Caso Blu: assolti i 21 imputati accusati di turbativa d´asta

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Tutti assolti perch&#233 ¿il fatto non sussiste¿ i 21 imputati nella vicenda delle presunte anomalie legate alla concessione della licenza Umts al consorzio Blu.

Il giudice monocratico Maddalena Cipriani ha infatti ritenuto infondate le accuse di aggiotaggio e turbativa d”asta sollevate dalla Procura di Roma nel sospetto che Blu avesse partecipato alla gara, nel 2000, nonostante la consapevolezza del successivo ritiro.

In sostanza, secondo l¿accusa, la partecipazione all¿asta avvenne al solo scopo di ottenere la restituzione della fidejussione di quattromila miliardi di lire gi&#224 versata al governo, cosa impossibile se la rinuncia fosse avvenuta prima dello svolgimento della gara.

I soci di Blu avrebbero, infatti, simulato una partecipazione effettiva, mentre, in realt&#224, per i non sanati dissidi interni, non avevano disponibilit&#224 finanziarie idonee ad una progressione ragionevole di aumenti dell”offerta, tale da consentire, in relazione alla note potenzialit&#224 dei concorrenti e alle attese diffuse sul livello dei prezzi di aggiudicazione, il conseguimento di una delle licenze.

Essi miravano, in pratica, a evitare le conseguenze giuridiche ed economiche che avrebbe comportato un ritiro, se attuato dopo la prima offerta, gi&#224 effettuata nella misura di 4.000 miliardi di lire, e prima della fase dei miglioramenti competitivi.

Nel dicembre dello scorso anno, i magistrati avevano quindi chiesto la condanna a 1 anno di reclusione e 1.000 euro di multa per 19 componenti del consiglio di amministrazione e dell”assemblea dei soci del consorzio Blu.

Tra gli imputati, tutti assolti con formula piena, diversi nomi di spicco dell¿imprenditoria italiana, come Giancarlo Elia Valori, Francesco Gaetano Caltagirone, Vito Gamberale, Luigi Abete, Davide Croff, Gilberto Benetton e Angelo Milanello.

La societ&#224, creata nel 1997, &#232 stata messa in vendita nell¿ottobre del 2000, dopo che, a causa di contrasti fra gli azionisti, ha abbandonato la gara per ottenere una licenza di telefonia di terza generazione Umts.

Blu partecip&#242 alla gara per l”assegnazione delle cinque licenze UMTS assieme ad altri cinque concorrenti: Tim (Telecom Italia), Omnitel (Vodafone), Wind, Andala (consorzio guidato da Hutchinson Whampoa e Tiscali) e il gruppo Ipse (Telefonica, Fiat e Banca di Roma).

L¿ipotesi del ritiro dell¿operatore era stato ampiamente anticipato per motivi, pareva, legati a contrasti interni al consorzio di imprese che lo finanziavano. Infine, il Gruppo partecip&#242 all¿asta ma ¿ dopo pochi rilanci ¿ alz&#242 bandiera bianca e si ritir&#242 dalla gara. Le licenze furono assegnate a Tim, Omnitel, Wind, H3G e Ipse.

A proposito di Ipse, nei giorni scorsi il Ministero delle Comunicazioni ha indicato alla societ&#224 le misure da adottare entro un mese pena il ritiro delle frequenze.

Le opzioni indicate dal Ministro Landolfi sono due: la cessione di tutte le frequenze, nessuna esclusa, che Ipse si &#232 aggiudicata nell¿ambito della gara oppure, in alternativa, la cessione della societ&#224 a un altro operatore Umts, ovvero a chiunque si impegni a rispettare i vincoli di copertura e d¿uso delle licenze.

Se Ipse non adotter&#224 una di queste misure entro un mese, le frequenze verranno immediatamente ritirate per essere riassegnate secondo le procedure che saranno stabilite dall”Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Alessandra Talarico

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