Wi-Fi: 35.000 gli hot spot entro il 2006. Ma la sicurezza rimane un grosso problema

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Europa



Il Wi-Fi sta prendendo il volo in Europa. Questo quanto mette in evidenza la societ&#224 di consulenza americana Frost & Sullivan, in un recente studio sullo sviluppo della connessione Internet senza fili.

Sono gli Stati Uniti a guidare la diffusione del Wi-Fi, con il resto del mondo che segue, senza una cos&#236 chiara direzione strategica da parte del mondo industriale. Negli Usa sono gi&#224 diverse migliaia gli hot spot, in Europa la penetrazione &#232 molto pi&#249 bassa.

Ma le cose sembrano stiano cambiando, almeno per l¿Europa. Si stanno individuando, infatti, al di l&#224 dei singoli operatori che hanno gi&#224 avviato le sperimentazioni, alcuni gruppi forti che intendono penetrare il mercato del Wi-Fi diffondendo hot spot in luoghi pubblici strategici, come gli aeroporti, le stazioni ferroviarie, gli alberghi.

Secondo questo rapporto, il numero degli hot spot dovrebbe aumentare nei tre anni a venire, per raggiungere 35.000 reti Wi-Fi entro il 2006.

La societ&#224 ritiene che il processo di consolidamento di questo mercato, molto frammentato, &#232 gi&#224 partito.

Ma rimane ancora da definire un business-model che trovi il giusto equilibrio in materia di utenti, del numero massimo di zone Wi-Fi detenibili da uno stesso operatore, il prezzo praticato e i servizi proposti.

E nonostante altri studi individuino in quello domestico, il mercato di crescita per il Wi-Fi, secondo Frost & Sullivan, sar&#224 invece, quello delle imprese, dove c¿&#232 maggiore necessit&#224 di computer portatili e di accessi ai servizi in Rete, che sar&#224 il trampolino del Wi-Fi.

Il rapporto americano ritiene che nel 2006, il mercato degli abbonamenti alle reti Wi-Fi sar&#224 stimabile in pi&#249 di un miliardo di euro. Stando ai dati di Frost & Sullivan, non era che di 18 milioni di euro nel 2002.

Il lancio del Wi-Fi dovrebbe essere guidato dagli operatori di telefonia fissa e mobile che possiedono le risorse necessarie in materia di investimenti, ma anche le infrastrutture.

E¿il caso della Gran Bretagna, dove l¿operatore British Telecom ha avviato un piano Wi-Fi, appoggiandosi sulla sua rete pubblica.

Frost & Sullivan sottolinea infine che &#232 la regione scandinava a essere notevolmente avanti nella copertura Wi-Fi, con i servizi Telia HomeRun e Sonera wGate del Gruppo finnico – svedese SoneraTelia.

Il rapporto cita anche BT Openzone nel Regno Unito, T-Mobile (Deutsche Telekom) in Germania e Swisscom in Svizzera.

Anche l¿ultimo studio condotto da Forrester Research (una delle pi&#249 importanti societ&#224 di ricerca internazionali) parla di un boom degli hot spot in Europa.

Si passer&#224 ¿ dicono dalla societ&#224 – dai 1.000 del 2002 a pi&#249 di 32.000 nel 2007. La societ&#224 di rilevazione Gartner, specializzata nel mondo dell”Information thecnology, ha previsto circa 39.000 hot spot per la fine del 2005.

Ma al di l&#224 delle ottimistiche prospettive di crescita, va anche detto che sono tanti gli ostacoli che si frappongono al decollo effettivo del Wi-Fi, e non solo in Europa.

Il roaming &#232 pressoch&#233 inesistente, gli utenti conoscono ancora poco la tecnologia, e manca un preciso modello economico.

Un altro problema, &#232 legato ai modi di fatturazione delle prestazioni. I caff&#232, gli aeroporti, gli hotel e altri luoghi di passaggio che vorrebbero offrire ai propri clienti una connessione Internet Wi-Fi esitano sulla fatturazione di questi accessi, indecisi tra il desiderio di voler attirare nuovi clienti con prestazioni gratuite o a buon prezzo, e la necessit&#224 di rendere redditizi i propri investimenti.

Inoltre, il vero grosso gap &#232 rappresentato dalla sicurezza. In particolare, quella della debolezza del protocollo WEP (Wired Equivalent Privacy), nell¿ambito di identificazione e di criptaggio dei dati.

Gli sforzi dei produttori sono ora volti soprattutto a convincere i consumatori della sicurezza e delle attuali soluzioni Wi-Fi, per stimolare la diffusione della tecnologia.

Ma a creare altri problemi alla diffusione del Wi-Fi, potrebbero essere le nuove tecnologie wireless, attualmente ancora in fase sperimentale, come l”Ultra Wide Band (UWB).

Secondo la societ&#224 West Technology Research Solutions (WTRS), l”UWB potrebbe, nel breve periodo, soppiantare il Wi-Fi come anche la tecnologia Bluetooth.

Le velocit&#224 offerte sono in effetti di gran lunga superiori di quelle del Wi-Fi, a fronte di un consumo d¿energia inferiore, e la capacit&#224 di attraversare elementi fisici (come un muro per esempio) costituisce un altro vantaggio.

Infine, gli analisti di Forrester Research, portano l¿attenzione degli operatori Wi-Fi sulla necessit&#224 di prendere in considerazione gli sviluppi delle tecnologie GPRS e UMTS.

La connessione tra i diversi hot spot si effettuer&#224 in effetti grazie a queste tecnologie di trasmissione dei dati.

Raffaella Natale