‘Il mercante e l’artista’: presentato da Bondi e Carlucci il primo manuale sul tax shelter per il cinema

di di Angelo Zaccone Teodosi (Presidente Istituto italiano per l’Industria Culturale) |

Italia


Gabriella Carlucci

Successo di pubblico e di critica in occasione della presentazione del libro “Il mercante e l’artista. Per un nuovo sostegno pubblico al cinema: la via italiana al tax shelter”, svoltasi venerdì nel parlamentare Palazzo Marini a Roma.  

E martedì 22 luglio si replica a Milano Senago, nella sede della casa editrice Spirali e della Università Internazionale del Secondo Rinascimento, creature dell’intellettuale eterodosso Armando Verdiglione (invito).

Carlucci nella veste di “madre” e Bordon nella veste di “padre” del neo-nato “tax shelter” hanno raccolto il plauso unanime delle categorie del cinema a favore della reintroduzione delle norme fiscali a favore della cinematografia.

Il Ministro Bondi ha dichiarato: “sono grato a Gianni Letta”.

Michele Placido: “il cinema non deve essere né di destra né di sinistra”.

IsICult ha enfatizzato come il cinema italiano sia al 33 % di quota di mercato nel primo semestre del 2008, un livello che non veniva raggiunto da molti anni.

 

Oltre 150 partecipanti, almeno un centinaio (e purtroppo anche alcuni giornalisti) nella impossibilità di partecipare a causa della sala affollata (e dei vincoli di sicurezza imposti dal Parlamento) ed un panel di oratori di alto livello.

Il libro è stato promosso da Gabriella Carlucci e Willer Bordon ed è stato curato da Angelo Zaccone Teodosi, Alberto Pasquale, Bruno Zambardino per IsICult (Istituto italiano per l’Industria Culturale), per i tipi di Spirali Editore.

Con grande puntualità (prima della partenza per il Consiglio dei Ministri tenutosi a Napoli), alle ore 11.05 apriva i lavori il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, che manifestava la sua amarezza – dapprima – per la temporanea eliminazione dei provvedimenti approvati nella Finanziaria del 2008 sotto la scure dei tagli alla spesa pubblica messi in atto dal Ministro Tremonti e la sua contentezza – successivamente – per essere riuscito a far rientrare la decisione, anche grazie al sostegno convinto del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Bondi ha ringraziato Tremonti, per aver finalmente compreso le ragioni del cinema e l’importanza strategica del nuovo provvedimento.

Il Ministro ha annunciato la volontà di estendere il “tax shelter” ed il “tax credit” ad altri settori dell’industria culturale (musica, editoria, teatro…), così come l’intenzione di costituire presto anche in Italia una Agenzia Nazionale per il Cinema, sul modello francese, che accorpi le varie società dell’attuale gruppo cinematografico pubblico (Cinecittà, Istituto Luce, Filmitalia…).

 

Sono poi intervenuti Gabriella Carlucci e Willer Bordon, che hanno rivendicato scherzosamente “maternità” e “paternità” della neonata creatura: è stato evocato da tutti gli intervenuti la positività dello spirito “bipartisan” che ha animato l’iniziativa, caso più unico che raro nella politica italiana.

I due “genitori” sono riusciti a convincere il Ministro Rutelli a fine 2007 e poi il Ministro Bondi.

Appare evidente che è stato fondamentale e decisivo l’intervento di Letta.

Carlucci ha ricordato come avesse già proposto il tax shelter nella sua proposta di legge di riforma del cinema nel 2001, e Bordon ha rivendicato a sua volta di essere stato un antesignano, dato che nel lontano 1989 aveva proposto, insieme a Strehler, una legge sul teatro che prevedeva interventi di agevolazioni fiscali.

 

Successivamente ha preso la parola Cristina Frua De Angeli, in rappresentanza dell’editore Spirali (presente in sala anche il fondatore Armando Verdiglione), che ha spiegato le ragioni per cui è stata accolta la proposta editoriale, esempio di una sintonia possibile tra mondo dell’impresa e mondo della cultura.

