BT presenta a Bruxelles il Rapporto sulle Tlc al servizio delle imprese: ‘Quadro europeo deludente e bisognoso di modifiche strutturali’

di di Raffaele Barberio |

Corrado Sciolla (BT Italia): 'Il mercato europeo dei servizi tlc per le imprese soffre di frammentazione relativamente a qualità, gamma e accessibilità. Ciò si traduce per le aziende europee in una penalizzazione della capacità di competere..'

Europa


Corrado Sciolla

E’ stato presentato ieri a Bruxelles da BT Group, in collaborazione con l‘International Telecommunications User Group (INTUG) e l’Enterprise Virtual Network User Association (EVUA), il Rapporto The Economic Benefits from Providing Businesses with Competitive Electronic Communications Services, che analizza in dettaglio i benefici economici della fornitura di servizi ICT competitivi alle imprese.
 

Obiettivo del Rapporto, sponsorizzato e promosso da BT Group è definire il ruolo dei servizi di comunicazione elettronica nello stimolare e sostenere le dinamiche dei mercati e la crescita delle attività di business, attraverso le reti di telecomunicazioni e le strategie ICT.  

  

“Lo studio ha il merito di evidenziare come il mercato europeo dei servizi di telecomunicazione per le imprese soffra di una notevole frammentazione e diversificazione  relativamente a qualità, gamma e accessibilità dei servizi – afferma Corrado Sciolla, amministratore delegato di BT Italia.
“Tutto ciò si traduce in una penalizzazione  della disponibilità ed omogeneità dei servizi di telecomunicazioni per le aziende europee e di conseguenza della loro capacità di competere nei confronti ad esempio delle imprese americane. 
 
“In Europa
– ha proseguito l’Ad di BT Italia – la  regolamentazione tende a non distinguere tra operatori residenziali e operatori che offrono servizi alle imprese. Inoltre la concorrenza fra operatori tende a concentrarsi  principalmente nei business districts delle principali città, dove si sono sempre più sviluppate infrastrutture in fibra ottica, ma le grandi aziende oggi necessitano di connettività ovunque. Nell’ambito quindi dell’ampio processo di revisione del quadro regolamentare europeo – ha concluso Sciolla – ritengo si debba porre attenzione a questi bisogni da parte delle imprese, partendo dal garantire a tutti parità d’accesso a reti e servizi di tlc e incominciando a sviluppare una politica che favorisca l’efficienza e la competitività delle imprese europee.”
  
Il Rapporto comprende una serie di contribuzioni di alto livello redatte da alcuni tra i più importanti addetti ai lavori, studiosi ed analisti del settore in Europa, che hanno posto sotto esame lo stato delle dinamiche competitive nella fornitura dei servizi di telecomunicazioni, l’impatto dell’ICT sull’innovazione, i livelli di produttività, le attività commerciali ed il ruolo della regolazione nel creare un habitat realmente competitivo per l’intero settore.

  

Il risultato?

Secondo il Rapporto, l’attuale regolazione dei servizi di comunicazione elettronica si presenta con aspetti del tutto inadeguati a causa della frammentazione del mercato e rischia, per questo, di generare una condizione di frustrazione nell’attività degli operatori per effetto dell’eccessiva frammentazione del mercato.

 

In concomitanza con il Consiglio europeo dei Ministri delle Comunicazioni, il Rapporto denuncia il fatto che qualità, articolazione ed accesso ai servizi di comunicazione elettronica patiscono un livello di frammentazione che se, non superato, rischia di danneggiare la crescita economica nel suo complesso.

“Le difficoltà strutturali che emergono dal Rapporto – ha dichiarato Martin Caveindicano come il mercato dei servizi destinati alle imprese sia ampiamente sottosviluppato“.

   

Nel Rapporto si invita la Commissione europea a promuovere azioni che diano un rinnovato impulso al mercato europeo dei servizi e delle applicazioni di telecomunicazioni.

L’attuale processo di revisione del quadro regolatorio europeo rappresenta un’opportunità d’oro per assicurare quella svolta di cui imprese e mondo del business hanno bisogno – ha dichiarato Luis Alvarez, Presidente EMEA di BT Global Services – Il Rapporto dimostra che abbiamo, ora, l’opportunità di migliorare il livello di competizione continentale con poche, semplici, ma efficaci misure”.

   

Attraverso un ampio excursus attraverso i principali operatori europei, ricostruito con interviste condotte dall’International Telecommunications User Group (INTUG) e dall’Enterprise Virtual Network User Association (EVUA), il Rapporto vuol essere anche uno strumento di sollecitazione verso la Commissione ed una contribuzione nell’attuale processo di revisione del quadro regolatorio.

   

Se non verranno poste le migliori basi per la crescita dell’infrastruttura e per una sua coerente valorizzazione, le prospettive di crescita per il mondo business europeo saranno mortificate – ci ha dichiarato Nick White dell’INTUG – gli Stati Membri vogliono che il mondo del business possa sfruttare al meglio la risorsa degli strumenti più avanzati dell’ICT per migliorare le proprie performance e contribuire in tal modo positivamente alla produttività ed alla crescita economica. Al momento abbiamo in Europa 27 differenti sistemi di regolazione delle telecomunicazioni, in molti dei quali le condizioni per imporre agli incumbent obblighi per un accesso reale alla rete sono del tutto inadeguate o in alcuni casi fanno sorridere”.

   

Va peraltro segnalato che a fronte del processo avviato dalla Commissione per una revisione del quadro regolatorio, alcune autorità nazionali di regolazione hanno a più riprese dichiarato forzosamente la non esistenza di implicazioni cross-border nei servizi di telecomunicazioni.

Ma, come il Rapporto evidenzia, imprese che operano in chiave pan-europea necessitano inequivocabilmente di servizi cross-border.

A noi, ad esempio, occorrono uno o due fornitori attraverso l’intera Europa – ha dichiarato Massimiliano Leccà, ICT Corporate Governance Services Outsourcing Manager del gruppo FIAT – Un elevato livello di diversificazione nella rete di trasporto ha già dimostrato inefficienza in termini di governance, di continuità di servizio di performance e di costi di gestione“.

   

Le firme dei singoli contributi del Rapporto sono quelle di Bruno Basalisco (Tanaka Business School, Imperial College, Londra), Jonathan Cave (Department of Economics, University of Warwick), Martin Cave (Warwick Business School, University of Warwick), Andrew Davies (Tanaka Business School, Imperial College, Londra), Anders Henten (Communication Centre for Information and Communications Technologies, Lyngby, Danimarca), Paul Richards (BT), Roger Steele Ovum), Andy Tarrant (BT), Ed Vonk (European Virtual Private Network Users Association – EVUA), Nick White (International Telecommunications User Group – INTUG), Brian Williamson (Indepen, Londra).

   

Scarica il Rapporto

The Economic Benefits from Providing Businesses with Competitive Electronic Communications Services

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