Cellulare a bordo: a un anno dal via, la Ue soddisfatta dei risultati ottenuti dalla liberalizzazione servizi mobili ad alta quota

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Cellulare in areo

A un anno dalla decisione della Commissione europea di autorizzare l’uso del cellulare a bordo degli aerei, sono 27 i velivoli attrezzati per garantire un uso sicuro dei GSM nelle tratte effettuate all’interno dello spazio aereo europeo.

 

Se fino a poco tempo fa, alla hostess che avesse sorpreso l’incauto passeggero intento a utilizzare il telefonino per inviare messaggi, navigare in rete o effettuare chiamate sarebbero venuti i capelli ritti in testa, oggi sono numerose le compagnie aeree che decidono di offrire il servizio, grazie anche alla decisione della Ue di introdurre nuove regole volte ad armonizzare le condizioni per l’offerta.

 

Il sistema messo a punto dalla Ue è sicuro al 100% e non interferisce in alcun modo col funzionamento delle apparecchiature del velivolo, dal momento che i cellulari sono collegati a una rete di bordo che a sua volta è collegata alla terra via satellite. Le connessioni avvengono dunque a una potenza molto bassa per evitare collegamenti diretti alle reti terrestri, che creerebbero notevoli problemi tecnici.

 

La regole adottate lo scorso anno dalla Commissione prevedono quindi il riconoscimento a livello comunitario delle licenze concesse alle compagnie aeree a livello nazionale, così che ogni singola compagnia possa offrire il servizio su base paneuropea senza dover richiedere ulteriori licenze.

 

Attualmente, sono tre le compagnie aeree che offrono il servizio: Ryanair (Irlanda), TAP (Portogallo) e bmi (Regno Unito). Gli aerei attrezzati per le rotte Ue sono 27 e dovrebbero raddoppiare entro la fine di quest’anno, con nuove compagnie che stanno testando il servizio sulla base delle tecnologie messe a punto dai provider europei OnAir (Ginevra) e AeroMobile (Londra).

 

La Commissione non si è ovviamente pronunciata sui prezzi del servizio – che attualmente parte da circa 1,60 euro al minuto per una chiamata e circa 0,43 euro per un sms, a seconda dell’operatore di telefonia mobile terrestre utilizzato dal passeggero – ma ha premesso che osserverà con attenzione i livelli e la trasparenza dei prezzi imposti ai consumatori, che rientreranno quindi nelle competenze del fornitore del servizio.

 

Nel mondo, diverse compagnie (comprese Qantas, Emirates, Malaysian Airlines, Royal Jordanian, Wataniya, Virgin Australia) stanno testando il servizio o già lo offrono, con circa 40 aerei già attrezzati.

 

La decisione della Ue di entrare nel merito delle comunicazioni mobili ad alta quota risponde “alla domanda dei passeggeri, che desiderano utilizzare i propri telefoni mobili durante i voli, e degli operatori del settore, che desiderano soddisfare tale richiesta”, ha spiegato il Commissario Viviane Reding, che ha quindi rivolto un appello agli operatori affinché “i prezzi restino ragionevoli” e alle compagnie aeree, che dovrebbero prevedere “spazi silenziosi come nei treni” per fare in modo che nessuno venga infastidito.