Pedo-pornografia: 15 denunce in Italia. Presentato a Roma il II Rapporto di Stop-it sulle vittime e i rischi del Web

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La pedo-pornografia sembra aver trovato in Internet un terreno di crescita fertile e quanto mai esteso.

Nonostante sia le Forze dell¿Ordine che diverse organizzazioni non-profit siano pi&#249 che mai impegnate nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, &#232 ancora molto difficile risalire sia ai clienti del turpe traffico sia all¿identit&#224 delle vittime.

L¿associazione Save the Children Italia ha presentato stamattina a Roma il Secondo Rapporto su ¿Pedo-pornografia: chi sono le vittime e quali i rischi su Internet?¿.

Il Rapporto si colloca nell¿ambito di Stop-It, il progetto di Save the Children Italia che attraverso il sitohttp://www.stop-it.org/ raccoglie segnalazioni di materiale pedo-pornografico in rete.

Il rapporto offre una panoramica sullo sfruttamento sessuale dei bambini in/via Internet, basandosi sull¿esperienza maturata nel corso dei due anni di attivit&#224 del progetto Stop-It e analizza in particolare il fenomeno della pedo-pornografia in Italia, quali sono i mezzi per identificare le vittime e quali i possibili strumenti di prevenzione.

In base a quanto emerso dal rapporto, rispetto allo scorso anno sono in flessione le segnalazioni di abusi, in particolare sui siti italiani ma sono altres&#236 poche le vittime identificate.

Dal 2001 ad oggi l¿Interpol ha raccolto 250 mila immagini pedo-pornografiche ma, a fronte di esse, solo 300 minori sono stati individuati in tutto il mondo.

¿La pornografia minorile &#232 la prova dell¿abuso sessuale su un bambino, la registrazione visiva di un crimine commesso¿, sottolinea Roberta Cecchetti Coordinatrice del Progetto Stop-It, ¿per questo &#232 necessario fare tutti gli sforzi per cercare d¿individuare il minore vittima, interrompere l¿abuso in corso ed offrirgli tutto il sostegno necessario per il suo recupero psicologico¿.

Molto spesso, infatti, si sottovaluta la necessit&#224 di identificare le piccole vittime puntando innanzitutto alla cattura di chi li sfrutta.

Cos&#236 facendo, sottolinea Roberta Cecchetti, si sottovalutano anche le conseguenze psichiche degli abusi.

Secondo Stop-it, che lamenta tra l¿altro l¿insufficienza delle misure previste nel Disegno di Legge 4599, la questione &#232 invece di vitale importanza, ¿affinch&#233 ai bambini venga dato l¿aiuto terapeutico necessario per affrontare il doppig trauma costituito in primo luogo dall¿aver subito un abuso e, in secondo, dalla consapevolezza che le immagini circoleranno per un tempo indefinito tramite Internet¿.

Secondo i dati diffusi da Stop-It, nel mese di ottobre l¿associazione ha superato le 5 milasegnalazioni dal suo lancio.

Oltre il 30% di esse &#232 stato inviato alle autorit&#224 competenti e, nei casi di locazione sicura, si &#232 accertato che il 37,7% del materiale risultava essere residente negli Stati Uniti, il 18,2% in Russia, il 9,7% in Italia e l¿8,4% nel resto della Ue.

Sempre stamani, la Polizia postale di Catania ha fatto luce su una comunit&#224 virtuale italiana di pedofili, iscrivendo 15 persone nel registro degli indagati.

Le indagini hanno portato al sequestro di computer e materiale informatico e all¿identificazione di tutti i membri italiani della community, residenti a Roma, Catania, Modena, Bologna, Brescia, Pavia, Trento, Cagliari, Lucca, Chieti e Genova.

Il sito su cui queste persone si davano appuntamento era nato circa un anno fa e la sede era ubicata all¿estero.

Per pedo-pornografia, spiega Save the Children, ¿si intende la rappresentazione, con qualunque mezzo, di un bambino in attivit&#224 sessuali esplicite, reali o simulate o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un bambino per scopi principalmente sessuali¿.

Le sfumature e i criteri per stabilire se determinate immagini possono essere definite pedo-pornografiche sono tanti, quanto le problematiche legate all¿azione chi si batte per fermare chi lucra sulla loro diffusione on line.

Certo &#232 che la rete &#232 piena di incognite e dietro le insidie maggiori si nascondono spesso insospettabili professionisti che hanno trovato in Internet il luogo ideale per continuare a soddisfare le proprie insane pulsioni protetti, il pi&#249 delle volte, dall¿anonimato.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Stop-It ha presentato il primo rapporto sulla pedo-pornografia online