Luigi Abete, nella duplice veste di Presidente di Cinecittà Studios e di Bnl Paribas, ha enfatizzato come il tax shelter sia uno strumento eccellente per rinnovare l’industria cinematografica italiana e consentirle quel rafforzamento strutturale che la rende sempre più competitiva a livello internazionale. Abete si è complimentato con gli autori e curatori per la qualità del libro, “un vero e proprio manuale tecnico, scritto con linguaggio comprensibile”.

 

Due coautori de “Il mercante e l’artista”, Angelo Zaccone Teodosi ed Alberto Pasquale, rispettivamente Presidente e Partner dell’IsICult, hanno illustrato le ragioni ideologiche ed economiche che hanno determinato il provvedimento: (vedi relazione).

E’ stato anche ricordato come la quota di mercato del cinema italiano sia cresciuta dal 22% del 2002 al 32% del 2007, salita ancora, al 33% nel primo semestre del 2008, e come nell’anno 2007 si siano registrati 250 milioni di euro di investimenti privati a fronte di soli 63 milioni di euro di intervento pubblico.

 

Il dibattito ha registrato interventi vivaci di due attori-mito del cinema e della tv italiana, Giancarlo Giannini e Michele Placido: il primo ha auspicato che il tax shelter vada a stimolare la produzione indipendente ed i giovani autori; il secondo ha provocato un applauso nell’uditorio, allorquando ha sostenuto che “i giovani vogliono fare cinema, e non gli interessa se è la destra o la sinistra a sostenere la crescita di un sistema cinematografico forte”.

 

Due dei più qualificati produttori italiani, Riccardo Tozzi (Cattleya) e Angelo Barbagallo (Sacher Film), nella veste di Presidente rispettivamente dei produttori dell’Anica e dell’associazione dei produttori indipendenti Api, hanno ringraziato Carlucci e Bordon, ma anche Rutelli e Bondi, per aver avuto il coraggio di introdurre nel sistema normativo italiano questo strumento innovativo, diffuso in molti altri Paesi europei, ed atteso da decenni in Italia.

La Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Federica Guidi ha indirizzato a Carlucci ed ai partecipanti al dibattito una lettera nella quale ha apprezzato l’iniziativa, ritenuta “coraggiosa ed essenziale per il futuro dell’Industria Culturale nel nostro Paese”.

Il Presidente dell’Associazione Italiana Documentaristi, Doc/it, Alessandro Signetto ha manifestato il plauso della associazione, e l’auspicio che anche la produzione documentaristica possa beneficiare dei nuovi provvedimenti.

In sala, tra i tanti operatori presenti, Paolo Ferrari, Presidente dell’Anica e di Warner Italia, Giampaolo Letta, Vice Presidente di Medusa, e Carlo Bernaschi, Presidente dell’associazione degli esercenti di multiplex Anem.

Il dibattito si è chiuso a sala piena, dopo tre ore fitte, senza soluzione di continuità.

La registrazione audio-video del convegno sarà messa on-line sul sito di Radio Radicale e di IsICult.

Il libro è già distribuito in edicola, ma, grazie all’entusiasmo di Verdiglione, sta avendo una distribuzione inconsueta, ed una vera e propria diffusione di massa: nell’edizione di domenica 21 luglio, è stato allegato al quotidiano “Libero” e consegnato in omaggio a tutti i lettori interessati; nell’edizione di fine luglio di una delle testate specializzate più qualificate nel settore, il quindicinale “Box Office” della casa editrice e-duesse verrà allegato gratuitamente. Si tratta di una apprezzabile operazione di disseminazione culturale, nella prospettiva che lo strumento del tax shelter possa attrarre sempre più capitali, interni ed esterni al settore, verso l’industria cinematografica italiana.

