Digitale terrestre: dal 15 settembre parte in Campania la campagna informativa sullo switch-off

di Raffaella Natale |

Italia


TDT

La Campania si prepara ad abbandonare l’analogico per la trasmissione in digitale terrestre. Un incontro, quello di ieri a Napoli, promosso dalla Regione e dal dipartimento Comunicazioni del ministero per lo Sviluppo Economico nel quale “è stato fatto il punto sulla transizione“.

 

“Nel corso della riunione – si legge in una nota – sono state evidenziate le varie problematiche relative al passaggio al digitale di Rai Due e Rete Quattro, entro il prossimo 14 ottobre, e di tutti gli altri canali televisivi, incluse le emittenti locali, dal 1 al 16 dicembre”.

 

Regione e Ministero organizzeranno nei prossimi giorni un incontro ad hoc con le associazioni degli antennisti al fine di “condividere un tariffario unico per gli interventi necessari agli impianti di ricezione del segnale digitale nelle abitazioni’.

Saranno lanciate anche iniziative per “informare adeguatamente i cittadini campani sulla necessità di adeguare i propri impianti televisivi per il passaggio al digitale”.

In particolare, a partire dal prossimo 15 settembre “partirà una campagna di comunicazione tramite affissioni, inserzioni sui principali media campani e su mezzi e stazioni di trasporto pubblico”.

 

Per il dipartimento Comunicazioni era presente Eva Spina, per la Regione Campania Stefano Porro e Michele Maiorano, per il consorzio DGTVi Vito Di Marco.

Rai e Mediaset erano rappresentate da Davide Rascio e Davide Bogi. Hanno inoltre preso parte al tavolo i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, degli impiantisti, dei rivenditori di decoder e degli esercenti commerciali.

 

A partire dal prossimo 14 settembre per finire al 16 dicembre in soli novanta giorni il 30% della utenza italiana (quasi 7 milioni di famiglie) passerà integralmente alla tv digitale abbandonando definitivamente le trasmissioni analogiche.

 

Secondo DGTVi, dal punto di vista della diffusione colpiscono i dati di Roma e Torino successivi allo switch-over, in cui ormai quasi il 70% delle famiglie è dotato di ricevitore TDT così come quelli di Napoli in cui, ancora prima di partire per le operazioni di switch-over, il solo TDT è già diffuso in oltre il 40% degli utenti. Anche la crescita complessiva sul piano nazionale è davvero importante: nel solo mese di maggio sono stati infatti venduti oltre un milione di ricevitori digitali (il doppio del mese precedente). E persino l’utilizzo della TDT è in fase di grande sviluppo: superato ormai il dato del 13% di ascolto giornaliero (se si pensa che solo un anno fa si raggiungeva il 5%).

 

Ma, al di là dei numeri, sembra ormai essersi definitivamente affermata tra le istituzioni, le imprese e gli utenti la convinzione che il passaggio al digitale sia irreversibile e, se possibile, da accelerare ulteriormente, come va ripetendo da mesi il presidente Agcom Corrado Calabrò.

La diffusione della TDT registra una forte accelerazione a maggio. Secondo Makno, il numero delle famiglie TDT (ovvero in possesso di almeno un ricevitore TDT nella residenza principale) è salito a 9.370.000. Si tratta di una crescita di 650 mila famiglie rispetto ad aprile e di quasi 1 milione rispetto a marzo.

A maggio, inoltre, il numero totale dei ricevitori TDT presenti nelle abitazioni principali è pari a 11.370.000; una crescita di circa 800 mila unità rispetto ad aprile 2009.

 

In base alle rilevazioni GFK, nel mese di maggio 2009 la vendita di ricevitori per la TV Digitale Terrestre ha registrato un notevole incremento: sono oltre 1 milione, infatti, i pezzi venduti. Di questi, 456 mila (il 42% del totale) sono ricevitori integrati.

Nel mese di maggio 2009, il numero cumulato di ricevitori TDT venduti (dal febbraio 2004) supera i 15 milioni di unità, attestandosi a 15.542.070. Di questi, il 55,4% (8,6 milioni) sono STB esterni, mentre il 44,6% (6,9 milioni) sono ricevitori integrati.

 

L’utilizzo della TDT ha superato il 13%. Secondo le elaborazioni dello Studio Frasi su dati Auditel-Agb, nel giugno 2009 la quota è del 13,3%, includendo la c.d. piattaforma non definita, ovvero quella parte di ricevitori che Auditel non riesce ad identificare (TV integrati, decoder usb, decoder ibridi). Tale quota “non definita” è scesa all’1,2% a giugno (era 5,3% a maggio): a 10 mesi dalla sua introduzione, il 99% del “non definito” viene cioè attribuito alla TDT. Su questo riallineamento ha influito l’obbligo di vendere tutti i nuovi televisori integrati di decoder TDT, operativo dall’inizio di aprile.

 

Auditel ha diffuso i valori degli universi di riferimento per il mese di agosto 2009, dai quali risulta che le famiglie italiane dotate di decoder, esterno o integrato, per il digitale terrestre sono 8.508.666, confermando sostanzialmente il dato di diffusione pubblicato da Digita sulla base dell’indagine Makno. L’indagine che Ipsos realizza per Auditel considera non l’acquisto o la semplice presenza in casa del decoder, ma il suo reale posizionamento accanto al televisore: si tratta pertanto di famiglie in grado di seguire la programmazione televisiva in modalità digitale terrestre.

 

Il valore certifica che la dotazione del digitale terrestre è una realtà per il 35% delle famiglie italiane con un raddoppio rispetto all’anno precedente (agosto 2008). Su queste famiglie, oltre alla visione della programmazione delle reti generaliste e locali, inizia ad emergere l’ascolto dei nuovi canali free della piattaforma TDT: Boing, (bambini) raggiunge la quota d’ascolto del 3,1%, Rai 4 dell’1,3% (giugno 2009).

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