Cellulari: per la Ue necessario maggiore impegno degli operatori nell’attuazione delle misure a tutela dei bambini

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Unione Europea


Bimbi e cellulari

La Commissione europea ha chiesto agli operatori di telefonia mobile di fare di più per tutelare i bambini che usano i cellulari di nuova generazione, adottando tutte le misure previste dal codice di condotta firmato da 26 operatori nel 2007.

 

Secondo uno studio, il 50% dei bambini europei di 10 anni, l’87% dei tredicenni e il 95% dei sedicenni possiede un telefono cellulare. Allo stesso tempo, metà dei genitori europei teme che l’uso dei cellulari possa esporre i loro figli ad immagini sessualmente esplicite e violente (51%) o ad episodi di bullismo (49%).

 

La GSM Association , l’organismo professionale del settore della telefonia mobile, ha indicato in una relazione appena pubblicata che in 22 Stati membri esistono ormai dei codici di autoregolamentazione basati sull’accordo quadro concluso con l’appoggio della Commissione europea.

Il 90% di tali accordi è conforme all’accordo del 2007 e l’80% degli operatori ha adottato misure per controllare l’accesso dei bambini ai contenuti destinati agli adulti.

 

Viviane Reding, Commissario responsabile per la Società dell’Informazione e i Media, ha sottolineato che la relazione della GSMA evidenzia come gli operatori “abbiano cominciato a prendere seriamente la responsabilità di garantire la sicurezza dei bambini quando usano i telefoni cellulari”.

 

“Tuttavia – ha aggiunto – mi auguro che ben presto siano adottati dei codici nazionali anche nei quattro Stati membri in cui non esistono ancora (Cipro, Estonia, Finlandia e Lussemburgo) e che il codice belga sia profondamente rivisto. La tutela dei minori non è un lusso ma una necessità affinché le nuove tecnologie di comunicazione siano accettate nelle società europee. Gli operatori mobili devono essere ancora più ambiziosi per rendere più efficaci le misure a tutela dei minori in tutti i paesi europei e rendere più trasparente la classificazione dei contenuti. I 12 operatori che tuttora forniscono contenuti per adulti senza la possibilità di controllare l’accesso devono risolvere la situazione. Mi riservo il diritto di tornare sulla questione il prossimo settembre per verificare se occorre agire ulteriormente”.

 

I 26 operatori firmatari del “Quadro europeo per un utilizzo più sicuro dei telefoni mobili da parte di adolescenti e bambini” forniscono servizi a circa 580 milioni di clienti, il 96% di tutti i clienti di telefonia mobile nella Ue.

 

Le misure a tutela dei bambini sono attuate a livello nazionale tramite codici di condotta di autoregolamentazione, già adottati in 22 Stati membri, che applicano il 90% del codice europeo. Solo il codice belga presenta differenze sostanziali, mentre non sono ancora stati sottoscritti codici nazionali a Cipro, in Estonia, in Finlandia e a Lussemburgo.

 

La relazione mostra come gli operatori mobili hanno dato seguito agli impegni assunti nelle quattro aree di azione indicate nel codice del 2007:

 

  • l’80% degli operatori ha attuato misure per controllare l’accesso da parte dei bambini ai contenuti per adulti. Tuttavia, solo il 41% degli operatori ha affermato di monitorare attivamente e di verificare l’efficacia dei propri sistemi di controllo degli accessi;

  • oltre il 65% dei firmatari realizza materiale informativo o conduce campagne di sensibilizzazione sull’uso sicuro del telefono cellulare. Tuttavia, il 16% dei firmatari non ha programmato alcuna attività per sensibilizzare il pubblico;

  • l’80% dei firmatari classifica il contenuto commerciale in almeno due categorie, “contenuto per adulti” e “altro”, ma nulla indica che siano state concordate classificazioni specifiche a livello nazionale, come deciso nel 2007;

  • la maggior parte degli operatori lavora a stretto contatto con le forze di polizia per denunciare il contenuto illecito diffuso tramite telefoni cellulari, tuttavia le azioni variano in maniera considerevole da un paese all’altro per via delle diverse legislazioni e dei diversi meccanismi di denuncia.

 

Il 2 febbraio 2007 gli operatori di telefonia mobile hanno firmato un accordo, il “Quadro europeo per un utilizzo più sicuro dei telefoni mobili da parte di adolescenti e bambini”, relativo alla tutela dei minori che utilizzano i telefoni cellulari (IP/07/139). Il quadro europeo è stato definito in risposta alle diverse problematiche sollevate nella consultazione pubblica lanciata dalla Commissione nel 2006 sull’uso più sicuro del telefono cellulare (IP/06/1059).

 

L’accordo è stato firmato inizialmente da Bouygues Telecom, Cosmote, Deutsche Telekom Group, Go Mobile, Hutchison 3G Europe, Jamba!, Mobile Entertainment Forum, Orange Group, Royal KPN, SFR, Telecom Italia, Telefonica Moviles, Telenor, TeliaSonera e Vodafone Limited. Altre società l’hanno firmato successivamente: Tele2, Mobitel, Belgacom Mobile, Mobilkom Austria, TDC Mobil Norden, Wind Hellas Telecommunications, Alands Mobiltelefon, BTC Mobile EOOD (Vivatel), CYTA, P&T Luxembourg e Mobitel.

 

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