Telecom Italia conferma i target 2009. Bernabè, ‘Raggiunti gli obiettivi prefissati grazie a netta ripresa nel 4° trimestre’

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Franco Bernabè e Gabriele Galateri

Si è concluso, dopo circa 5 ore, il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, riunito per approvare i conti relativi al 2008.

 

Il primo anno interamente sotto la guida di Franco Bernabè si è concluso con un utile netto di 2,214 milioni di euro (-9,6% sul 2007) e ricavi di 30,158 milioni, in riduzione su base organica del 2,3% rispetto all’anno precedente (-2,8% su base non organica).

L’Ebitda ammonta a 11.367 milioni, in calo del 2,6% rispetto al 2007, mentre l’ebitda margin organico è pari al 38,8%, superando il target 2008.

 

L’indebitamento è sceso di 1,7 miliardi circa rispetto alla fine del 2007, a 34,04 miliardi di euro, grazie al flusso di cassa generato dalla gestione operativa (5.473 milioni di euro) alla cessione di partecipazioni e altre dismissioni (599 milioni di euro, al netto del flusso monetario assorbito dalle attività cedute), che compensano il fabbisogno per il pagamento dei dividendi (1.665 milioni di euro), per gli oneri finanziari e fiscali (2.713 milioni di euro) nonché per gli investimenti finanziari e il riacquisto di azioni proprie (32 milioni di euro).

Il rapporto dell’indebitamento finanziario netto su Ebitda si attesta a 2,99 (3,06 al 31 dicembre 2007).

 

Il quarto trimestre si è chiuso invece con ricavi per 7.759 milioni (-0,3% la variazione organica rispetto allo stesso trimestre 2007) e un utile netto di 444 milioni di euro da 228 milioni.  Il free cash flow operativo si è attestato a 2,182 miliardi, l’ebitda organico è stato di 2.739 milioni, in crescita del 2,2% e l’ebitda margin organico è stato pari al 35,3%, in aumento dello 0,8% rispetto al quarto trimestre del 2007.

 

Il cda ha quindi proposto la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per le azioni ordinarie e di 6,1 centesimi per le risparmio. Lo scorso anno il dividendo per le azioni ordinarie era stato di 8 centesimi, quello per le risparmio di 9,1 centesimi.

 

Soddisfatto l’amministratore delegato che, riguardo la decisione di tagliare il dividendo, parla di “scelta coerente con i risultati e prudente alla luce dell’attuale situazione economica”.

L’obiettivo, ha aggiunto l’ad, è quello di “progredire nella riduzione del debito”, offrendo comunque una “competitiva remunerazione degli azionisti”.

 

Per Bernabè, la netta ripresa di ricavi e margini nel quarto trimestre ha consentito a Telecom Italia di raggiungere sostanzialmente gli obiettivi del 2008.

 

Per il 2009, il gruppo ha confermato i target economici e finanziari già annunciati alla fine del 2008: ricavi ed Ebitda margin organici (a parità di cambi e perimetro di consolidamento 2009) stabili rispetto al 2008 e investimenti industriali pari a circa 4,8 miliardi di euro.

 

Come indicato anche nel piano industriale 2009-2011, il gruppo, ha dichiarato Bernabè, confida di “rafforzare la tendenza positiva dei risultati economici e finanziari grazie alla focalizzazione sul mercato domestico e sul brasile, alla continuazione dei programmi di recupero di efficienza e alla progressiva dismissione di asset non strategici”.

 

“Una generazione di cassa più robusta e la riduzione ulteriore del livello di indebitamento nel prossimo triennio ci consentiranno di rafforzare il ruolo di Telecom Italia come azienda leader dello sviluppo tecnologico”, ha aggiunto.

 

La controllata Tim Brasil ha chiuso il 2008 con ricavi pari a 13.951 milioni di reais, in crescita del 4,9% rispetto al 2007. Il gruppo ha raggiunto una quota di mercato del 24,2% con 36,4 milioni di linee (+16,5%).

 

Sul fronte dell’assetto gestionale della rete Telecom, l’ad ha anche sottolineato l’impegno dell’azienda per un confronto “aperto e positivo” con le autorità di settore: “attraverso la creazione della divisione Open Access, abbiamo avviato un importante intervento organizzativo per garantire la gestione efficiente della rete di accesso e pari trattamento a tutti gli operatori del settore”.

 

La società ha quindi annunciato la cooptazione in cda di Stefano Cao, in seguito alle dimissioni di Gianni Mion – la nomina sarà proposta alla prossima assemblea di bilancio – e ha reso noti i nomi dei membri che entreranno nell’organo di vigilanza che si occuperà di verificare il rispetto degli obblighi in capo all’operatore storico: Francesco Chirichigno e Sergio Fogli si affiancheranno ai componenti già designati dall’Agcom (Giulio Napolitano, Gerard Pogorel e Claudio Leporelli).

 

Dopo la diffusione dei dati di bilancio 2008, il titolo guadagnava il 4,79%, ritornando sopra la soglia di un euro (a 1,003 euro) dopo le perdite della mattinata. (a.t.)