Privacy tra presente e futuro: nuove tecnologie e protezione dei dati. Istituzioni, università e imprese a confronto

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L¿era dell¿hi-tech, l¿uso crescente dei nuovi sistemi multimediali e la digitalizzazione pongono la necessit&#224 dell¿individuazione delle guidelines necessarie per muoversi in questi nuovi ambiti e soprattutto quella della protezione dei dati.

Questi gli argomenti al centro delle due giornate organizzate dal Garante Privacy, che si sono tenute il ieri e oggi 18 giugno presso la sede del Garante in Piazza Monte Citorio, a Roma.

La privacy, in bilico tra sicurezza, efficienza e sviluppo, sono i temi affrontati al convegno ¿Innovazioni tecnologiche e privacy. Il diritto alla protezione dei dati tra sicurezza, efficienza e sviluppo¿, su cui si sono confrontati gli esperti del settore e gli addetti ai lavori.

I lavori, che sono stati aperti dal Garante per la protezione dei dati personali Stefano Rodot&#224, erano divisi in tre sessioni presiedute rispettivamente da Giuseppe Santaniello, Mauro Paissan e Gaetano Rasi.

Presente anche il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e il Ministro dell¿innovazione tecnologica, Lucio Stanca. Il convegno &#232 stato chiuso dal Nobel Carlo Rubbia.

Nel suo discorso di apertura, Stefano Rodot&#224, parlando dell¿innovazione, ha definito ¿¿la tecnologia come forza non neutra ma che deve misurarsi con i valori fondanti della nostra civilt&#224¿.

Nel sottolineare come l”Autorit&#224 sia un ¿osservatorio privilegiato¿ sul modo in cui l”innovazione tecnologica penetra nella societ&#224, Rodot&#224 ha detto che la questione centrale in questo senso &#232 ¿relativizzare la tecnologia¿. Sbaglia quindi, spiega, ¿chi ci ha definito talebani antitecnologici: al contrario abbiamo una grande attenzione all”ingresso della tecnologia nella vita quotidiana, infatti l”abbiamo anche legittimata di volta in volta¿.

Per il Garante la tecnologia non pu&#242 ritenersi depositaria di fini sociali, ¿¿ma deve confrontarsi con i valori fondanti della societ&#224 e della civilt&#224 anche nel proprio interesse”. Perch&#233 le frontiere aperte nel mare del Web possono talvolta compromettere la privacy dell”utente.

D”altro canto le regolamentazioni in fieri del Diritto in Internet, sulla privacy e sulla sicurezza, devono confrontarsi con le spinte innovative del mondo tecnologico e non rallentarne il corso. Una diatriba che negli ultimi anni si sta facendo sempre pi&#249 intensa e imprescindibile.

Rodot&#224 ha voluto anche sottolineare che bisogna fare attenzione ai ¿rischi di derive tecnologiche¿ e non assumere un atteggiamento acritico.

¿In 7 anni di lavoro – ha detto ancora Rodot&#224 – abbiamo provato a smentire l”approccio dicotomico del tipo privacy contro sicurezza o privacy contro efficienza: in realt&#224, la privacy &#232 una risorsa per le imprese e per le amministrazioni¿.

¿Piuttosto – ha detto ancora Rodot&#224 – abbiamo provato a relativizzare la tecnologia, analizzando cio&#232 i diversi contesti in cui una stessa tecnologia ha funzioni diverse e quindi esige regolamentazioni differenziate”.

Nel suo intervento, il vicepresidente Giuseppe Santaniello ha invitato a non affidarsi a una fonte legislativa unica, “ma a un policentrismo di fonti a livello europeo, nazionale, settoriale, che determini un moderno processo regolatore”, frutto della convergenza di molteplici fonti normative, per realizzare un raccordo fra le regole e le nuove acquisizioni tecnologiche.

Sarebbe dunque il bilanciamento tra innovazioni tecnologiche e diritto della persona il terreno sul quale “si misurer&#224 la capacit&#224 innovativa dei sistemi giuridici a tutela dei valori fondamentali degli individui e della collettivit&#224″.

Nelle comunicazioni elettroniche, per esempio, il quadro normativo &#232 stato definito dalla Direttiva 2002/58/CE e dal Codice della privacy, ma, in caso di conflitto con il diritto all¿iniziativa economica prevale quello alla protezione dei dati personali.

Santaniello ha anche sottolineato che oggi l”Autorit&#224 garante &#232 ¿¿fortemente impegnata nel seguire lo sviluppo delle cosiddette innovazioni emergenti: le etichette intelligenti (rfid) nella produzione industriale, i servizi di geolocalizzazione nel settore delle telecomunicazioni, le acquisizioni nella genetica e nella biometrica”.

