Mediaset corre in Borsa sui conti della trimestrale. Al momento nessuna M&A ma piano per contenimento investimenti

di Raffaella Natale |

Italia


Mediaset

Un primo trimestre migliore delle attese e Mediaset prende la rincorsa a Piazza Affari. Il titolo stamani guadagnava il 5% a 4,68 euro.

 

“…Il 2° trimestre potrebbe andare un pochino meglio di quello precedente grazie al contributo di giugno“. La performance potrebbe essere influenzata dal segmento Beverage, “…molto importante in primavera e in estate”.

Lo ha affermato Luigi Colombo, direttore generale marketing Publitalia, commentando il trend dei ricavi pubblicitari di Mediaset e spiegando che ora “…c’è una domanda più forte sui canali principali perché le società vogliono campagne pubblicitarie nei canali più efficienti”.

 

La società dimezza la perdita operativa nel business della Pay TV. Nel primo trimestre, secondo le slide della presentazione agli analisti, il risultato operativo è negativo per 14 milioni rispetto ai 29 milioni dello stesso periodo del 2008 a fronte di ricavi complessivi aumentati a 139 milioni dai 108,8 milioni dello stesso trimestre dello scorso anno. Continua la robusta crescita dei clienti che a fine marzo erano 3,27 milioni rispetto ai 2,5 milioni dell’anno prima e a fine aprile sono arrivati a 3,36 milioni da 2,56 milioni.

 

Lo scenario macroeconomico continua a essere caratterizzato a livello globale da grande incertezza circa la durata e l’intensità della fase recessiva in corso, si legge nel comunicato, e conseguentemente prosegue la diffusa tendenza degli operatori a effettuare drastiche riduzioni o rinvii dei propri investimenti pubblicitari. Tali condizioni continueranno a caratterizzare in particolare il mercato spagnolo, mentre in Italia, in un contesto che rimane comunque estremamente difficile, le evidenze al momento disponibili portano a ritenere che la flessione del mercato pubblicitario possa gradualmente attenuarsi nel corso dei prossimi mesi. In particolare, nella seconda parte dell’anno che si confronterà con il momento più critico dell`anno precedente, la raccolta pubblicitaria potrebbe manifestare un rallentamento decisamente inferiore rispetto a quello registrato nei primi mesi.

 

Tuttavia, continua la nota, pur tenendo conto anche di tali elementi di differenziazione nei due principali mercati di riferimento del gruppo, si confermano le indicazioni già espresse alla fine dello scorso esercizio relativamente alla previsione di riduzione dei ricavi pubblicitari. Questa riduzione dovrebbe conseguentemente determinare un risultato operativo e netto consolidato inferiori rispetto a quelli dell’esercizio precedente.

 

L’entità di tale scostamento, si legge nella nota Mediaset, sarà contenuta attraverso la politica di forte attenzione e controllo dei costi televisivi, con l’obiettivo di non pregiudicare comunque il raggiungimento delle quote d’ascolto delle reti Mediaset e di Telecinco che anche al termine dei primi quattro mesi consolidano la leadership nella fascia di maggior ascolto sui target commerciali di riferimento. Canale 5, conclude la nota, in particolare, si conferma prima rete italiana in prime time su tutto il pubblico televisivo nel periodo di garanzia (11 gennaio – 30 aprile).

 

“…Non abbiamo nessuna operazione di M&A allo studio. Non c’è niente in tal senso“. E’ quanto ha affermato il Cfo di Mediaset, Marco Giordani, in occasione della conference call di presentazione dei dati trimestrali del gruppo, spiegando che, anche relativamente alla Spagna, “…non c’è assolutamente niente di concreto. Ci sono stati molti articoli, molti rumor, ma niente di più”.

 

Riguardo al progetto di Mediaset di lanciare presto un nuovo canale sul modello di Italia 1 per la Tv digitale, Giordani ha ammesso che “…E’ vero. C’e’ un piano per farlo, ma non è stato ancora finalizzato e non esiste al momento una guidance per questo”.

L’iniziativa era stata anticipata dal vicepresidente esecutivo, Pier Silvio Berlusconi, che aveva indicato come tempistica per il lancio del nuovo canale alla fine del 2009 o l’inizio del 2010.

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