Servizi mobili a banda larga: Ofcom avvia consultazione in vista della riallocazione dello spettro 2G

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Spettro radio

I telefonini sono ormai parte integrante della nostra vita quotidiana, ma i servizi 3G, per le cui licenze gli operatori mobili hanno pagato somme ingenti, non sono decollati nei tempi e nei modi previsti, anche a causa della scarsa copertura del territorio.

 

Per accelerare la diffusione dei nuovi servizi, l’Authority britannica per le tlc (Ofcom) ha lanciato una proposta di consultazione volta a destinare alcune frequenze utilizzate per il Gsm ai servizi a banda larga mobile 3G.

 

La riallocazione delle frequenze Gsm utilizzate da Vodafone, O2, T-Mobile e Orange dovrebbe consentire un uso più efficiente e flessibile dello spettro e risultare in una migliore copertura delle aree rurali, in un’accelerazione della diffusione di servizi innovativi quali il download di musica e video, in una maggiore interattività, una migliore copertura indoor, in prezzi finali più vantaggiosi per i consumatori.

 

Si tratta di una decisione che si allinea alla volontà della Commissione europea, che ha lanciato una strategia volta a ridurre le restrizioni all’accesso e all’uso di questa risorsa essenziale nell’ambito delle comunicazioni wireless, al fine di “rimuovere potenziali barriere all’innovazione, alla crescita economica e alla scelta dei consumatori”.

 

La consultazione lanciata dall’Ofcom mira a comprendere in che modo le bande 900 MHz utilizzate da Vodafone e O2 e quelle 1800 MHz – utilizzate da tutti e 4 gli operatori mobili UK – possono essere usate per il 3G e altre tecnologie wireless e gli effetti che questi cambiamenti avrebbero sulla competizione e sul mercato.

 

I servizi 3G utilizzano attualmente la banda intorno ai 2GHz e la possibilità di usare le frequenze più basse dedicate al GSM potrebbe rappresentare un modo per estendere la copertura fino a 4 volte gli attuali livelli, oltre che per migliorare la ricezione indoor.

 

In base alle valutazioni dell’Autorità britannica, la liberalizzazione dello spettro apporterebbe significativi vantaggi perché permetterebbe di migliorare la capacità e la copertura delle reti a un costo molto contenuto, nonché un beneficio economico per il Paese stimato in 6 miliardi di sterline.

 

A livello Ue, l’introduzione di una gestione dello spettro più flessibile e basata sulla domanda del mercato, potrebbe portare – secondo i calcoli della Commissione – benefici per ulteriori 8-9 miliardi di euro, mentre in base ai dati di un’indagine condotta da Booz Allen Hamilton per conto dell’Umts Forum, l’armonizzazione a livello europeo delle politiche di allocazione dello spettro radio potrebbe aumentare, da qui al 2020, il potere d’acquisto dei consumatori europei di 244 miliardi di euro.

 

La gran parte delle frequenze che verranno riallocate dall’Ofcom, presumibilmente nel 2009, saranno prese a Vodafone e O2, ma l’Authority ha proposto anche di rimuovere al più presto le restrizioni applicate alla banda 1800MHz, dando agli attuali proprietari la possibilità di trasferire i diritti d’uso a qualcun altro. Simili cambiamenti potrebbero essere applicati anche alle bande di spettro attualmente utilizzate per i servizi 3G a 2100MHz da Vodafone, O2, T-Mobile, Orange e Hutchison 3G.

 

Garantire ai detentori dei diritti d’uso delle frequenze la libertà di determinare l’uso più opportuno di questi diritti – ha spiegato la Ue – “richiede un ruolo più attivo dell’industria, che deve impegnarsi ad evitare le interferenze radio in modo da fornire ai consumatori servizi senza interruzioni e per assicurare il coordinamento tra i diversi player su mercati un tempo separati e ora convergenti, come ad esempio quello del broadcasting, della telefonia mobile e dell’Information Technology”.

 

Per Ed Richards, Ceo dell’Ofcom, “Lo spettro radio è centrale per le nostre vite, dal momento che i telefonini sono sempre più diffusi”.

“Le nostre proposte – ha concluso Richards – sono state formulate per rendere disponibile più spettro per i servizi mobili a banda larga in tutta la Gran Bretagna e per fare in modo che il mercato britannico continui a essere uno dei più competitivi e innovativi al mondo”.