Nokia rassicura il mercato: profitti in crescita nel secondo semestre

di |

Europa



Nokia ci ha ripensato. A giugno il produttore finlandese aveva fatto la doccia fredda al mercato, annunciando che la crescita nel settore della telefonia mobile per il secondo semestre 2003 sarebbe stata inferiore al previsto a causa della debolezza economica generale, in Europa e Stati Uniti, aggravata dalle conseguenze che in Asia e in tutto il mondo ha avuto lo scoppio della SARS.

Ora le cose sembrano essere cambiate e, nonostante il difficile momento del mercato europeo – in declino rispetto alle performance mondiali – Nokia dice di aspettarsi un utile pro forma per azione leggermente in rialzo rispetto all¿ultima forchetta compresa tra 0,14 e 0,16 euro. Nessuna variazione invece per il fatturato, che dovrebbe restare stabile se non leggermente in ribasso rispetto al 2002.

Il ritorno all¿ottimismo &#232 da attribuirsi al solido margine operativo della divisione di telefonia mobile ¿ che genera circa l¿80% delle vendite – nonch&#233 alla crescente domanda proveniente dai mercati emergenti quali l¿India e la Cina, che rappresentano per i costruttori una miniera di nuovi potenziali clienti.

Il volume d¿affari della divisione dovrebbe crescere del 10%, ma il gruppo ha confermato le persistenti tensioni sui prezzi di vendita dei cellulari, dovute sia alla concorrenza asiatica che alla debolezza del dollaro rispetto all¿euro. ¿I volumi di vendita sono in aumento ¿ spiega un analista di Carnegie ¿ ma i prezzi medi diminuiscono (¿) Se si considerassero soltanto i volumi di vendita, il mercato sarebbe in forma smagliante. Nokia, specialmente in Europa, dispone infatti di una gamma di prodotti molto vasta e, generalmente, al terzo trimestre i prezzi si abbassano ulteriormente¿.

Nokia detiene attualmente una quota mercato pari 35,9%, contro il 13,4% del diretto concorrente Motorola e il 10% di Samsung. I produttori asiatici, tuttavia, hanno guadagnato molto terreno sia nel campo delle applicazioni che delle nuove caratteristiche multimediali quali gli schermi a colori ad alta definizione e le funzionalit&#224 video. Molti operatori, inoltre, lamentano il fatto che i cellulari della casa finlandese non rispondono bene alle esigenze del pubblico, mentre i produttori asiatici sarebbero visti come pi&#249 disposti a creare modelli che valorizzano il marchio dell¿operatore piuttosto che il proprio.

Certo, il gigante finlandese non sta a guardare: nei mesi scorsi il gruppo ha lanciato il suo primo modello CDMA in Cina, sperando di conquistare una grossa fetta del mercato corrispondente a questo standard, il primo negli Stati Uniti e il secondo al mondo dopo il GSM.

Leggi anche:

Vodafone conferma le trattative con vendor asiatici