R&S: Ue, Stati membri e imprese insieme per ricerca strategica sui sistemi informatici incorporati

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Unione Europea


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È cominciata oggi una nuova era per il finanziamento della ricerca e dello sviluppo, con l’adozione delle proposte della Commissione europea per il lancio dei primi partenariati europei pubblico-privato per la R&S.

La Commissione ha presentato due iniziative tecnologiche congiunte (ITC) sui sistemi informatici incorporati e sui farmaci innovativi.

Esse consentiranno di mettere in comune le risorse delle imprese, degli Stati membri e della Commissione da destinare a programmi di ricerca mirati.

 

Diversamente dal tradizionale finanziamento pubblico ad hoc di progetti, le ITC riguardano programmi di ricerca su vasta scala miranti a obiettivi di ricerca comuni aventi valore strategico. Questo nuovo approccio consentirà di creare la massa critica per la ricerca e l’innovazione europee, di consolidare la comunità scientifica europea in settori strategici chiave e di razionalizzare il finanziamento dei progetti, in modo che i risultati possano essere messi a frutto in tempi più rapidi. La decisione di oggi crea il quadro giuridico per la creazione di ARTEMIS, l’ITC per i sistemi informatici incorporati, e di IMI, l’ITC per i farmaci innovativi.

 

“L’Europa ha bisogno di un nuovo approccio alla ricerca in alcuni settori promettenti per la nostra competitività e per il nostro benessere”, ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca, Janez Potočnik.

“La proposta di oggi dimostra che la Commissione europea è impegnata a pensare diversamente i bisogni dell’Europa”.

 

Il commissario per la Società dell’informazione e i media, Viviane Reding, ha commentato: “lo scorso novembre a Helsinki ho promesso una nuova iniziativa coraggiosa per risollevare le sorti della ricerca europea…è con orgoglio che oggi posso affermare che abbiamo mantenuto la promessa: la Commissione propone una nuova forma di partenariato pubblico-privato per realizzare obiettivi ambiziosi fissati dalle imprese nel settore dei sistemi informatici incorporati”.

 

La realizzazione di questi obiettivi, ha continuato la Reding, “genererà più di 100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni e si tradurrà in un aumento della competitività delle nostre industrie strategiche, quali il settore automobilistico, le comunicazioni, l’aerospaziale, l’elettronica di consumo e l’automazione industriale. La messa in comune degli investimenti pubblici e privati è di importanza fondamentale per restare in gara nella corsa mondiale per la crescita e l’occupazione”.

 

Le ITC riguardano settori critici in cui gli attuali strumenti non consentono di ottenere le dimensioni e la rapidità necessarie per preservare la leadership dell’Europa nella concorrenza mondiale. Vi sono settori in cui i finanziamenti nazionali, europei e delle imprese a favore della ricerca possono generare un notevole valore aggiunto, in particolare creando incentivi ad un aumento degli investimenti delle imprese a favore della ricerca e dello sviluppo.

 

La prima ITC, ARTEMIS, riguarda i computer invisibili (sistemi incorporati) che oggigiorno fanno funzionare tutte le macchine, dalle automobili agli aerei e ai telefoni, dalle reti energetiche alle fabbriche, alle lavatrici e ai televisori. Secondo le previsioni, nel 2010 esisteranno nel mondo più di 16 miliardi di dispositivi incorporati e più di 40 miliardi nel 2020.

Nel 2010 questi chip invisibili rappresenteranno 30-40% del valore dei nuovi prodotti nell’elettronica di consumo (41%), nelle telecomunicazioni (37%), nel settore automobilistico (36%) e nelle apparecchiature per la salute (33%). Il bilancio per la ricerca ARTEMIS ammonterà ad un totale di 2,7 miliardi di euro in sette anni. Il bilancio dovrebbe provenire per il 60% dalle imprese, 410 milioni di euro saranno stanziati dalla Commissione e 800 milioni di euro saranno forniti dai programmi degli Stati membri.

 

La seconda ITC, l’iniziativa per i farmaci innovativi, sosterà lo sviluppo di nuove conoscenze, nuovi strumenti e nuovi metodi per lo sviluppo in tempi più rapidi di farmaci nuovi e più sicuri. Il programma disporrà di un bilancio di 2 miliardi di euro su sette anni. Il contributo comunitario di 1 miliardo di euro verrà destinato interamente alle piccole e medie imprese (PMI) e alle università per ricerche che potranno essere utilizzate dal settore farmaceutico. Le grandi imprese investiranno lo stesso importo e faranno partecipare le PMI e le università. L’iniziativa per i farmaci innovativi contribuirà pertanto ad accrescere l’investimento privato nelle attività di R&S, migliorando il trasferimento delle conoscenze tra università e imprese, e favorendo la partecipazione delle piccole imprese alla ricerca europea.

 

Nonostante l’elevato livello dei finanziamenti pubblici delle ITC, queste nuove iniziative di ricerca sono concepite per essere il più possibile rapide, flessibili e leggere. Le spese generali saranno contenute, e saranno comprese tra l’1,5% e il 4% del bilancio totale. Le iniziative saranno attuate tramite imprese comuni che saranno create con regolamento del Consiglio conformemente al diritto comunitario.

 

Le proposte della Commissione relative a ciascuna ITC saranno presentate al Consiglio Competitività del 21-22 maggio, nella speranza che i regolamenti possano essere adottati nel corso della presidenza portoghese, in tempo affinché entrambe le ITC possano essere avviate all’inizio del 2008. Altre iniziative, per le nanotecnologie, l’aeronautica e il trasporto aereo, l’idrogeno e le celle a combustibile dovrebbero seguire.

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