‘Tempesta di sabbia’ nella Web search: grazie a Sawafi, Internet parlerà anche l’arabo

di Raffaella Natale |

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E’ in arrivo il primo motore di ricerca Internet nato direttamente in arabo. Si tratta di “Sawafi” (tempesta di sabbia) e sarà lanciato quest’anno, come informa, in occasione della fiera Gitex sulle tecnologie svoltasi a Riad, il direttore della divisione saudita dell’azienda tedesca Seekport Internet Technologies.

A gestire questo motore di ricerca sarà una cordata d’imprenditori sauditi e tedeschi, una jointventure con sede a Dubai, tra il Saudi Arabian MITSCO Group e il provider europeo.

L’obiettivo è chiaro: creare un’alternativa panaraba. Sawafi si proporrà, infatti, come concorrente diretto dei maggiori motori di ricerca del mondo, come Google, che offre una versione anche in lingua araba, con un indice capace di trovare tutti i siti web in arabo, ma anche Yahoo o MSN.

 

Come informa una nota, la ricerca verrà inoltre adattata alle specifiche esigenze dei naviganti arabi, arrivando a coprire anche le variazioni dialettali della loro lingua. Al momento il mercato Internet in arabo sta cominciando a muoversi, con circa 24 milioni di utenti nel 2005, che secondo le previsioni arriveranno a 43 milioni nel 2008. I siti web in lingua araba sono oltre 100 milioni, ancora pochi rispetto ai 12 miliardi della Rete mondiale.

 

Sawafi conterà sul know-how tecnico ed aziendale di un importante marchio europeo, come Seekport, una presenza di spicco nel settore della cosiddetta ricerca locale, ovvero ritagliata attorno a particolari comunità linguistiche o nazionali.

Hermann Havermann, direttore generale di Seekport, ha dichiarato che “Non esiste nessun punto di riferimento per gli utenti arabi del web, ed è quindi fondamentale avere un motore di ricerca completo che possa rilanciare l’Internet arabofona“. Sawafi sarà lanciato entro la fine del 2006 e cercherà di imporsi a livello internazionale per catturare l’attenzione dei circa 300 milioni d’arabofoni in Medioriente, protagonisti di un mercato online su cui pesa la scarsa alfabetizzazione informatica.

 

Come hanno ricordato i portavoce della MITSCO Group, “I siti web in lingua araba presenti su Internet sono soltanto 100 milioni“: una cifra veramente esigua rispetto ai circa 12 miliardi di pagine che costituiscono la Rete globale. La percentuale di utenti arabi in grado di parlare l’inglese, la lingua franca di Internet utilizzata nel 70% dei siti, si attesta attorno al 30% dei navigatori.

 

Queste cifre scoraggianti, secondo Havermann, sono un incentivo per lo sviluppo di Sawafi: “Fintanto non ci sarà un sistema per indicizzare tutti i contenuti in arabo e renderli accessibili”, ha detto il numero uno di Seekport, “il web degli arabi non potrà sbocciare e non ci sarà mai mercato“.

Registrato nel centro delle attività del Golfo Arabo di Dubai, il marchio Sawafi spera di bissare il successo di “Baidu“, il motore di ricerca cinese che ha fatto registrare eccellenti risultati in un mercato con oltre 100 milioni di utenti.

 

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