UWB: verso il mercato unico europeo per le trasmissioni wireless a corto raggio

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


Uwb

La Commissione europea ha definito e presentato le condizioni obbligatorie per l’utilizzo della tecnologia UWB (Ultra Wide Band – banda ultra larga) nei dispositivi wireless di nuova generazione (Pc portatili, cellulari, fotocamere digitali e televisori), gettando le basi per la creazione di un mercato unico per questo tipo di dispositivi in grado di scambiarsi dati ad alta velocità e senza fili su corte distanze.

 

Eliminando il bisogno di cavi per il collegamento dei diversi strumenti elettronici di uso quotidiano, la tecnologia UWB permette di estendere i vantaggi della società dell’informazione ai settori più disparati.

È essenziale, tuttavia, che si crei un mercato unico per questi apparecchi, di modo che anche i cittadini possano trarne il massimo beneficio.

“Con la decisione di armonizzazione adottata oggi – ha spiegato il Commissario Viviane Reding – la Commissione dà agli innovatori la possibilità di utilizzare questa nuova tecnologia attraverso l’Unione, scongiurando eventuali problemi di interferenza tra i diversi dispositivi senza fili”.

 

I dispositivi UWB permettono lo scambio di dati tra dispositivi posti a distanza ravvicinata diffondendo il segnale su bande molto larghe dello spettro. Abilitando una velocità di trasmissione simile a quella dei dispositivi collegati via cavo, la tecnologia presenta sbocchi in particolare per l’industria dell’elettronica consumer, che esige una larghezza di banda sempre maggiore.

 

L’estrema debolezza del segnale permette inoltre di evitare interferenze con i diversi dispositivi che già utilizzano lo spettro radio in altri settori come la telefonia mobile, la radiodiffusione o l’aeronautica.

 

Grazie all’UWB, molti dispositivi che oggi utilizzano i collegamenti via cavo potranno liberarsi dei fili e trasmettere dati alla stessa velocità. Le apparecchiature potranno dunque ‘dialogare’ tra loro senza interruzioni utilizzando lo spettro radio esistente, una risorsa finita ed estremamente preziosa.

 

La decisione dell’esecutivo Ue si inserisce nella strategia di riforma dello spettro radio volta ad armonizzare e a renderne più flessibile l’utilizzo nell’Unione.

 

La nuova strategia prevede delle misure concrete per ridurre le restrizioni all’accesso e all’uso di questa risorsa essenziale nell’ambito delle comunicazioni wireless, al fine di rimuovere potenziali barriere all’innovazione, alla crescita economica e alla scelta dei consumatori.

 

Le condizioni tecniche che figurano in questa decisione e che dovranno essere applicate in tutti e 27 Paesi della Ue nel corso dei prossimi sei mesi, sono state definite dopo studi di compatibilità tra la tecnologia UWB e le altre che utilizzano lo spettro e che avrebbero potuto essere compromesse dal suo utilizzo.

 

Questi studi sono stati realizzati per conto della Commissione dalla Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT).

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