Tlc: Vodafone e H3G fondono le divisioni australiane. ‘In tempi di crisi, è la dimensione che conta’

di Alessandra Talarico |

Australia


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Vodafone e Hutchison Whampoa fonderanno le rispettive divisioni attive in Australia – Vodafone Australia e H3G Australia – in una joint venture battezzata VHA.

Le due società, rispettivamente terzo e quarto player del mercato mobile australiano, potranno così guadagnare terreno nei confronti dei due operatori leader, Telstra e Optus, anche in un contesto economico di grande incertezza come quello attuale.

 

Gli analisti considerano la mossa “una grande passo avanti”, in grado di dare alle due società una ‘dimensione più adeguata’ a combattere contro una recessione economica di cui ancora si fatica a comprendere l’entità.

 

VHA – che a livello commerciale opererà col marchio Vodafone ma manterrà il diritto esclusivo all’uso del marchio ‘3‘ in Australia – potrà contare su sei milioni di clienti (4 milioni provenienti da Vodafone, i restanti da H3G) e su un giro d’affari complessivo di circa 2 miliardi di euro, in base ai risultati annuali del 30 giugno 2008.

Telstra di clienti ne conta 9,4 milioni, Optus (controllato da Singapore Telecommunications) circa 7,6 milioni, ma secondo gli analisti, è stato H3G il miglior performer degli ultimi anni in termini di crescita.

Pur raggiungendo un numero di utenti minore rispetto agli altri player, la crescita nell’anno fiscale 2007-08 è stata del 29% contro il 10,6% di Vodafone, il 6,4% di Optus e l’1,3% dell’incumbent Telstra.

 

Alla presidenza di VHA siederà Nick Read, l’attuale chief executive di Vodafone Asia-Pacific e Middle East, mentre il ruolo di amministratore delegato verrà affidato all’attuale ceo di Hutchison Australia, Nigel Dews.

 

L’accordo dovrà naturalmente ricevere il via libera di azionisti e autorità di controllo, ma gli analisti non scorgono grossi problemi all’orizzonte del merger, anche se l’Authority probabilmente sarà chiamata a un maggior controllo sul mercato mobile visto il ridursi del numero dei concorrenti.

 

La nascente joint venture potrà contare su una copertura del 95% della popolazione, di cui il 63% già con accesso a internet veloce (3G).

 

Per il Ceo del gruppo Vodafone, Vittorio Colao, l’operazione è un primo passo verso una grande trasformazione dell’industria mobile australiana e “porterà vantaggi ai consumatori, poiché creerà una compagnia della dimensione necessaria per competere sul mercato”.

I clienti, secondo Colao, potranno disporre di una gamma più ricca di servizi voce e dati, distribuiti col marchio Vodafone e su una rete di alta qualità che, grazie agli investimenti in corso, porterà la copertura 3G al 95% della popolazione.

 

Sempre sul fronte del 3G e delle sue evoluzioni, Vodafone ha intanto annunciato il lancio, a Lisbona, di un test di rete con tecnologia Hspa+ 64Qam, in grado di garantire una velocità di download massima di 21,6 Mbps. Test di questo genere sono già stati effettuati in Italia e Gran Bretagna. I primi servizi commerciali basati sulla tecnologia dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno, insieme ai primi telefonini compatibili, anch’essi attualmente in fase di prova.