Servizi tlc: presto le nuove offerte Poste Italiane, ma per l’Agcom minimo l’impatto dei Mvno sulla concorrenza

di Alessandra Talarico |

Italia


Poste Italiane

Partirà entro i prossimi tre mesi il nuovo servizio di Poste italiane che consentirà di pagare i bollettini attraverso il telefonino.

Lo ha reso noto Massimo Sarmi, amministratore delegato della società che entro quest’anno diventerà anche operatore mobile virtuale.

 

Per un’azienda di servizi- che gestisce 9 milioni di carte elettroniche di pagamento e 25 milioni di transazioni al giorno – le nuove offerte, ha sottolineato ancora Sarmi, permetteranno di generare “valore aggiunto essenziale”.

 

Poste Italiane potrà dunque avvalersi della sua ampia e consolidata base clienti e di una presenza capillare sul territorio nazionale, con 14 mila uffici postali, oltre 40 mila sportelli e diversi canali di vendita tra cui il web e il call center, ai quali si aggiungerà presto il telefonino.

 

Grazie a un accordo con Vodafone, infatti, Poste Italiane comincerà a offrire entro quest’anno una gamma completa di servizi di telefonia mobile, dalla voce all’sms, dal roaming al traffico dati.

Oltre ai bollettini, presto si potranno inviare telegrammi, lettere e raccomandate, pagare servizi di mobilità  nel trasporto come taxi, bus, treno, inviare cartoline cartacee realizzate con mms e conoscere lo stato di un invio attraverso il servizio di tracciatura della corrispondenza.

 

I vantaggi competitivi di queste nuove offerte, ha detto ancora Sarmi, si concretizzeranno anche nel settore del commercio elettronico: “a differenza dei nostri concorrenti – ha spiegato l’ad – siamo attivi in tutti i passaggi, dalla spedizione alla consegna fino al pagamento che presto verrà effettuato anche con il telefonino”.

 

Nella  sua  nuova  veste  di  operatore mobile,  Poste Italiane utilizzerà il suo  brand, sarà esclusivo titolare del rapporto con i clienti, avrà a disposizione un prefisso dedicato e gestirà tutte le attività commerciali e di assistenza clienti. L’azienda potrà dunque scegliere i servizi da offrire con decisioni e processi completamente indipendenti e con una sua totale autonomia tariffaria.

 

L’entrata nel mercato italiano degli operatori mobili virtuali era programmata per il 2011. Il 20 aprile l’Agcom ha lanciato una consultazione pubblica per valutare l’introduzione di obblighi regolamentari volti a favorire l’ingresso di questi nuovi attori sul mercato.

 

Oltre all’accordo Mvno stipulato tra Vodafone e Poste Italiane, l’operatore mobile britannico ne ha conclusi altri con Carrefour e BT Italia, mentre Telecom Italia ha stretto un’intesa con Coop.

L’Authority, tuttavia, ha sollevato alcuni dubbi riguardo gli accordi tra operatori e imprese di grande distribuzione o operatori di rete fissa attivi solo nel segmento business, considerandoli non risolutivi delle criticità nei mercati di accesso.

 

Nella premessa alla delibera con cui viene avviata una nuova analisi del mercato della telefonia mobile, l’Agcom considera infatti che l’asimmetria nelle dotazioni infrastrutturali degli operatori del mercato italiano – caratterizzato dalla presenza di alcuni operatori dotati di infrastrutture sia di rete fissa sia di rete mobile e di molti operatori dotati alternativamente di infrastrutture di rete fissa o di rete mobile – “potrebbe determinare differenti condizioni di partenza tra gli operatori nel gioco competitivo e in particolare diverse opportunità di sviluppo dei nuovi servizi integrati fisso-mobile”.

 

In base agli accordi stipulati finora, dunque, gli operatori che entreranno nel mercato con accordi Mvno disporranno di un controllo parziale degli elementi commerciali e di rete e saranno pertanto limitati nelle offerte finali, riuscendo a competere solo sulla variabile prezzi, senza poter effettivamente esercitare una pressione competitiva anche sulla gamma dei servizi offerti.

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