SAT Expo 2005, record di visitatori ed espositori. Dalla Chiara: ´punto di riferimento internazionale sulle TLC avanzate´

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Paolo Dalla Chiara

l’edizione 2005 di SAT Expo, chiusa sabato scorso, è ¿la migliore edizione degli ultimi sei anni¿, in termini numero dei visitatori, (12.720 con un più 6% rispetto all’anno scorso), degli espositori (superiori ai 200 e provenienti da oltre 40 paesi stranieri), ma soprattutto ¿per l’interesse dimostrato nei confronti della miriade di convegni, seminari e corsi (oltre 50) che si sono succeduti nei tre giorni della manifestazione¿.

Così Paolo Dalla Chiara, presidente di SAT Expo, ha commentato il successo dell’edizione 2005 del grande salone dedicato alle TLC avanzate, il Mobile Broadband, le applicazioni domotiche e la Tv Digitale Terrestre (TDT).

 

SAT Expo ha raggiunto i suoi obiettivi, sia commerciali che comunicativi, ma per farlo, e dare spazio a tutti, si è divisa in tre: HD, Satellite e Telemedicina. 

 

Importanti novità sono state presentate nel settore della TV ad Alta Definizione, vera e propria scommessa per il 2006, che si aprirà con un importante banco di prova, quello dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, durante i quali molte delle più importanti competizioni sportive saranno proprio trasmesse in HD.

 

Lo sviluppo dell’Alta Definizione avrà un impatto non solo nella fruizione dei contenuti TV, ma anche nella produzione cinematografica, visto che con l’Alta Definizione un film potrà essere trasmesso via satellite nelle sale cinematografiche, dato che l’operatore potrà collegarsi ad un server, evitando di caricare la ¿pizza¿ nel proiettore. In questo modo sarà possibile proiettare un¿anteprima contemporaneamente in tutto il mondo, in multilingua.

¿Il satellite ha trasformato il calcio ¿ afferma Dalla Chiara – ed ora rivoluziona anche il cinema¿.

 

Anteprima rilevante è stata la presentazione dell’imminente messa in opera del ¿Progetto Galileo¿, il piano europeo di navigazione e posizionamento satellitare da 4 miliardi di euro, nato e progettato in Europa, e che si affiancherà al GPS americano e al Glonass russo.

Il Sistema Galileo avrà una forza di 28 satelliti, il primo dei quali, pilota, sarà lanciato a dicembre e darà il vantaggio, rispetto ai paralleli sistemi continentali, di dare un segnale garantito, cioè sempre presente.

 

Le applicazioni previste, poi, da Galileo non si riverseranno solamente sulle comunicazioni telefoniche, ma anche sull’osservazione terrestre per la prevenzione delle catastrofi naturali, per il controllo delle acque, per seguire gli spostamenti di una flotta di camion, per la costruzione del sistema integrato di trasporto, per il pagamento, infine, del bollo di circolazione e dell’assicurazione auto in base ai kilometri realmente percorsi.

 

¿Galileo è un progetto dell’ESA, l’Ente Spaziale Europeo, che vede una forte partecipazione dell’industria spaziale italiana, per quanto riguarda l’architettura generale del sistema, ed è – dice Dalla Chiara – un¿occasione strategica importantissima per la PMI italiana, chiamata ad impiegare il proprio know-how per sviluppare progetti applicativi e creare pacchetti vendibili in tutto il mondo¿.

 

Telecomunicazioni avanzate vuol dire anche Digitale Terrestre, di cui l’Italia nel panorama europeo è una delle nazioni battistrada. I grandi broadcaster televisivi italiani hanno presentato a SAT Expo le proprie soluzioni e i nuovi mux (multiplex), attraverso cui saranno veicolati sia programmi di intrattenimento che le nuove possibilità di interattività, rappresentate dai progetti già in essere presso alcune P.A., tra cui spiccano quelli dei Comuni di Vicenza, Pisa e Catania.

 

Televisione Digitale Terrestre significa anche nuovi modelli di business, di lavoro e di questo si è ampiamente parlato durante la Terza Conferenza Nazionale organizzata dalla FUB, che quest¿anno ha anche affrontato il particolare tema del rapporto tra Digitale Terrestre e Alta Definizione.


Molto numerosa e multietnica è stata anche l’affluenza al salone di MEDMATIC@, che ha riunito le migliori aziende italiane coinvolte nelle applicazioni di progetti di Telemedicina e di Informatica medica.

 

Il battesimo del primo Salone italiano dedicato alla telemedicina ha raccolto 1.025 visitatori professionali, provenienti non solo dall’Italia ma anche da Arabia Saudita, Canada, Corea del Nord e Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Sri Lanka, Svizzera.

 

Durante gli incontri, alcuni dei quali hanno goduto dell’accredito ECM (riconosciuto dal Ministero della Sanità), si è parlato di interoperabilità tra i sistemi informatici applicati alla Sanità, di progetti già avviati per l’implementazione di una rete sanitaria coerente con le indicazioni della UE e che prevede anche la costruzione dell’architettura della cartella clinica digitale, che seguirà continuamente il cittadino in tutti i suoi spostamenti e che permetterà a tutti gli specialisti di potervi accedere, da qualunque luogo ed in qualunque momento. 

 

¿Le applicazioni promesse dalla Telemedicina sono molteplici e rilevanti ¿ afferma Giampaolo Stopazzolo, presidente di MEDMATIC@ – non solo per quanto concerne la gestione di aziende a forte complessità come quelle sanitarie, ma anche per aziende che disegnano il volto e il perimetro di azione di una struttura sanitaria in cui si potrà avere una riduzione di almeno il 30% dei costi di gestione¿.

 

Come provato da studi recenti, le soluzioni di Telemedicina possono avere influenza positiva sul decorso della malattia.

l’assistenza domiciliare, svolta con l’ausilio delle TLC avanzate, prosegue Stopazzolo ¿consentirà la realizzazione di una Sanità dal ¿tocco dolce¿, che potrà garantire il monitoraggio continuo e l’assistenza, in tempo reale, da parte degli specialisti medici, con conseguenze rilevanti per il paziente¿.

 

Durante il Salone sono state presentate anche assolute novità a livello mondiale, come quella della trasmissione in 3D applicata agli interventi chirurgici, che permette di operare con l’ausilio di una definizione a video assai prossima alla realtà, e che potrà consentire in un futuro, ormai prossimo, attraverso l’utilizzo della trasmissione satellitare, di ridurre non solo il Digital Divide, ma di progettare interventi chirurgici in teleassistenza tra località anche molto distanti e intercontinentali. 

Alla cerimonia di chiusura di SAT Expo 2005, ha partecipato il Sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, che ha visitato per la prima volta la manifestazione vicentina. Dal Sottosegretario sono stati presentati i programmi del Governo in fatto di Telecomunicazioni, in particolare per quanto concerne l’integrazione delle diverse tecnologie di banda larga.

 

¿SAT Expo ha dimostrato di essere ormai un vero e proprio punto di riferimento nel panorama delle manifestazioni internazionali sulle TLC avanzate ed anche volano delle idee e delle proposte commerciali di un settore che continua a mostrare segni di crescita e di sviluppo e che gode di ottima salute¿, conclude Paolo Dalla Chiara.

 

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