Mobile video: gli operatori mondiali a caccia di accordi in vista del decollo del mercato

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I servizi video sono da tempo sotto i riflettori dell¿industria delle telecomunicazioni mobili, che li considera lo strumento fondamentale per l¿inizio della nuova era multimediale.

L¿unico operatore che ha lanciato i servizi da un lasso di tempo utile per poter trarre le prime conclusioni sulle reali potenzialit&#224 delle nuove applicazioni &#232 H3G, con le sue filiali in Italia, Gran Bretagna e Hong Kong.

I risultati non sono stati esattamente conformi a quanto il gruppo aveva previsto, ma il mercato sta cominciando pian piano a differenziarsi con l¿ingresso di nuovi operatori e nuovi offerte che si spera contribuiranno al decollo effettivo della terza generazione.

Le prospettive del mercato sono molto allettanti: secondo l¿ultimo studio di ARC Group, infatti, il settore dei video service per la telefonia mobile tra quattro anni generer&#224 profitti per 5,4 miliardi di dollari.

La videofonia, infatti, sar&#224 l¿applicazione che differenzier&#224 la seconda dalla terza generazione e la popolarit&#224 comincer&#224 a salire appena saranno disponibili nuove tecnologie sul mercato di massa che permetteranno una vera convergenza tra le diverse applicazioni.

Quelle tecnologie ad esempio che consentiranno di connettersi attraverso le videochiamate ai sistemi di teleconferenza delle aziende e ai dispositivi video a banda larga disponibili a casa.

Gli operatori intanto, sono gi&#224 da molto tempo al lavoro per instaurare accordi con i fornitori di contenuti affinch&#233 le applicazioni di mobile video e le nuove tecnologie penetrino il mercato in modo pi&#249 rapido possibile e consentono l¿ingresso nel mercato di nuovi player.

La britannica Vodafone ad esempio, si &#232 accordata con Warner Bros. Entertainment per utilizzare in modo esclusivo i personaggi di quest”ultima in alcune future iniziative destinate agli utenti del servizio Vodafone Live in tutto il mondo.

Le due aziende collaboreranno allo sviluppo di contenuti specifici per i cellulari. Fra questi contenuti, ci saranno anche alcuni video.

Allo stesso modo, Mobilkom Austria si &#232 accordata con la CNN e 3 Sweden con Endemol/Kanal.

Gli operatori di settore sono infatti coscienti del fatto che soltanto creando un vasto ecosistema di contenuti proprietari e diversificati potranno collocarsi in una posizione vantaggiosa rispetto a i concorrenti e ritagliarsi un pi&#249 ampio margine di guadagno nel settore.

La maggior parte degli operatori mobili europei ¿ tranne 3, controllato dal colosso asiatico Hutchison Whampoa ¿ hanno comunque preferito non aspettare la terza generazione, dando un anticipo dei nuovi servizi in Gprs.

Tim ad esempio, &#232 stato il primo operatore al mondo a rendere disponibile la TV sul telefonino grazie al servizio Mobile TV con accordi di distribuzione dei contenuti con La7, MTV, CFN/CNBC (Class Financial Network) Coming Soon Television, e AnicaFlash il canale tematico satellitare dedicato al cinema.

Le incognite del settore, tuttavia, restano ancora tante e i dubbi potranno essere fugati soltanto quando la penetrazione dei telefonini raggiunger&#224 livelli pi&#249 consistenti: ¿Sul lungo periodo – spiega l¿analista di Frost & Sullivan Jan ten Sythoffi servizi video potrebbero essere strumentali nel sostenere la crescita dell¿Arpu (il ricavo medio mensile per utente, ndr), ecco perch&#233 hanno assunto una importanza strategica maggiore¿Tuttavia, sul breve termine, ci sono un bel po¿ di limitazioni ¿ sia tecniche che commerciali ¿ che impediscono ai servizi video di guadagnare la priorit&#224¿.

Tra queste, appunto, la penetrazione degli apparecchi ¿ il numero di utenti con un apparecchio abilitato ai servizi video ¿ e la loro integrazione con le reti fisse, &#232 un fattore chiave per tutte e tre le applicazioni.

Ma le questioni da risolvere sono ancora molte e riguardano anche gli standard, la fatturazione, il roaming, la facilit&#224 d¿uso, la qualit&#224 delle immagini e le prestazioni degli apparecchi.

¿Nei prossimi due o tre anni, i servizi di video telefonia verranno gradualmente immessi sul mercato assieme alla seconda generazione di Mms. Allo stesso tempo, la qualit&#224 dei video verr&#224 migliorata. Non appena questi punti verranno raggiunti, il mercato sar&#224 pronto per un¿ulteriore crescita¿, dice ancora Sythoff.

Quando l¿uso delle nuove tecnologie arriver&#224 sul mercato di massa, infatti, i prezzi scenderanno e i servizi video non saranno pi&#249 considerati come applicazioni avanzate, ma verranno utilizzati in modo abituale.

A questo punto, per&#242, gli operatori dovranno gi&#224 avere a disposizione una ricca rete di creazione e distribuzione di contenuti specifici per la telefonia mobile. Contenuti che sosterranno la crescita del settore negli anni successivi.

L¿adozione dei servizi, spiega ARC Group, sar&#224 ancora lenta fino al 2005. Nei due anni successivi il mercato si stabilizzer&#224, per diventare veramente profittevole nel 2008, quando circa 250 milioni di utenti useranno i servizi video in mobilit&#224.

Tra questi ¿ soprattutto alla luce dell¿esperienza giapponese – il messaging rimarr&#224 la categoria maggiore in termini di utilizzo.

Il video messaging infatti, libera il gestore della rete dalla spinosa questione del copyright, essendo basato su contenuti propri dell¿utente.

Il download di contenuti video dovrebbe riscuotere altrettanto successo e confermarsi tra le applicazioni preferite dagli utenti, almeno fino al 2005, quando &#232 previsto il decollo del video streaming.

La fruizione di video ad alta risoluzione sul proprio telefonino &#232 infatti un¿applicazione che riunisce in s&#233 le caratteristiche del successo: alto gradimento da parte del pubblico, bassi costi di distribuzione per gli operatori, possibilit&#224 di diffusione su larga scala dei servizi di mobile TV.

Per quanto riguarda in particolare il 3G, ARC ritiene che il numero totale di utenti della videofonia passer&#224 da 1,3 milioni del 2003 a quasi 90 milioni nel 2008.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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