Numeri a sovrapprezzo, dal 1° ottobre stop alle telefonate. Agcom: ‘Niente più addebiti per chiamate mai effettuate’

di Alessandra Talarico |

Italia


Telefono

Sarà attivo dal 1° ottobre il blocco permanente delle chiamate verso i numeri a sovrapprezzo che iniziano con 144, 166, 482, 483, 484 e 899, cui finora hanno fatto riferimento i servizi di maghi, cartomanti, chat erotiche e pseudo-quiz trasmessi nelle ore notturne dalle emittenti televisive locali e nazionali.

 

L’iniziativa a tutela degli utenti – che è stata ampiamente pubblicizzata dall’Agcom anche attraverso spot informativi trasmessi sulle reti Rai, sulle reti radiotelevisive locali e annunci sui maggiori quotidiani nazionali – mira, ha spiegato il Garante, a “ridurre il rischio per gli abbonati di ricevere bollette con addebiti per chiamate mai effettuate, dovuti a comportamenti illeciti di terzi”.

Una chiamata a questi numeri può infatti arrivare a costare fino a 15 euro al minuto.

 

Gli utenti che vorranno continuare a utilizzare queste numerazioni potranno richiedere al proprio operatore la rimozione del blocco o la sostituzione con un blocco mediante numero PIN.

 

Per coloro che sceglieranno di poter utilizzare i servizi a sovrapprezzo, l’Agcom ha quindi introdotto un tetto massimo di prezzo, pari “a uno o due euro per i servizi a tariffa flat (televoto, donazioni, etc.)”.

 

Sempre dal 1° ottobre, inoltre, sarà possibile richiedere al proprio operatore l’attivazione di un servizio gratuito di avviso telefonico per traffico anomalo al superamento di determinate soglie di spesa. Sarà così possibile intervenire in maniera più tempestiva sia in caso di truffe perpetrate da società recidive sia in caso un membro della famiglia stia esagerando con l’uso del telefono.

 

Il blocco delle chiamate doveva partire già da luglio, ma il TAR Lazio, accogliendo il ricorso di alcuni operatori di settore, ne aveva bloccato l’attuazione e così l’Autorità ha spostato la data al 1° ottobre e ha annunciato una campagna informativa in collaborazione con gli operatori e le associazioni dei consumatori.

 

Telecom Italia, da canto suo, ha avviato il blocco automatico dal 15 settembre, iniziando dal Nord Italia. Entro il 30 settembre le procedure di disattivazione dovranno essere completate in tutte le regioni.

 

Le nuove misure relative alla trasparenza dei servizi vengono estese anche ai servizi a sovrapprezzo accessibili da cellulare attraverso gli SMS (quelli che iniziano per ‘4’) e che fanno riferimento alla vendita di loghi, suonerie, servizi a valore aggiunto.

 

Anche in questo caso l’Agcom ha introdotto una soglia di prezzo massimo e la possibilità di bloccarne l’utilizzo, come avviene per la telefonia fissa.

 

Secondo le associazioni dei consumatori, sono circa 1 milione ogni anno i clienti vittime di questi servizi e gli esborsi non dovuti oscillano dai 50 ai 100 euro, per un importo complessivo tra i 250 e i 500 milioni di euro negli ultimi 3 anni.

 

Nel corso del 2007, l’Agcom aveva tentato di arginare il fenomeno dei servizi non richiesti, ma i quasi 5 milioni di euro di sanzioni comminati dall’Autorità non hanno sortito alcun effetto sulla condotta degli operatori, che hanno continuato a praticare quelle che lo stesso Calabrò ha definito “pratiche truffaldine messe in atto da organizzazioni criminose”.