Musica sul telefonino: operatori e major cercano nuove soluzioni per il decollo del business

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I jingle che segnalano una chiamata sul cellulare sono ormai andati al di l&#224 delle care vecchie ¿suonerie¿, anticipando il giorno in cui i telefonini fungeranno da lettori MP3 e sostituiranno gli appositi dispositivi come, ad esempio, l¿iPod della Apple.

Un assaggio di questo scenario arriva dagli Stati Uniti, dove gli operatori wireless hanno gi&#224 cominciato a collaborare con aziende quali la RealNetworks, per offrire servizi avanzati, incluso l¿accesso allo streaming multimediale e il download dalla Rete.

Il Treo 600 ad esempio pu&#242 riprodurre canzoni scaricate dal music store della RealNetworks.

Sono sempre di pi&#249, comunque, le aziende che puntano a trasformare il telefonino in un lettore digitale portatile, nella speranza di convincere i pi&#249 giovani a usufruire dei nuovi servizi multimediali, inglobando pi&#249 apparecchi in un unico dispositivo.

L¿industria si trova per&#242 ad affrontare diverse sfide tecniche, che includono la durata delle batterie, e le capacit&#224 di storage degli apparecchi, nonch&#233 la pressione delle case discografiche per la questione del copyright.

La convergenza tra cellulare e lettore MP3 &#232 inseguita anche da Motorola, che col suo E398 permette agli utenti di fare telefonate, ma anche di ascoltare musica in formato MP3 con tanto di casse stereo, schermo oversize per la visione di video in MPEG-4 e luci che lampeggiano a suon di musica.

Il mercato delle suonerie, intanto, ha raggiunto un valore globale di circa 4 miliardi di dollari e i primi servizi di download cominciano a fare la loro comparsa sui mercati europei e asiatici, stimolando l¿appetito di tutti gli attori coinvolti nella catena di valore.

I costruttori di telefonini, del resto, cercano da tempo di inglobare pi&#249 prodotti nel cellulare: in parte hanno gi&#224 raggiunto il loro scopo, dal momento che il telefonino ha gi&#224 sostituito l¿orologio, la sveglia, l¿agenda, la calcolatrice, la consolle e sempre pi&#249 societ&#224 puntano a trasformarlo in una TV portatile.

Queste iniziative sono state dettate innanzitutto dalla necessita degli operatori di recuperare gli investimenti sostenuti per implementare la terza generazione di servizi mobili, che consentir&#224 di usufruire di una maggiore larghezza di banda per i servizi dati e di bilanciare il declino dei profitti legati alle semplici chiamate vocali.

La musica in mobilit&#224 appare dunque come il nuovo Eldorado, come il passo pi&#249 naturale verso la convergenza: i file musicali sono di dimensioni sempre pi&#249 piccole e i consumatori adorano avere le loro canzoni preferite sempre con s&#233.

Un punto a tutto favore degli operatori mobili.

Ma la realizzazione del sogno &#232 ancora lontana, gli analisti parlano di almeno altri 18 mesi perch&#233 ci si possa dimenticare dei lettori MP3 a se stanti e si possa gestire il proprio archivio musicale direttamente dal telefonino.

Delle difficolt&#224 tecniche, che sono le stesse che hanno finora frenato il decollo del 3G, abbiamo parlato ampiamente.

Ma c¿&#232 un altro aspetto da prendere in considerazione: le pretese delle etichette discografiche che, alla luce del crollo delle vendite dei CD, sono anch¿esse alla ricerca di nuove fonti di guadagno.

E il mercato della musica sul telefonino &#232 molto, molto appetibile.

Tutte le parti coinvolte, quindi, sono interessate a che i telefonini supportino la musica, ma lo scontro dei loro interessi potrebbe frenare la diffusione degli apparecchi tanto quanto le difficolt&#224 tecniche di cui sopra.

Gli operatori europei, comunque, cominciano timidamente a lanciare le prime iniziative: la scorsa settimana, ad esempio, la tedesca T-Mobile ha lanciato il servizio “Ear Phones“, una tecnologia che consente il download di brani musicali su cellulare, sulla scia di quanto gi&#224 fatto dalle rivali Vodafone e mm02.

Il servizio sar&#224 disponibile in Germania, Olanda, Austria Gran Bretagna e Repubblica Ceca, dove gli utenti avranno a disposizione un catalogo di 500 canzoni in versioni tra i 90 e i 120 secondi.

Ogni pezzo coster&#224 1.50 euro, ma l”operatore ha lanciato un appello a tutta l”industria – non solo quella tlc, ma anche quella musicale – affinch&#233 si impegni a creare uno standard unico per la musica wireless per scongiurare l”uscita di troppe piattaforme, che rallenterebbe la crescita del business

Il costo dei singoli brani potrebbe essere considerato eccessivo rispetto ai 99 centesimi a brano dell¿iTunes Music Store della Apple, ma i consumatori europei ¿dicono gli analisti- sono meno legati al PC e molto pi&#249 al telefonino. Fattore che rende molto attraente la possibilit&#224 di scaricare e ascoltare la musica direttamente dal telefonino.

Negli Usa, invece &#232 vero il contrario: i lettori digitali iPod sono andati a ruba, mentre il settore dei telefonini multifunzionali &#232 molto meno sviluppato rispetto al resto del mondo.

Gli osservatori, comunque, concordano nell¿affermare che lo sviluppo dei servizi musicali sui telefonini e ¿per estensione- la trasformazione del cellulare in lettore digitale sar&#224 influenzato fortemente dal desiderio degli operatori e delle etichette musicali di mantenere la mobile music come business separato il pi&#249 a lungo possibile.

Una canzone scaricata dall¿iTunes potrebbe, in teoria, essere trasferita sul cellulare in modo tanto semplice quanto sull¿iPod, ma operatori e major pensano gi&#224 a creare un formato apposito per il telefonino, per fare pi&#249 soldi.

Warner Music, ad esempio, avrebbe gi&#224 pensato di creare versioni ¿concentrate¿ delle singole canzoni ¿ da 90 secondi a due minuti- per adattarle ai servizi di download dal telefonino, come quello di T-Mobile.

Questo potrebbe creare un nuovo mercato musicale, in cui la musica cambia in base al supporto prescelto per ascoltarla.

Lo scenario, attualmente, &#232 ancora confuso, bisogner&#224 aspettare ancora un po¿ di tempo per usare il telefonino al pari del vecchio walkman o del nuovo iPod, ma le prospettive ¿come abbiamo visto- sono allettanti.

Nel frattempo, operatori, costruttori ed etichette musicali dovrebbero mettersi a tavolino e cercare l¿alternativa migliore per tutti, senza pensare tanto al profitto immediato quanto alla risoluzione dei problemi tecnici e alla migliore soluzione per gli utenti, che negli anni hanno sempre dimostrato di apprezzare la possibilit&#224 di portare le loro canzoni preferite sempre con s&#233.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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