In questi campi, ha concluso Santaniello, per garantire la protezione dei dati personali ¿&#232 necessario l”impegno di tutti per realizzare il raccordo fra le regole e le nuove tecnologie. Bilanciare l”innovazione tecnologica e i diritti della persona sar&#224 il terreno su cui si misurer&#224 la capacit&#224 innovativa dei sistemi giuridici a tutela dei valori fondamentali degli individui e della collettivit&#224¿.

Ma dalle valutazioni giuridiche si &#232 subbito passati ai contesti operativi, agli scenari che si dischiudono nel rapporto tra tecnologie, sicurezza e privacy.

La prima relazione &#232 stata di Maurizio Decina, professore ordinario di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano e presidente dell”Advisory Boarddi Key4biz, che non ha mancato di suggestionare la platea.
“Qualche anno fa abbiamo scoperto il mondo virtuale. E” stata una scoperta che ha cambiato il nostro modo di percepire. Abbiamo cominciato a guardare le cose con gli occhi di un Giano bifronte, diviso tra reale e virtuale. Oggi &#232 il mondo virtuale che si sposta in quello reale, grazie al calcolo pervasivo….I computer diventano sempre pi&#249 piccoli ed invadono la nostra vita”.
Quali i passaggi cruciali secondo Maurizio D&#232cina?
“Anni fa avevamo pochissimi computer nel mondo intero, poi i computer sono aumentati.Hanno fatto ingressonel mondo del lavoro e dell”ambiente domestico. Oggi nelle nostre case abbiamo ormai almeno un paio di personal computer. Ma tra non molto avremo intorno a noi centinaia se non migliaia di computer, diffusi nell”ambiente e con i quali ciascuno di noi interagir&#224, spesso senza neanche accorgersene, mentre continuer&#224 a fare le cose ordinarie della vita di ogni giorno ……E” il mondo nuovo dellenanotecnologie, che a loro volta sviluppanole applicazioni dei MEMS, microscopici strumenti di calcolo programmabili per qualsiasi applicazione. Una sorta di polvere computerizzata, di presenzaper nulla invasiva che pu&#242 intervenire nell”ambiente migliorando qualit&#224 e prestazioni. Infine le tecnologie RFID, le etichette elettroniche indossabili, che consentono la tracciabilit&#224…… Certo, tecnologie che possono essere usate per il meglio o per il peggio. Il che non &#232 certo una novit&#224 nella storia dell”uomo. Ma pensate alla semplice applicazione delle RFID nella individuazione degli oggetti di risulta, magaridannosi e pericolosi, che potranno facilmente essere individuati, con straordinari benefici per l”ambiente”.

Gaetano Rasi, uno dei quattro Garanti per la protezione dei dati personali, ha sottolineato quanto, nel mercato moderno, sempre pi&#249 personalizzato, la tutela della persona nel trattamento dei dati sia uno dei necessari valori aggiunti con cui le imprese devono affrontare la concorrenza.

¿Nel moderno rapporto di scambio tra beni e prezzo ¿ ha dichiarato Rasi – emerge sempre pi&#249 l¿importanza per il cliente del rispetto della privacy, soprattutto nell¿ambito della fidelizzazione della clientela¿.

Rasi ha ribadito che in una societ&#224 moderna, l¿imprenditore che non tiene conto di queste esigenze finisce per uscire dal mercato. ¿Facilissimo in Rete raccogliere informazioni sugli utenti¿.

Nella Rete si sviluppano virus, in alcuni casi molto veloci e poco distruttivi, in altri lenti ma devastanti. In passato gli obiettivi degli hacker erano i grandi server, mentre oggi si punta agli utenti finali con il furto di identit&#224 digitale: nel 2003, per esempio, ne sono state rubate 500mila negli Stati Uniti. Anche i virus si modificano: quelli vecchi infettavano 160mila computer in 7 ore, quelli moderni pi&#249 piccoli, infettano 75mila macchine in 10 minuti. C¿&#232 stato un graduale abbandono della eMail come meccanismo di infezione. Per il futuro &#232 in arrivo il virus perfetto, molto veloce e distruttivo, in grado di annientare la rete prima che sia individuato l¿antivirus.

¿In tre, quattro anni ¿ ha spiega Danilo Bruschi, docente del Dipartimento di Informatica e comunicazione dell¿Universit&#224 degli studi di Milano ¿ si arriver&#224 a virus che uniscono velocit&#224 e distruttivit&#224. I nuovi obiettivi di attacco saranno palmari, cellulari ed elettrodomestici ancora poco protetti¿.

La repressione non &#232 facile: far sparire le proprie tracce o avere false identit&#224 in Internet non &#232 difficile. Il problema della privacy non &#232 solo proteggere i dati raccolti, ma anche evitare che si raccolgano. Ogni Pc oggi &#232 un¿arma potenziale: prevenzione, sensibilizzazione e formazione degli utenti diventa, quindi, fondamentale.

