Radio digitale: parte la sperimentazione. Per Romani , ‘Svolta epocale grazie alla liberazione del canale 13’

di Raffaella Natale |

Italia


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Dopo una trattativa per certi versi difficile con il Ministero della Difesa, siamo riusciti a liberare il canale 13, sul quale si farà la sperimentazione per tutte le radio in campo digitale. E’ un passaggio epocale”. Lo ha detto il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, intervistato da Rtl 102.5 ha commentato il varo dell’assegnazione delle frequenze per la Radio Digitale (DAB) in Italia sul Canale 13.

 

E’ un passaggio a suo avviso epocale “perché segna la maturità del digitale radiofonico in Italia, dopo che per anni è stata possibile solo una parziale attività su quelle che – in gergo tecnico – si chiamano frequenze ‘intercanale’, che non consentivano una sperimentazione completa. Devo ringraziare la disponibilità del Ministero della Difesa e del ministro La Russa, che ha reso possibile liberare il canale 13 per la Radio”.

 

Il viceministro ha poi sottolineato come sia importante aggiungere alla Radio tradizionale analogica quello che ha definito il segmento digitale, che poi sarà il pubblico a decidere in quanto tempo far espandere, procedendo all’aggiornamento delle radio dagli apparecchi classici a quelli di nuova generazione”. Fondamentale questo percorso e questo aggiornamento, ha proseguito Paolo Romani, perché “permetterà di azzerare l’annoso e classico problema delle interferenze, consentendo a ciascuna Radio di trasmettere su un’unica frequenza su tutto il territorio italiano“.

 

Per l’ascolto, per il prodotto, questo significherà – ha sottolineato il viceministro – “un miglioramento forte della qualità della Radio in Italia, un oggettivo vantaggio per tutti i cittadini italiani”.

 

Nei giorni scorsi, il ministero dello Sviluppo economico, dipartimento per le Comunicazioni, sotto l’impulso di Romani, ha assegnato ai consorzi Club DAB, C.R. Dab ed Eurodab i nuovi canali di radiofrequenze per il digitale radiofonico. I tre consorzi, che raggruppano tutte le emittenti nazionali private e molte tra le più importanti emittenti locali, avevano già ottenuto l’autorizzazione, in via sperimentale, per la diffusione sul territorio italiano della radio digitale Dab (Digital Audio Broadcasting).

 

Grazie a questa importante decisione del Ministero si crea, con la stabilità del segnale, la condizione per la crescita della radio digitale nel nostro paese. Numerosi i vantaggi per gli ascoltatori e i cittadini: segnale di maggiore qualità, sintonizzazione stabile e servizi multimediali aggiuntivi.

 

“La politica equilibrata e responsabile di questo governo sul delicato e spesso strumentalizzato tema della gestione dello spettro radio-frequenziale ha fatto un significativo passo in avanti. Grazie alla disponibilità del Ministro della Difesa e alla competenza dei suoi Uffici tecnici che hanno condiviso la necessità di operare in una logica di sistema”. E’ quanto dichiarato in una nota del Ministero dello Sviluppo economico a proposito dell’assegnazione di nuovi canali di radiofrequenze per il digitale radiofonico.

“Per la prima volta in Italia il settore radiotelevisivo, nella fattispecie la radiofonia, potrà beneficiare – aggiunge la nota – di un’assegnazione di frequenze attribuite dal piano nazionale di ripartizione allo stesso Ministero della Difesa. L’utilizzazione, ancorché temporanea, dei blocchi di frequenze del canale 13 consentiranno alla radiofonia digitale di portare avanti il processo di sviluppo sperimentale della nuova tecnologia anche in questo importante comparto, facilitando la ricanalizzazione della banda III vhf televisiva secondo i criteri imposti dalla conferenza di Ginevra, attualmente in corso”. Una ricanalizzazione che, a partire dal primo luglio, “renderà disponibile – conclude la nota – una nuova frequenza televisiva nazionale da assegnare a Centro Europa 7″.

Il presidente del Club DAB Italia, Fabrizio Guidi ha espresso il ringraziamento degli editori radiofonici nazionali per l’intervento del viceministro Romani in favore della prosecuzione delle diffusioni radiofoniche digitali affermando inoltre che “il digitale radiofonico ha urgente bisogno di un quadro regolamentare stabile tale da permettere gli investimenti utili per l’avvio delle diffusioni ordinarie”.

“Finalmente anche la radio italiana – ha spiegato Lorenzo Suraci, presidente del consorzio Eurodab – entra in un serio mercato digitale nel quale conteranno i contenuti e la qualità della programmazione. E’ un giorno importante per tutti noi. Grazie al lavoro del viceministro Romani, della dottoressa Marina Verna e di tutto lo staff tecnico del Ministero”.

 

“Il rilascio di queste autorizzazioni – ha aggiunto Roberto Giovannini, presidente del consorzio C.R. Dab – segna una data storica per lo sviluppo della radio digitale. Questo si deve al lavoro unitario di tutti e tre i consorzi e all’impegno profuso per il reperimento delle frequenze da parte del viceministro Romani. Da oggi si può lavorare con tranquillità ed impegno per aggiungere alla radio analogica un’ulteriore possibilità di sviluppo”.

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