Fascicolo sanitario elettronico: nel dettaglio le linee guida del Garante privacy

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Sono state approvate dal Garante per la protezione dei dati personali  le “Linee guida in tema di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di dossier sanitario”.

In attesa della formulazione di un’adeguata legislazione su una materia così delicata, al termine di una consultazione pubblica con gli operatori del settore, il Garante ha posto dei paletti volti a garantire i dati sanitari e la riservatezza dei pazienti.

 

Il Fascicolo sanitario elettronico raccoglie i dati sanitari di ogni paziente – patologie, interventi chirurgici, esami clinici, farmaci – in un documento elettronico consultabile dall’interessato e aggiornabile online da medici, farmacisti, enti ospedalieri. Il sistema è già in via di sperimentazione in alcune regioni, per quanto manchi ancora una adeguata base normativa.

 

Il provvedimento del Garante stabilisce in particolare che il paziente deve poter scegliere, in piena libertà, se far costituire o meno un fascicolo sanitario elettronico, con tutte o solo alcune delle informazioni sanitarie che lo riguardano; deve poter manifestare un consenso autonomo e specifico, distinto da quello che si presta a fini di cura della salute; al paziente deve essere inoltre garantita la possibilità di “oscurare” la visibilità di alcuni eventi clinici.   

 

Per poter esprimere scelte consapevoli il paziente deve essere adeguatamente informato. Con un linguaggio comprensibile e dettagliato  l’informativa deve quindi  indicare chi (medici di base, del reparto ove è ricoverato, farmacisti) ha accesso ai suoi dati e che tipo di operazioni può compiere.

 

Il fascicolo sanitario elettronico potrà essere consultato dal paziente con modalità adeguate (ad es. tramite smart card) e dal personale sanitario strettamente autorizzato, solo per finalità sanitarie. Non potranno accedervi invece periti, compagnie di assicurazione, datori di lavoro.

 

In ogni caso se il paziente non vuole aderire al Fse  deve comunque poter usufruire delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. 

 

Gli accessi alle informazioni infine, dovranno essere tracciabili e graduali, e i dati sanitari dovranno essere protetti con misure di sicurezza molto elevate che limitino il più possibile i rischi di abusi, furti, smarrimento.

 

Entro il 31 dicembre Regioni e Asl dovranno comunicare al Garante privacy le iniziative già avviate sul fascicolo sanitario elettronico e d’ora in poi ogni iniziativa che riguarda l’Fse dovrà sempre essere comunicata all’Autorità prima del suo avvio.