E¿ tornato sulla necessit&#224 di un quadro regolamentare, il ministro Stanca, che nel suo intervento di questa mattina, ha dichiarato che ¿Le norme sulla privacy devono essere un acceleratore e non un freno allo sviluppo delle nuove tecnologie¿.

In quest”ottica, ha aggiunto il ministro, ¿in tutta la nostra politica e azione per la diffusione dell”innovazione tecnologica nel nostro Paese, a partire dall”eGovernment all”eDemocracy abbiamo dato il massimo risalto alla tutela della privacy¿.

Stanca tuttavia ha evidenziato che ¿nel trinomio sicurezza, innovazione e privacy ci sono aspetti ed esigenze contrastanti, soprattutto in relazione al momento, alle circostanze, alla fase storica in cui si collocano¿.

Soffermandosi sulla dibattuta questione del recente utilizzo degli SMS da parte della Presidenza del Consiglio per informare gli elettori sul nuovo orario di apertura delle urne, Stanca ha sottolineato che ¿¿forse per la prima volta a livello nazionale si &#232 realizzata una sorta di broadcasting nell”uso del telefonino, solitamente concepito come connessione punto a punto¿.

””Del resto – ha aggiunto il ministro – sarebbe stata sicuramente diversa la reazione di chi ha contestato questa iniziativa se, anzich&#233 un SMS, avesse ricevuto una lettera. In realt&#224 le nuove tecnologie stanno cambiando il modo di comunicare non solo tra persone, ma anche dalle istituzioni verso i cittadini. Per esempio, con l”evoluzione dell”infomobilit&#224 (Gsm o Gprs abbinati al Gps) molti comuni informano o informeranno i cittadini sulla percorribilit&#224 delle strade, sulle interruzioni dell”erogazione di servizi. E, quindi, l”iniziativa della Presidenza del Consiglio ha solo anticipato su scala nazionale un modo innovativo, diffuso e rapido per comunicare, nello specifico per l”esercizio di un diritto-dovere, ma non ha certo violato la privacy¿.

Infine, nella sessione conclusiva, &#232 emersa una considerazione su cui forse operatori ed istituzioni potrebbero avviare una importante riflessione.

“Il nostro Paese &#232 partito da una condizione di arretratezza fatta di molte leggi su telecomunicazioni, televisione, editoria e oggi privacy – ha sottolineato Guido Salerno, Direttore Generale della Fondazione Ugo Bordoni e componente dell”Advisory Boarddi Key4biz – avevamo un quadro normativo complessivo frammentato. Con l”Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni abbiamo affermato una cultura giuridica della convergenza, ponendo il controllo di telecomunicazioni, radiotelevisione ed editoria sotto un”unica Autorit&#224, soluzione allora inedita in Europa. Nel campo della privacy il garante ha costruito nel corso degli anni un percorso di norme e garanzie che &#232 preso a modello dal resto d”Europa. Con il Codice delle Comunicazioni abbiamo accorpato una immensa materia spesso contraddittoria in un unico corpus. Infine con la nuova legge sulla televisione abbiamo dotato lo sviluppo di settore di uno strumento che guarda all”integrazione dei settori della comunicazione. Forse &#232 il momento di guardare ad una soluzione di sistema che valorizzi ulteriormente tutti questi elementi”.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale


Atti del Convegno ¿Innovazioni tecnologiche e privacy. Il diritto alla protezione dei dati tra sicurezza, efficienza e sviluppo¿ – Roma 17-18 giugno – sede Garante Privacy

Relazione del Prof. Giuseppe Santaniello

Sicurezza e privatezza nelle telecomunicazioni pervasive – Maurizio D&#232cina professore ordinario di Telecomunicazioni Politecnico di Milano

Relazione del Prof. Gaetano Rasi

I futuri scenari della sicurezza informatica – Danilo Bruschi Dip. Informatica e Comunicazione Universit&#224 degli Studi di Milano

Innovazioni tecnologiche e privacy. Tecniche biometriche nelle pubbliche amministrazioni – Ing. Claudio Manganelli, Componente CNIPA

Il ruolo dell¿impresa per una innovazione sostenibile – Roberto Galimberti, Presidente di Etnoteam, E.TREE e I.NET

Internet@scuola – Alessandro Musumeci, Direttore Generale Sistemi Informativi – Ministero dell”Istruzione, dell”Universit&#224 e della Ricerca

Le reti wi-fi geografiche – Ing. Dario Di Zenobio, Fondazione Ugo Bordoni

Erosione della privacy nell¿era nell¿Ubiquitous Computing – Prof. Luigi V. Mancini, Dipartimento di Informatica Universit&#224 di Roma ¿La Sapienza¿

Privacy e sicurezza in ambito wireless – Francesco Vatalaro, Ordinario di Radiocomunicazioni Universit&#224 di Roma ¿Tor Vergata¿

Internet & Privacy – Y. Poullet Prof. at the Univ. of Namur and Liege, Dean of the Faculty of Law of Namu, Director of the CRID