Tiscali: Mario Rosso nuovo Ad. ‘Avrà il compito di esplorare le opzioni offerte dal consolidamento delle tlc in Europa’

di Raffaella Natale |

Italia


Mario Rosso

Mario Rosso è il nuovo amministratore delegato di Tiscali. Così ha deciso il Cda del gruppo, riunitosi ieri e anche oggi. Confermate quindi le voci dei giorni scorsi che parlavano di un’uscita di Tommaso Pompei a cui vanno i ringraziamenti del gruppo “…per l’opera svolta nei due anni trascorsi“. Pompei rimane consigliere fino alla scadenza naturale dell’intero Consiglio e dunque fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2007.

Mentre hanno rassegnato le proprie dimissioni Gabriele Racugno e Rocco Sabelli.

Al neo Ad, prosegue una nota di Tiscali, è assegnato l’incarico di “…esplorare le opzioni di ulteriore generazione di valore per gli azionisti connesse con il processo di consolidamento nel comparto delle telecomunicazioni in Europa”.

Rosso, dopo essere entrato nel 1973 nel gruppo Fiat, nel ’93 è passato in Rinascente. Tra il 1999 e il 2002 è stato in Telecom Italia al fianco di Franco Bernabè, per poi arrivare a Tiscali nel febbraio di sei anni fa, fino a divenirne vicepresidente esecutivo a livello pan-europeo. Passato all’Ansa con l’incarico di amministratore delegato fino allo scorso dicembre, torna nella società sarda.

“Mario Rosso – spiega Tiscali -, con una lunga esperienza manageriale in grandi gruppi industriali, è un profondo conoscitore del Gruppo e delle sue potenzialità, avendone seguito la crescita negli ultimi anni prima con incarichi operativi e di direzione strategica e, ultimamente, in qualità di consigliere di amministrazione”.

Tutti si domandano adesso cosa ci sarà nel futuro di Pompei, 59 anni, romano, con un passato in Alitalia e Omnitel. Era arrivato in Tiscali nell’autunno del 2005, dopo quasi sette anni ai vertici di Wind, operatore tlc precedentemente in mano a Enel.

Sicuramente gli occhi del mercato continueranno a essere puntanti su Tiscali, specie alla luce dei recenti cambi ai piani alti e visti i gran movimenti sul mercato italiano delle tlc dopo la cessione di Tele2 a Vodafone e di Fastweb alla svizzera Swisscom.

I rumor incalzano e le voci su interessi da parte di altri gruppi si susseguono e tengono vivo il titolo in Borsa.

La nomina di Rosso, secondo numerosi analisti di Borsa interpellati, potrebbe essere interpretata come uno scenario più favorevole a un’ipotetica vendita del gruppo. Si è parlato di Vodafone, ma anche di BT e addirittura Sky Italia interessata a investire nella banda larga.

C’è anche chi ha addirittura ipotizzato, indiscrezioni non confermate, di un incarico affidato a un advisor, forse Jp Morgan o Morgan Stanley.

Ma fino a oggi Tiscali ha fatto sapere di non aver ricevuto alcuna offerta da nessuno.

Ieri il Cda ha reso noti anche i risultati preliminari relativi all’esercizio 2007. Anche ad esito del completamento con successo dell’operazione di aumento di capitale, si legge nella nota, il Cda ha ritenuto quindi conclusa la fase di riposizionamento strategico e di rafforzamento patrimoniale e finanziario degli ultimi due anni.

I ricavi consolidati si attestano a 910 milioni di Euro, in crescita del 34% su base annua. La crescita organica, al netto dell’acquisizione della divisione broadband e voce di Pipex, consolidata a partire da settembre 2007, è stata del 18% circa su base annua.

Il reddito operativo lordo (EBITDA) è confermato in 160 milioni di Euro, in linea con gli obiettivi di piano ed in crescita del 60% rispetto all’esercizio 2006. Al netto del contributo di Pipex, la crescita organica dell’EBITDA è stata del 40%.

Come previsto, gli utenti ADSL in Italia sono cresciuti di circa 30 mila unità nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2007, a oltre 547 mila, di cui oltre 160 mila dual play grazie al successo delle recenti campagne commerciali. Nel Regno Unito i clienti ADSL “retail” si sono attestati a circa 1,73 milioni, di cui 787 mila dual play, in crescita di circa 10 mila unità rispetto al dato omogeneo nel terzo trimestre dell’esercizio 2007, ed in linea con gli obiettivi di piano.

Nel Regno Unito, in seguito al lancio della nuova campagna di marketing dal mese di gennaio, ci sono state circa 90 mila nuove registrazioni di clienti, il 70% dei quali hanno sottoscritto voce e accesso (dual play).

I ricavi di Tiscali Italia si sono attestati, in linea con il piano, a 277 milioni di Euro, in crescita del 24% rispetto al medesimo perimetro nel 2006 e i ricavi della controllata nel Regno Unito si sono attestati a 608 milioni di Euro in crescita del 36% rispetto all’esercizio 2006 (11% la crescita organica su base annua).

Il dato di fatturato consolidato riflette la svalutazione della sterlina nel corso degli ultimi mesi dello scorso esercizio, spiegando lo scostamento rispetto all’obiettivo di piano. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2007 presenta una situazione debitoria per circa 640 milioni di Euro, migliorativa di circa 38 milioni di Euro rispetto agli obiettivi di piano. Tenendo conto del rimborso del finanziamento ponte per l’acquisizione di Pipex con il ricavato dell’aumento di capitale in opzione appena concluso, la posizione debitoria netta sarebbe di circa 490 milioni di Euro, rappresentata da circa 160 milioni di risorse liquide e da circa 650 milioni di debito finanziario, di cui oltre 600 milioni a medio-lungo termine.

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