette su Google: il nuovo Cliq strizza l’occhio ai social network, ma riuscirà a bissare il successo del Razr?

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Motorola Cliq

Riuscirà la statunitense Motorola a rinnovare lo splendore dei tempi in cui il Razr era considerato il cellulare più stiloso e desiderabile? Da allora in lotta per rinnovare la propria gamma di telefonini, Motorola prova a risalire la china affidandosi a un nuovo smartphone motorizzato Google e focalizzato sui social network, che tanto vanno di moda tra ragazzini e non.

 

Il Cliq, il primo nato dalla partnership con Google, promette infatti un accesso facilitato a Facebook e Twitter – grazie all’innovativo software ‘motoblur’ – ed è dotato di minitastiera a scorrimento e di macchina fotografica da 5 megapixel.

 

All’inizio di quest’anno, la società ha abbandonato lo sviluppo di cellulari basati su Windows Mobile per concentrarsi esclusivamente sulla piattaforma Google.

Si tratta del “primo passo di un lungo viaggio”, ha spiegato Sanjay Jha, co-chief executive di Motorola, aggiungendo che la società lancerà un altro modello basato su Android nelle prossime settimane.

 

Il Cliq arriverà nel quarto trimestre di quest’anno negli Usa, distribuito da T-Mobile e successivamente sarà distribuito da altri operatori, ma col nome Dext, anche in Europa e America Latina.

 

Quando Motorola lanciò il Razr, 8 anni fa, costrinse gli altri produttori a inseguire la sua scia e a produrre a loro volta cellulari ultra-sottili.

Ma quelli erano altri tempi e il gruppo di Schaumburg non è stato successivamente in grado di innovare il proprio portfolio, continuando a perdere terreno anche rispetto ai concorrenti asiatici quali Samsung e LG, attuali numero due e tre del mercato.

 

Secondo Strategy Analytics, la quota di mercato globale di Motorola al secondo trimestre è scesa al 5,4%, rispetto al 9,5% di un anno fa.

La società ha chiuso il 2008 al quinto posto tra i maggiori produttori mondiali, registrando un calo delle consegne in Europa occidentale pari al 75,6%.

 

Nonostante i progressi compiuti in termini di riduzione dei costi e razionalizzazione della piattaforma e l’innovazione nell’ambito dei dispositivi convergenti intorno ad Android, gli analisti IDC ritengono che sarà molto difficile per Motorola riconquistare la sua posizione sul mercato prima del 2013.

 

“La ristrutturazione – ha spiegato IDC – potrebbe andare al di là della semplice riorganizzazione interna e potrebbe portare a una nuova mentalità di business. Sopravvivere a questo processo, nei prossimi anni potrebbe essere la grande sfida per la società, che ha riportato enormi perdite negli ultimi trimestri e sta perdendo ogni giorno clienti. Anche se riuscirà a sopravvivere ci vorrà ancora qualche anno per riguadagnare la fiducia dei consumatori”.

 

Anche Palm, intanto, sta tentando di conquistare nuove fette di mercato del settore degli smartphone e ha lanciato nei giorni scorsi una versione ‘light’ del proprio modello di punta, il Pre. Si chiama Pixi e anche questo avrà schermo touch e tastiera fisica e monterà l’ultima versione del sistema operativo di Palm, WebOS.