Intellipedia: anche la CIA ha la sua Wikipedia. Materiale top secret a portata di clic, sfuggirà a occhi indiscreti?

di Raffaella Natale |

Mondo


John Negroponte

La CIA avrà la propria Wikipedia. L’intelligence americana sta sviluppando una propria enciclopedia online, Intellipedia, che consentirà a tutti i servizi segreti Usa di condividere informazioni real time.

L’idea è partita dagli esperti di tecnologie dell’ufficio del Direttore nazionale dell’Intelligence Nazionale, John Negroponte, che nei mesi scorsi si sono messi all’opera e hanno messo in piedi questo ‘archivio’ di informazioni top secret, che potranno essere scambiate solo tra gli ‘addetti ai lavori’.

Al lavoro hanno contribuito tutte le 16 agenzie federali che compongono la comunità dell’intelligence americana.

Intellipedia funziona come la ben nota Wikipedia, il personale autorizzato (analisti e agenti segreti) potrà, quindi, arricchire con nuove informazioni i dossier. I contributi arrivano da 3.600 iscritti che hanno il lasciapassare per accedere a materiale classificato.

 

Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, Intellipedia è già stato utilizzato per assemblare notizie di intelligence sulla Nigeria. La versione “segreta” di Wikipedia è, infatti, operativa già dal 17 aprile scorso.

Dopo le prime indiscrezioni apparse sui media, Negroponte ha deciso di indire una conferenza stampa, nel suo quartier generale alla Bolling Air Force Base (Una base militare a Washington), per svelare il piano e dare una dimostrazione del lavoro fatto.

 

Michele Weslander, funzionario a cui è stato affidato il compito di supervisionare il progetto per conto di John Negroponte, ha spiegato “…stiamo provando a trasformare il nostro modo di agire“, viste le critiche ricevute per avere sottovalutato i diversi punti di vista sui presunti programmi per le armi di distruzione di massa in Iraq. Secondo lo staff di Negroponte, gli errori di valutazione che sono stati commessi, potevano venir superati se ci fosse stata maggiore comunicazione e se i dati a disposizione di un’agenzia fossero stati revisionati in tempo reale dalle altre.

Il tentativo è, quindi, quello di superare queste difficoltà di comunicazione che l’intelligence americana ha dimostrato di avere anche prima dell’attacco dell’11 settembre 2001, quando CIA e FBI non condivisero dati di cui disponevano su alcuni terroristi di Al Qaida.

 

Gli esperti in intelligence ritengono inoltre che utilizzare il sistema wiki per comunicare permetta anche di limitare l’intervento della politica sui servizi segreti. Intellipedia potrebbe cambiare il modo in cui vengono preparati i National Intelligence Estimate (NIE), i documenti top secret che riassumono il meglio di ciò che sanno le varie agenzie su un determinato tema (è stato un documento del genere, nell’autunno del 2002, a porre le basi per la guerra in Iraq).

 

Ma tutto questa non presenta dei grossi rischi? Non sarebbe la prima volta che materiale ‘delicato’ finisce nella mani sbagliate, specie di chi, esperto di sistemi informatici, trova facilmente il modo di aggirare le protezioni.

Prova ne sia che recentemente si è registrata una fuga dei contenuti di un rapporto riservato dei servizi segreti, che collegava l’aumento del terrorismo nel mondo alla guerra in Iraq.

 

Michael Wertheimer, vicedirettore nazionale per l’intelligence responsabile dell’analisi delle informazioni, ha commentato: “Ci assumiamo il rischio che qualcosa possa finire sulla stampa”, ma è più importante la possibilità di condividere agevolmente le informazioni: uno dei perni su cui ruota la riforma dei servizi segreti voluta da John Negroponte.

Wertheimer ha aggiunto: “In futuro, credo che per creare un NIE basterà premere un bottone”.

Sean Dennehy, che alla Cia guida il progetto Intellipedia, conferma che si tratta di “un meccanismo che ci allontana da un’intelligence omogeneizzata“, creando maggiori possibilità di far emergere informazioni “avariate“.

 

Per ora l’accesso a Intellipedia è vietato anche ai membri del Congresso e dell’amministrazione Bush che hanno un lasciapassare per la sicurezza.

Le informazioni disponibili sono del tipo che difficilmente potrebbe venir fuori con una semplice ricerca su Google: rapporti segreti di agenzie di intelligence straniere, immagini dai satelliti-spia, analisi vietate ai non addetti ai lavori. L’enciclopedia online si trova infatti su un network supersegreto che si chiama JWICS e unisce tra loro i computer delle agenzie di intelligence.

 

Le pagine già disponibili su Intellipedia sono circa 28.000 e riguardano diversi argomenti, dall’armamento nucleare della Corea del Nord alle tensioni etniche in Nigeria. La rapidità con cui avvengono gli aggiornamenti è dimostrata da cosa è accaduto su Intellipedia nelle scorse settimane, il giorno in cui un piccolo aereo da turismo si è schiantato contro un grattacielo a Manhattan: alla vicenda è stata subito dedicata una pagina, che ha ricevuto 80 contributi nel giro di due ore.

 

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