DVB-H: OK dell’Antitrust. H3G potrà acquistare Canale7, diventando la prima mobile media company europea in possesso di licenza TDT

di Raffaella Natale |

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L’Antitrust dà il proprio OK all’acquisizione dell’emittente Canale 7 da parte di H3G, la mobile media company controllata da Hutchison Whampoa (94,5%).

L’operazione ha come obiettivo la sperimentazione e poi l’offerta di servizi televisivi digitali sui cellulari dell’operatore Umts. Il via libera dell’Authority consiste, infatti, nell’acquisto da parte di H3G dell’intero capitale sociale di MIT (Milano Televisione), con conseguente acquisizione del controllo esclusivo di Canale 7. Il canale fa capo al Gruppo Profit di Raimondo Lagostena e controlla il network Odeon, ed è titolare di licenza di operatore di rete per la diffusione televisiva in tecnica digitale su frequenze terrestri in ambito nazionale.

 

Prima del perfezionamento dell’operazione in esame,  la società MIT, si legge nella nota, acquisterà la proprietà di alcuni impianti di Radiotelevisione di Campione (Telecampione) controllata dalla società, anch’essa facente parte del gruppo Lagostena, al fine di “realizzare e rendere disponibile per H3G una rete televisiva digitale munita della copertura necessaria per l’ottenimento e il mantenimento di una licenza di operatore di rete sul piano nazionale”.

Tale rete sarà utilizzata da H3G in primo luogo per la sperimentazione e successivamente per l’offerta di servizi televisivi in tecnica digitale (DVB-T DVB-H) su terminali mobili, a seguito dell’ottenimento dei titoli abilitativi richiesti.

A tal fine H3G – si legge nella nota dell’Antitrust – intende procedere attraverso MIT all’aggregazione di ulteriori impianti radiotelevisivi in ambito nazionale. L’Autorità ha comunque rivelato che “nel mercato in questione si stanno attualmente predisponendo ad operare, oltre ad H3G, anche altri operatori radiomobili e televisivi”.

 

Con la stessa motivazione, l’Antitrust ha inoltre dato il via libera all’acquisizione da parte di 3lettronica Industriale, società controllata da H3G, di un ramo d’azienda di proprietà di Canale10, costituito da 9 impianti di trasmissione televisiva e relative frequenze.

 

L’Autorità, guidata da Antonio Catricalà, ricevuto il parere favorevole dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deciso di non avviare l’istruttoria sull’operazione in quanto essa non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza.

 

Grazie a queste operazioni, 3 Italia potrà implementare una rete DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) dedicata ai suoi 4,8 milioni di clienti (al 30 settembre 2005) con l’intenzione di sviluppare un’offerta di PayTv e servizi interattivi per il videofonino in tecnologia combinata UMTS e DVB-H e di avviare le trasmissioni nella seconda metà del 2006.

3 Italia diventa così la prima “mobile media company” italiana in grado di offrire servizi DVB-H attraverso una rete di proprietà.

 

La nuova piattaforma digitale mobile, oltre a garantire ai clienti una piena mobilità nella fruizione dei contenuti nell’area di copertura e uno standard di qualità video comparabile a quello del DVD, verrà a costituire, grazie all’integrazione con la rete telefonica UMTS di 3 Italia di cui rappresenta un complemento, un potente sistema di comunicazione personale convergente e interattivo.

 

Intanto H3G ha ottenuto anche il via libera da parte di Borsa Italiana all’ammissione sul mercato telematico azionario di 3 Italia Spa. A seguire l’operazione, il cui prospetto informativo è in attesa dell’approvazione da parte di Consob, sono Lazard in qualità di advisor e cinque banche internazionali e due italiane come joint global coordinator: Goldman Sachs, Hsbc Bank, Jp Morgan, Merrill Lynch, Morgan Stanley, Banca Imi e Banca Caboto – Gruppo Intesa.

A seguito del rinvio della quotazione avvenuto lo scorso anno, per richieste di integrazioni informative e l’intervenuto acquisto di Canale 7, 3 Italia ha indicato all’inizio dell’anno di voler sbarcare in Borsa entro il primo trimestre 2006, andando ad affiancare in tal modo gli altri operatori di telecomunicazioni.

 

3 Italia, dopo aver vinto l’asta per la licenza Umts in Italia nel  2000, ha lanciato i suoi servizi nel 2003 e ora è leader del mercato italiano del 3G – con 4,8 milioni di clienti al 30 settembre 2005 – grazie a un’ampia offerta di servizi multimediali di videocomunicazione e Internet, oltre a intrattenimento, musica, informazione, cinema, sport e tv in mobilità.

Gli altri azionisti del gruppo sono NHS Investments S.A. (San Paolo IMI), RCS Media Group, Gemina e 3G Mobile Investments (Franco Bernabé Group).

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