Wimax mobile, Nortel Networks decuplica gli investimenti: 100 mln di dollari per R&S nella tecnologia

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


WiMax

Gli investimenti di Nortel Networks nel mobile WiMax sono aumentati di 10 volte in un anno e passano da 10 milioni di dollari dello scorso anno a 100 milioni di dollari.

Lo ha annunciato John Roese, che ha assunto il ruolo di chief technology officer nel giugno del 2006, tracciando un bilancio del suo primo anno di attività all’interno del gruppo.

 

Come CTO, Roese gestisce il budget da 1,7 miliardi di dollari che Nortel Networks consacra alla Ricerca e Sviluppo. Una cifra che corrisponde a circa il 17% del fatturato totale della società, contro il 19% d un anno fa, anche se la divisione R&S impiega ancora oltre 12 mila persone.

 

Nel suo primo anno di attività di Roese ha puntato molto sul WiMax e su altre tecnologie emergenti, limitando invece le spese nelle tecnologie prossime alla fine del ‘ciclo vitale’, quali il GSM che ancora richiede ricerca ma è comunque uno standard già ben definito per soddisfare le esigenze del mercato.

 

Un anno fa, ha spiegato Roese, la meta del budget R&D è andata a quest’ultimo tipo di prodotti: ora la percentuale è stata ridotta al 20% del budget, poiché dedicare il 50% delle risorse a tecnologie ormai più che mature in fase di declino, si è rivelata “una strategia inefficace”.

 

Attualmente, dunque, il 20% degli stanziamenti va al WiMax, e l’altro 60% è consacrato a tecnologie che si trovano nella fese intermedia del loro ciclo vitale.

 

Lo scorso anno Nortel ha anche venduto ad Alcatel-Lucent la divisione UMTS e i  relativi asset per un montante di 250 milioni di euro. L’unità – ha spiegato Roese – “non era profittevole” quanto promettono di essere i prodotti di ‘comunicazione unificata’, incluso il mobile WiMax.

 

La tecnologia WiMax fissa, o 802.16d è già stata implementata in diverse parti del mondo per fornire accesso a band larga in alternativa a tecnologie quali l’ADSL, il cavo o la fibra ottica.

La società di ricerca Juniper Research, tuttavia, non ha dubbi: quando i prodotti WiMax mobile arriveranno finalmente sul mercato, la tecnologia scavalcherà decisamente la versione fissa, arrivando a contare 21,3 milioni di utenti nel 2012, contro 1,7 milioni nel 2007.

 

Lo standard 802.16e per il WiMax mobile è stato ratificato a gennaio dello scorso anno, mentre i primi prodotti dovrebbero arrivare sul mercato entro i primi mesi del 2007, per un mercato che nel 2012 dovrebbe valere 2,53 miliardi di dollari.

I servizi basati sulla tecnologia saranno trainati dai dati, mentre la voce rappresenterà nel 2012 soltanto il 10% del totale del mercato servizi, tranne negli Stati Uniti, dove questa rappresenterà il 32%.

 

“Il WiMax sta emergendo ora – ha spiegato ancora Roese – e potrà essere utilizzato per la trasmissione dati e video in mobilità, in alternativa al DSL, e per i servizi 4G wireless. Le reti saranno costruite e usate per gli scopi più diversi”.

 

Non ci sarà insomma competizione con le tecnologie esistenti, ma complementarietà, in particolare col Wi-Fi, anche se quest’ultimo utilizza bande disponibili (unlicensed) mentre il WiMax opera su frequenze assegnate.