Tempi difficili per la Tv privata spagnola Antena 3. Urge un piano di rilancio

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Europa



Tutto fermo per l¿emittente spagnola Antena 3 Television, che da due anni a questa parte sta accatastando cattivi risultati.

A parte un abbattimento drastico dell¿audience, la , la seconda Tv privata spagnola ha registrato lo scorso anno una perdita netta di 81,2 milioni di euro, contro i 30 milioni del 2002.

La perdita di valore dei suoi diritti televisivi e la riduzione delle tariffe pubblicitarie per concorrere con la Tv pubblica TVE spiegano parte di queste perdite.

A questo, bisogna aggiungere le spese eccezionali stimate in 183,27 milioni di euro, quasi quintuplicate rispetto all¿esercizio precedente.

Secondo il management, queste spese sono legate ai costi di ristrutturazione della societ&#224.

L¿emittente &#232 controllata dal Gruppo De Agostini e da Planeta, che insieme possiedono circa il 30%, e guidata da Maurizio Carlotti (ex Ad di Telecinco) dal giugno scorso.

Del capitale sociale fanno parte anche il Gruppo lussemburghese RTL (17,27%) e il primo gruppo bancario spagnolo SCH (10%).

La Tv catalana da ottobre ha provveduto al licenziamento del 10% dei dipendenti (circa 160 dei 1.600 impiegati). La decisione aveva sollevato diverse polemiche, i dipendenti erano arrivati anche a indire uno sciopero di pi&#249 di 15 giorni, che aveva danneggiato ulteriormente l¿audience dell¿emittente. Ma agli occhi del presidente catalano Jos&#233 Manuel Lara Bosch, si &#232 trattato di una misura necessaria per alleggerire il pesante indebitamento.

Alla fine del 2003, il debito sfiorava i 94,3 milioni di euro, rispetto ai 118,1 milioni di euro del 2002.

A fine 2003, mentre l¿ebitda ha raggiunto 112,36 milioni di euro, un aumento del 129% circa, il fatturato del Gruppo (quotato in Borsa dal 29 ottobre scorso, ndr) si &#232 leggermente ridotto dello 0,6%, a 632,6 milioni di euro.

Antena 3 avrebbe perso molti soldi, acquistando format televisivi e imprese pi&#249 redditizie.

L¿acquisizione dei diritti di ritrasmissione della Coppa del mondo di calcio in Corea e l¿acquisto della radio in deficit Onda Cero, sono state solo due delle operazioni deleterie messe in atto per finanziare le casse dell¿emittente spagnola.

Con 4.000 dipendenti e un fatturato di pi&#249 di 900 milioni di euro, Planeta, primo produttore di contenuti in lingua spagnola, spera di poter cambiare il destino della Tv e potrebbe fare appello agli altri due azionisti, RTL e SCH.

Il produttore di Barcellona non vuole ripetere quanto successo nel 2002, quando fu obbligata a vendere il 10% che controlla nella prima Tv commerciale spagnola, Telecinco (Mediaset), costretto dalle difficolt&#224 finanziarie.

L¿obiettivo di Lara deve quindi essere quello di tornare in breve tempo in attivo. Quattro anni fa, l¿utile netto di Antena 3 era stimato in 125,5 milioni di euro.

All¿epoca, l¿emittente godeva di una fetta pubblicitaria di 2,1 miliardi di euro e poteva finanziare i suoi progetti di sviluppo senza ricorrere all¿indebitamento, mentre oggi sta per mettere a registro una spesa di 101,4 milioni di euro.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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