eHealth: presentato l’Osservatorio Nazionale per la valutazione ed il Monitoraggio delle reti e-Care

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Maurizio Sacconi: ‘Le tecnologie devono essere al servizio della persona soprattutto quando si parla di servizi socio-sanitari’.

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Si è aperto ieri ad Arezzo il III Forum sul Risk Management in Sanità, nel corso del quale è stato presentato l’Osservatorio Nazionale per la valutazione ed il Monitoraggio delle reti e-Care.

All’apertura del forum è intervenuto anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che ha sottolineato come sia destinato a crescere il ruolo di internet nel sistema sanitario nazionale.

“E’ necessario utilizzare l’ICT per favorire la presa in carico dei cittadini. Le tecnologie devono essere al servizio della persona soprattutto quando si parla di servizi socio-sanitari”, ha sottolineato il ministro Sacconi definendo il progetto un “esempio di buone pratiche per fare evolvere i modelli più arretrati”.

 

L’Osservatorio Nazionale per la valutazione ed il Monitoraggio delle reti e-Care è stato realizzato dalla società CUP 2000 per conto del Ministero e delle Regioni con l’obiettivo di mettere on line tutte le esperienze e-Care che utilizzano le reti per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria Home Care al cittadino.

In questa prospettiva l’Osservatorio propone la mappatura dei progetti di teleassistenza e telemedicina rivolti al cittadino, fino a visualizzarne il grafo, l’impronta digitale, della rete assistenziale in ambito Internet:  la dislocazione dei nodi e dei link che nelle organizzazioni (ASL, Comuni, Associazioni volontarie, ecc..) e nel territorio alimentano il progetto e-care. 

 

Le reti che si occupano di assistere il cittadino, informarlo, facilitarne l’accesso ai servizi e monitorarlo sono oltre 700, di cui oltre 400 operanti sul territorio nazionale.

 

L’Osservatorio – che presto sarà accessibile anche attraverso il portale del Ministero e da quelli delle Regioni – ha provveduto “a censire e catalogare i progetti eHealth/e-care secondo la scienza delle reti, mettendo a punto le buone pratiche e indicatori di valutazione condivisi, con l’obiettivo di sviluppare un network tra le istituzioni e gli operatori che realizzano progetti e-care sul territorio nazionale”, ha spiegato Lidia Di Minco, Referente di Progetto per il Ministero.

E’ stata costruita – ha aggiunto – “una ‘semantica delle reti Internet’ per la sanità e un moderno sistema di catalogazione che distingue tra reti aperte ai cittadini e reti chiuse, al servizio della sola governante di sistema”.

 

Dai dati di una ricerca presentata sempre ieri è inoltre emerso che in Italia ancora non esiste una vera e propria cultura delle reti e-care/eHealth per la sanità.

“Spesso – ha detto Mauro Moruzzi, capo progetto e DG di CUP 2000 – si confonde Google e gli svariati siti per dare consigli con le potenzialità di un uso strutturale di Internet per una nuova dimensione del rapporto medico-cittadino basato sulla comunicazione elettronica emultimediale”.

 

“Internet e le reti – ha aggiunto – possono rappresentare un’opportunità straordinaria per introdurre innovazione ed efficienza nel Servizio Sanitario Nazionale; per favorire un ulteriore sviluppo del sistema integrato socio-sanitario”.

 

Tappe di queste crescita della sanità di Internet sono: il Fascicolo Sanitario Elettronico e la rete dei medici di medicina generale, le reti hub and spoke per diffondere l’eccellenza clinica ospedaliera, le reti di telemedicina per assistere i pazienti a casa e per deospedalizzare il percorso di cura, i sistemi Cup di ultima generazione, social network per favorire l’incontro delle esperienze per l’autotutela della salute. (a.t.)