Bullismo, furti e violenza: crescono tra i giovanissimi i reati legati al telefonino

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


Telfonia Mobile

In Gran Bretagna i giovanissimi impazziscono per il telefonino, al punto di non esitare a rubare o a usare violenza per averne uno o per filmare qualche scena ‘divertente’ da condividere con gli amici.

 

I crimini legati al telefonino sono in vertiginosa ascesa un po’ dappertutto: se in Italia, pochi giorni fa, un gruppo di balordi ha legato a una croce un giovane disabile per poi fotografarlo col telefonino, in Gran Bretagna gli episodi di violenza al solo scopo di filmare una bravata col cellulare si sprecano e vanno dal bullismo nelle scuole al furto.

 

Secondo una recente indagine di Juniper Research, il 70% dei ragazzi britannici è in qualche modo connesso con episodi di prepotenza legati al telefonino.

I dati della società sono supportati da quelli di Halifax Home Insurance, secondo cui, in media, nella sola Gran Bretagna viene rubato un telefonino ogni 12 secondi.

 

In base ai dati di Halifax, combinati con le statistiche del governo, nel 2005 sono stati rubati più di 2 milioni di telefonini, al costo di 390 milioni di sterline.

 

L’indagine di Juniper si basa su un vasto campione di utenti di età compresa tra 5 e 20 anni e, prendendo in considerazione anche l’opinione a riguardo di genitori e insegnanti, fornisce uno spaccato molto preciso del fenomeno.

Molte le problematiche emerse dallo studio, che analizza i modelli di spesa e di acquisto, le questioni legate alla sicurezza, il tempo passato al telefonino e l’importanza dello strumento di comunicazione mobile nella vita dei più giovani.

 

L’incidenza di fatti criminosi legati al telefonino nei giovanissimi è sorprendente tanto che, secondo Juniper, il furto appare intrinsecamente legato alla ‘cultura’ mobile dei giovanissimi, il 70% dei quali ha avuto a che fare in qualche modo con questo reato. Dati confermati anche da oltre la metà dei genitori e dall’83% degli insegnanti, che hanno riportato le esperienze di figli e studenti.

 

Questo dato, in particolare, deve far riflettere, poiché – ha spiegato l’autore del rapporto, Nick Parkins – “Nonostante genitori e insegnanti non siano certo in prima linea quando si tratta di furto di cellulare, e considerando l’inconsistenza delle informazioni che spesso i ragazzi fanno arrivare loro riguardo il loro stile di vita spesso border-line, la frequenza di questi episodi appare pericolosamente alta”.

 

Il sondaggio ha preso in considerazione anche altri fenomeni più o meno violenti associati al telefonino: tra questi, i sempre più frequenti episodi di Happy Slapping. Nata come sorta di ‘scherzo innocuo’ a Londra circa 18 mesi fa, la moda consiste nell’assalire un’ignara vittima e schiaffeggiarla, il tutto per filmare la scena col telefonino e inviarla poi agli amici in una sorta di gara a chi ci riesce più volte.

Secondo chi è stato vittima o ha assistito a qualche episodio di happy slapping, lo scherzo è tutto fuorché innocuo e dovrebbe rientrare nella sfera dei crimini perseguibili, poiché cerca di fare della violenza e dell’umiliazione una forma di intrattenimento.

 

E non è tutto: 2 ragazzi su 10 sono stati associati episodi di bullismo via telefonino: il 16% ha subito l’esperienza direttamente o attraverso la testimonianza di un intimo amico o di un familiare, mentre 1 su 4 ha avuto esperienza – diretta e indiretta – di aggressioni volte al furto del telefonino.

 

 

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