Mercato tlc: il Fondo Blackstone smentisce l’Opa su Deutsche Telekom

di Alessandra Talarico |

Europa


Deutsche Telekom sede

Il fondo di private equity statunitense Blackstone ha smentito seccamente i rumors che lo vedevano pronto a lanciare un’Opa sull’operatore storico tedesco Deutsche Telekom.

 

Ad aprile, il fondo d’investimenti aveva rilevato dallo Stato tedesco il 4,5% del capitale dell’operatore in mano alla statale KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) per 2,68 miliardi di euro, pari a un prezzo di 14 euro per azione.

 

Ad avanzare l’ipotesi di una probabile acquisizione era stato il settimanale tedesco WirtschaftsWoche, sostenendo che il fondo Blackstone era alla ricerca di finanziamenti per 60 miliardi di euro per lanciare l’Opa entro l’inizio del prossimo anno.

 

“Non abbiamo intenzione di salire oltre il 4,5% del capitale, ritenendo questa quota sufficiente per essere un azionista chiave del gruppo”, avrebbe riferito il portavoce John Ford al Manager Magazin.

 

“Nelle nostre intenzioni – ha proseguito Ford – c’è quella di ottenere un posto nel supervisory board, ma le altre questioni relative al futuro dei nostri rapporti sono ipotetiche e di nessuna rilevanza”.

 

Ford ha quindi smentito le speculazioni che vorrebbero Blackstone in trattative per convincere altri investitori a prendere parte all’Opa: un’opera di convincimento necessaria per un’acquisizione di tale portata, dal momento che la capitalizzazione di Borsa del gruppo tedesco si aggira attualmente intorno ai 53 miliardi di euro.

 

Nel 2005, i ricavi della società sono cresciuti del 3,9% attestandosi a 59,6 miliardi di euro, mentre l’utile netto è aumentato del 27% arrivando a 4,6 miliardi di euro, anche se nell’ultimo trimestre ha accusato una flessione del 43% a 989 milioni di euro, a causa della svalutazione da 1,9 miliardi di euro della divisione britannica T-Mobile Uk.

Per quanto riguarda la divisione mobile, il profitto operativo è cresciuto del 16,3% a 9,8 miliardi, mentre si è registrata un flessione nelle entrate legate alla rete fissa, scese del 3,6% a 29,45 miliardi di euro.

 

DT ha fatto anche sapere che il dividendo del 2005, il più alto mai realizzato, passerà da 0,62 a 0,72 euro per azione e ha confermato le previsioni per il 2006 e il 2007, con un fatturato stimato in crescita del 5% in un range da  62,1 a 62,7 miliardi di euro e un Ebitda tra 20,2 e 20,7 miliardi di euro.

 

Al momento, il governo tedesco controlla il 14,6% dell’operatore, dopo aver messo in vendita a luglio dello scorso anno un ulteriore 7,3% del capitale. Il 16,6% è nelle mani di KfW-Bankengruppe e il resto è detenuto da investitori privati come Blackstone, che si è impegnata al momento dell’acquisto a non cedere la sua partecipazione per due anni mentre la KfW non venderà per un anno.

 

Da circa un paio di settimane, le notizie sul futuro di Deutsche Telekom si rincorrono continue e contrastanti: alla fine del mese scorso i rumors volevano il gruppo pronto ad acquistare la divisione servizi globali dell’ex monopolista britannico BT Group, che si occupa di servizi telefonici e informatici alle imprese.

Gli analisti si sono tuttavia dimostrati subito scettici in merito a una tale ipotesi, ritenendo ragionevole un avvicinamento dal punto di vista strettamente industriale, ma scartando l’ipotesi di un’offerta.

 

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