CRESCO: inaugurato il supercalcolatore ENEA. Fornirà servizi di calcolo avanzato per ricerca e industria

di Alessandra Talarico |

Italia


CRESCO

È stato inaugurato ieri a Portici presso il Centro Ricerche ENEA il supercalcolatore CRESCO (Centro Computazionale di RicErca sui Sistemi Complessi), una infrastruttura ICT in grado di fornire servizi di calcolo estremamente avanzati per il mondo della ricerca, ma anche per quello industriale.

 

Il Polo di supercalcolo multidisciplinare per lo studio dei sistemi complessi di natura biologica e tecnologica, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per un contributo pari a 6,7 milioni di euro, vale nel complesso oltre 9 milioni di euro ed è di gran lunga “la più importante infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (“HPC- High Performance Computing”) del Sud d’Italia, oltre che fra le più importanti del paese”.

 

“Con CRESCO – ha quindi spiegato il Direttore Generale ENEA, Maurizio Urbani – nasce nel Mezzogiorno d’Italia una rete a cui potranno far capo i diversi poli di ricerca scientifica e tecnologica del nostro Paese. Questo contribuirà a rendere la ricerca e l’industria nazionale in grado di competere in ambito europeo in settori vitali e di grande futuro come lo spazio, la modellistica climatica, la simulazione di reti tecnologiche complesse, la bioinformatica, il nucleare, i nuovi materiali”.

 

Il centro di Portici è collegato con le facilities di elaborazione, archiviazione e visualizzazione 3D di dati degli altri Centri ENEA, di modo da permettere la collaborazione tra i ricercatori dell’ENEA, del sistema universitario e di altri enti di ricerca, potranno con esperti e tecnologi del mondo delle imprese per lo sviluppo e la messa a punto di metodologie di simulazione, controllo e visualizzazione.

 

Il supercalcolatore è in grado di erogare una potenza superiore ai 25 Teraflops e permette di eseguire in tempi molto ridotti operazioni che oggi richiedono anche un anno di elaborazione.

 

CRESCO, con i suoi 2.700 Core di ultima generazione, si è posizionato al 180° posto nell’ultima edizione della classifica “TOP500 Supercomputer Sites“, che elabora semestralmente una classifica i primi 500 siti con la maggior potenza di calcolo installata al mondo.

 

Un traguardo di non poco conto se si pensa che l’Europa vanta nella TOP500 solo un 30% di presenze (il 58 % dei siti sono collocati negli Stati Uniti ed il 12% si trovano in Asia, principalmente in Giappone) e che le realtà italiane presenti rappresentano una quota di appena l’1,2% del totale.

 

Sul piano delle applicazioni e dei contenuti scientifici, il Progetto prende in considerazione tre settori principali: il primo è quello delle biotecnologie, della bioinformatica e della struttura della materia; il secondo è quello relativo alle infrastrutture critiche; il terzo riguarda la computer science in senso stretto.

“La piena messa in servizio dei nuovi strumenti computazionali – si legge in una nota ENEA – consentirà di dare rinnovato impulso alle attività di Ricerca e Sviluppo ENEA, e di affrontare tematiche di punta fino ad oggi al di fuori della portata dei ricercatori dell’Ente e dei suoi partner. Allo stesso tempo, è prevedibile che il posizionamento ai vertici dell’HPC nazionale agirà da volano per il lancio di nuovi progetti ed iniziative, tanto nel campo della computer science che nella vasta gamma di tematiche applicative”.

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