Interessante analizzare la ricaduta stampa, tra sabato e domenica: l’iniziativa ha sfondato a destra (articoli a piena pagina su “il Giornale”, “Il Tempo” ed ovviamente “Libero”), ma è stata ignorata dalle testate sinistrorse (non una riga su “l’Unità”, “il Manifesto”, “Liberazione”). E’ curioso osservare questa dinamica, che appare una sorta di “discriminazione” ideologica: si tratta di una iniziativa “bipartisan” o no?! Oggettivamente lo è, come è stato riconosciuto con onestà da esponenti del settore cinematografico non esattamente destrorsi, quali il produttore di Moretti ovvero copilota della Sacher Film Angelo Barbagallo, o da quello stesso Michele Placido che, intervenendo ad aprile ad un convegno promosso da Carlucci e Barbareschi, tanto “scandalo” suscitò nei conformisti di sinistra…

Forse Bordon qualche mese fa era “notiziabile”, in quanto sodale – pur erratico – della maggioranza prodiana – ed ora che sembra essere più vicino al centro-destra che al centro-sinistra deve essere anch’egli colpito da “damnatio memoriae”?! Da questo piccolo episodio e dalla connessa analisi fenomenologica, emerge l’impressione che il nostro Paese sia ancora dominato da dinamiche faziose, non solo nel normale agone politico, ma anche nell’arena mediale: una cosa è “bella e buona”, a priori, se nasce nell’habitat della propria parte… la stessa identica cosa, se è nasce nell’habitat della parte avversa, diviene “brutta e cattiva”.

 

Quasi una pagina sul quotidiano economico “Italia Oggi”, ma questo era per molti aspetti prevedibile.

Martedì 22 luglio, si tiene a Milano una seconda presentazione del libro, promossa dall’editore Spirali, alla quale hanno assicurato la partecipazione – tra gli altri – il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Sottosegretario ai Beni ed Attività Culturali Francesco Giro, il Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ed il direttore del quotidiano “Libero” Vittorio Feltri. Sarà interessante osservare le reazioni in un ambiente meno “romano”, certamente interessato ad un connubio tra “cinema” ed “economia” improntato a logiche di mercato.

 

Infine, a settembre a Venezia, nell’ambito del Festival internazionale di Arte Cinematografica, il libro fornirà lo stimolo per un dibattito con gli operatori del settore: per allora, i testi dei decreti attuativi (affidati alle cure del Direttore Generale del Cinema Gaetano Blandini, e sostanzialmente approvati dagli uffici della Commissaria europea alla Concorrenza Neelie Kroes) saranno definitivi e sarà possibile elaborare più accurate analisi predittive delle ricadute del provvedimento. Si ha comunque già notizia che alcune delle maggiori imprese italiane (“big spender” della pubblicità come Barilla o Vodafone) abbiano già messo in cantiere operazioni ideativo-produttive finalizzate alla miglior utilizzazione della nuova strumentazione fiscale.

 

Come è stato riconosciuto, il tax shelter ed il tax credit non sono certo la manna, ma dovrebbero consentire al cinema italiano di liberarsi di parte dei lacci e lacciuoli di una cultura “assistenzialistica” nella quale il settore ha vissuto, per decenni, protetto ma piccolo, autoreferenziale e spesso provinciale. Questi strumenti stimoleranno una cinematografia nazionale più robusta sul mercato interno e quindi in grado di competere meglio sui mercati internazionali. Si auspica che provvedimenti simili possano essere adottati anche per altri comparti dell’industria culturale italiana: dall’audiovisivo non cinematografico (la fiction, in primis) alla fonografia alla multimedialità. Il Ministro Bondi ha dichiarato che l’intenzione c’è, se i risultati del tax shelter e del tax credit applicati al cinema determineranno effettivamente i risultati attesi dalla comunità degli operatori. Se ne parlerà a fine 2009.

 

     

Invito per la presentazione del libro a Milano Senago – Villa San Carlo Borromeo (22 luglio 2008)

  

Relazione di Alberto Pasquale ed Angelo Zaccone (IsICult) in occasione della presentazione de “Il mercante e l’artista” (18 luglio 2008)

 

 

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